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STORIE E RACCONTI EROTICI
VIETATI AI MINORI DI 18 ANNI
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LA DEGERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE
VIETATO AI MINORI DI ANNI 18.
DEGENERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE.
Note:
“- Alcune situazioni, una volta che le hai provate, diventano tue per sempre. E se tenti di lasciarle andare fanno solo un giro e tornano da te. Diventano parte di te... O ti distruggono.”
Allen Ginsberg.
CAP. 32 – POSSEDUTA CARNALMENTE.
C’erano riuscite, con la loro malvagità e perfidia e la passività e impotenza di Federico avevano conseguito il loro intento, di corromperla e farla chiavare da qualcuno mentre veniva ripresa dalla video camera. E quel qualcuno era Dracu, che con l’inganno e l’aiuto di Lea aveva ottenuto quello che desiderava e si stava chiavando Valentina, l’aveva penetrata contro la sua volontà, ed ora la possedeva carnalmente.
Lei sentiva la sua carne dura dentro la vagina muoversi su e giù e i suoi baci e le carezze sulla pelle, ed erano quella di Dracu, il suo cazzo, le sue labbra e non del suo amato Federico. E malgrado la sua contrarietà e resistenza psicologica le stavano procurando piacere e questo la scioccava enormemente, non poteva credere che fosse quel rom… a possederla, non poteva accettarlo; e con lo sguardo incredulo e la bocca socchiusa realizzava restando in silenzio.
Sotto il tenue sottofondo musicale e il ronzio della macchina da presa che riprendeva tutto, Dracu cercava di baciarla in bocca, ma lei non voleva, voltava il capo dalla parte opposta, lo rifiutava e impotente e con gli occhi increduli restava rigida e contratta, per cercare di non godere e dargli la soddisfazione di mostrare piacere al suo possederla.
Lui sicuro di sé e superbo abbassò il capo e appoggiò ancora le labbra sul collo di Valentina e poi le strisciò insieme alla lingua sulla pelle delicata e profumata salendo su, leccandoglielo, lasciando una scia di saliva fin sopra al suo viso a bramare ancora le sue labbra che gli fuggivano voltando il capo da una parte o dall’altra. Nello stesso momento nonostante tutti i buoni propositi di non dargli soddisfazione, nel sentire la sua carne dura in lei muovere su e giù, avanti e indietro in vagina, provò suo malgrado, una sensazione di piacere e fu in quel momento di debolezza che Valentina si lasciò andare, socchiuse gli occhi e dischiuse le labbra e Dracu ne approfittò immediatamente. Le prese con le mani il volto e lo tenne fermo tra esse, si avvicinò con il suo e incontratele le baciò e le succhiò con gusto e desiderio, anche se lei non voleva e resisteva a bocca chiusa in un tentativo flebile di difesa .
A quelle calde e morbide di Valentina, gli appoggiò sopra le sue labbra e seppur lei le teneva serrate forte, quelle di Dracu si incollarono alla sua bocca e lei avvertì la sua lingua spingere. Dracu spinse forte la lingua tra le sue labbra insinuandosi tra loro, fino ad aprirle ed entrare con prepotenza e brutalità nella sua bocca calda baciandola.
Incapace di impedirlo in quel momento di piacere, passivamente la lasciò entrare avvertendo il gusto di tabacco della sua saliva e la sentì duellare e cercare la sua.
La baciava e lei pur disperata e contrariata, ma eccitata non reagiva e ne godeva nel sentire contemporaneamente il cazzo duro di Dracu nella figa muoversi insieme alla sua lingua in bocca, calda e viscida contro la sua, e la saliva di lui entrare in lei mescolandosi con la propria diventando tutt’una. Era terribile e tremendo proprio perché piacevole.
Fu un attimo e la vagina di Valentina iniziò involontariamente a contrarsi in spasmi di piacere e a godere, e chiudendo gli occhi silenziosamente, confusa, istintivamente di riflesso ricambiò il bacio in modo passionale tenendo appositamente la bocca socchiusa affinché lui la baciasse, ricambiando.
Lei per reazione lo strinse e le portò le mani sul capo, su quel cranio quasi raso e scuro, dai capelli cortissimi che le faceva uno strano effetto accarezzare, in confronto a quelli lunghi del suo Federico.
Lui sapeva chiavare, anche se giovane aveva esperienze con puttane della scuderia di Rocco, conosceva come far godere una ragazzina per bene come Valentina e da esperto la baciava in bocca, sul viso, la guardava negli occhi, il suo era un modo diverso di far sesso da Federico e le piaceva e si lasciava andare e lo stringeva sempre di più godendo con lui. Lo avvertiva tutto dentro il suo cazzo, fino in fondo toccarle l’utero e provava piacere e sensazioni diverse e nuove che con Federico non aveva provato mai.
Federico osservava a fianco di Lea e Alenka e vedendo che iniziava a godere, con il viso triste e abbattuto abbassò il capo, mentre Juliana e Lea sorridenti approvavano tutto quello che Dracu le faceva, fu in quel momento che si sentì la voce di Lea dire:” La maschera!”
E Dracu, come se le fosse stato impartito un ordine, prenderla con la mano sul davanti, tirarla in su e toglierla lasciandola con il viso sudato e scoperto, gettandola sul letto.
“No…no…! La maschera no! “Balbettò Valentina, sentendo subito una sensazione di fresco sul viso umido e accaldato, senza la maschera si sentiva persa, si vedevano i suoi occhi lucidi e godenti con il trucco sfatto. Avrebbe voluto reagire, ma in preda allo stordimento e al piacere non ebbe la forza né la capacità di fare altro se non di restare passiva, sdraiata a lasciarsi chiavare, baciare e riprendere dalla video camera senza maschera. L’eccitazione insieme alle gocce del suo sudore le scendevano lateralmente dalla fronte sul viso, solcavano la tempia e inumidivano i capelli o cadevano sul lenzuolo sottostante, e Dracu vedendogliele, perversamente gliele leccava, assaporandone il loro gusto salino.
Oramai il gioco era fatto, Lea sorrideva felice assieme a Juliana e Alenka, prese lo smartphone e digitò un numero dall’elenco della rubrica, e rispose Rocco.
“Tutto a posto! La cavallina e nel recinto, ed è domata non è più selvatica! “Esclamò con una certa felicità. “La scuderia ha una cavallina nuova, in più e di razza…” Aggiunse.
“Brava!” Le rispose Rocco dall’altra parte dello smartphone, e dopo aver chiacchierato, lei con il sorriso sulle labbra chiuse la comunicazione e si rimise a guardare quell’amplesso ingannevole e forzato.
Valentina con gli occhi umidi, voltava il capo per cercare di non guardarlo, ma si lasciava abbracciare, e l’amplesso continuava ripreso dalla telecamera, mentre Dracu le stringeva rudemente lo sbarazzino e fiorente seno sbocciato da poco, posando la sua mano ruvida e volgare sulla candidezza della sua giovane mammella, premendola tra le dita con un sorriso, provocandole una leggera sofferenza che però la faceva godere di più.
Le mani di Valentina istintivamente e incontrollate, godendo correvano sulla schiena di Dracu su fino ai capelli nella nuca sudata, accarezzandoli, e nel sentire la differenza tattile con quelli di Federico si rendeva conto che erano i suoi e si eccitava di più.
Intanto che Dracu le succhiava i capezzoli e lei arrendevole lo lasciava fare, Federico si voltò verso l’oscurità dando loro le spalle, facendo due passi. Lea vedendolo angosciato lo raggiunse, notò che aveva una lacrima sul viso, piangeva, sapeva che oramai aveva perso la sua Valentina per sempre.
“Su…su…! Non fare così! “Le disse perfidamente posandole una mano sulla spalla:” Vi dividerete tutte e due Dracu, lui sarà di entrambi e potrete lavorare con e per lui, vedrai che ora Valentina ti accetterà come sei realmente e non dirà nulla. Ufficialmente sarà sempre la tua fidanzatina anche se in modo diverso.” E tirandolo per il braccio, mentre lui con le dita si asciugava le lacrime, lo riportò malvagiamente di nuovo ad assistere all’amplesso godente della sua fidanzata Valentina con Dracu.
Sudavano in quell’amplesso sotto il calore della luce dei fari e faretti del set, e l’odore di Dracu, quel suo profumo semplice e comune da bancarella, misto al sudore che produceva si congiunse al suo corpo, al suo buon profumo e al suo sudore, creando un aroma sessuale a tratti fastidioso, ma in quel momento non le interessava avvertendolo lussurioso.
Lei aveva il lenzuolo appiccicato sotto il sedere e goccioline di sudore colavano dalla fronte e dalle tempie sul collo e dalle ascelle a sotto le braccia sui fianchi, e aveva i capelli umidi e il respiro affannoso.
Avvertiva i capezzoli turgidi succhiati dalle labbra di Dracu dandole brividi di piacevolezza e sentiva il desiderio crescere dentro lei, nella pelvi e nella vagina, un piacere diverso e strano sottoforma di calore continuo, fino al punto da non poter più resistere e avvamparsi, e ad avvertire gli spasmi vaginali forti, le pareti contrarsi intorno al suo cazzo che scorreva dentro lei e le piaceva, e godeva a sentirselo in vagina. Non capì più nulla, occhi chiusi e sospiri, la testa all'indietro sul cuscino, le gambe larghe e lui in mezzo e sopra lei in un bagno di sudore che la possedeva vigorosamente, stretto inconsciamente dalle sue braccia.
Dracu continuava ad andare avanti ed indietro, lasciando scivolare il grosso pene duro fra le sue labbra vaginali, gonfie, acerbe e palpitanti, sbattendo nelle lunghe spinte profonde brutalmente il glande contro il suo giovane utero quasi verginale; e lo scroto con i suoi testicoli turgidi contro il perineo, facendola oltre che godere sobbalzare e dondolare avanti e indietro a ogni colpo.
Sembrava un toro instancabile, nulla in paragone a Federico, Dracu la stava chiavando con passione e capacità.
Lo sentiva sussurrarle parole all’orecchio mentre con le mani sotto i glutei le stringeva quel culetto sodo e che presto anche quello sarebbe diventato suo, dicendole eccitato:
“Bella!... Pallida! ...Vellutata!... Sei mia! …Ora sei mia, non ti lascerò più! “Mentre lei avvertiva la sua lunga asta entrare e uscire fra le labbra vaginale.
Sapeva controllarsi e trattenersi Dracu e tardava a venire allungando il rapporto sessuale, facendola impazzire dal piacere, e lui avvertendo i suoi spasmi vaginali sul cazzo e sentendola godere pur tra la sua vergogna e contrarietà le bisbigliò:
“Brava!... Godi anche tu! …Hai una bella fighetta, stretta e calda e molto bagnata dagli umori del tuo piacere per me e il mio le cazzo scivola bene dentro. “Aggiungendo: “Però si vede che Federico ti chiavava poco, ma rimedierò io a questa mancanza.” E ridendo diede colpi più veloci, per poi fermarsi e tenerle la cappella puntata sull’utero.
Valentina era confusa e smarrita e sentiva a fatica le parole di incitamento che le dicevano Juliana e Alenka: “Brava! ...Così! … Continua! ...Vai bene!!”
Ma non le capiva presa da quella spirale lussuriosa, e perversamente eccitata e godente respirava affannosamente, ansimando di piacere, gemendo.
Si sentiva piena di carne dura nella vagina, in quel canale che era stato sverginato e aperto solo da Federico. Si sentiva penetrare nella figa dal cazzo di Dracu che affondava con furia tra le sue carni, ritirandolo fuori per poi rispingerlo di nuovo dentro per allargarla di più, anche se già dilatata dal piacere e dai colpi del suo cazzo.
Quel forte odore di sesso e sudore invase la scena del set. Erano nudi tutte e due che praticavano sesso, lui da dominante, lei da passiva e arrendevole.
Nell’amplesso Dracu riprese a leccarle il capezzolo intanto che muoveva il suo cazzo dentro la vagina, tutto, mentre le infilava la sua lingua in bocca, ed era maledettamente bravo Dracu a chiavare, per questo Valentina in silenzio, contraria godeva. Perché sentiva il calore della vagina espandersi nella pelvi e salire, e capiva che non l’avrebbe mai più dimenticato quel piacere così bello e intenso, che l’avrebbe preferito a Federico il suo amato, che non avrebbe potuto più ribellarsi, per questo era inquieta mentre godeva. Chiuse gli occhi, il sudore le correvano sulle tempie e le guance e inavvertitamente e involontariamente cominciò a muovere un pò l’addome e il bacino con movimenti goffi e involontari verso di lui, che se ne accorse e aumentò il ritmo del movimento in vagina mentre lei sentiva il piacere percorrerle il corpo.
“Però è bravo questo ragazzo…” Disse Paolo il regista riprendendo:” …la sta facendo godere per bene…”
Mentre Lea fiera ascoltava e guardava, oramai ce l’aveva in pugno.
A un certo punto Federico scalciò una sedia lì vicino, sudava, anche se era eccitato da quella scena lussuriosa nel vedere la sua Valentina godente chiavata da Dracu, il Rom, il suo amante e la stava facendo godere più di lui. Non voleva credere a quello che accadeva, che vedeva e sentiva, Dracu stava possedendo sessualmente la sua fidanzata.
Era gelosia quella che provava, ma non sapeva se perché Dracu lo tradiva con lei o se perché era lei a tradirlo con Dracu o per tutte e due le cose.
Lea vedendolo turbato e in quello stato si avvicinò ancora e lui confuso e umiliato esclamò:
"Perchè l'ha fatto??...Non doveva! ...Non doveva!!" …Mentre lei con il braccio allungato gli
arruffava i lunghi capelli chiari scompigliandoli affettuosamente e accarezzandomi il collo.
“Sono cose che capitano nella vita Federico, come ti ho già detto questo per voi non cambia nulla, potrete fare un triangolo, vivere tutte e tre insieme, essere entrambi tu e Valentina le femmine di Dracu. “Già, anche lui una femmina….
Intanto che loro discutevano Valentina alternava momenti di arrendevolezza a sussulti di dignità, in alcuni momenti realizzava quello che stava accadendo, che era quel balordo, quel Rom a chiavarla ed esclamava affannata: “No…via via!”
Mentre lui le dava colpi secchi, rapidi e.… profondi in vagina.
"No!... Non così forte! È grosso… sei brutale!” Esclamava confusa.
Lo sentiva vigoroso, voluminoso e duro batterle la cappella sull’utero, mentre con le mani le stringeva le mammelle con forza e cattiveria.
“Sei disgustoso! … Non voglio... Non voglio fare sesso con teee!!...Mi sta violentando! " Gridò quasi piangendo, facendo morire quelle parole in gola, sopraffatte dalle ondate del piacere che le arrivavano imponenti e la avvolgevano suo malgrado.
All’improvviso gemette:” Ooooooohhhh!!!” Gridando dal piacere, soffocando l’umiliazione e la vergogna che provava, in gola.
Lui eccitato sapendola oramai sua, si muoveva bene con padronanza, facendola godere contro la sua volontà.
Valentina gemendo e godendo iniziò inconsciamente a partecipare sempre più a quell’amplesso muovendosi istintivamente con il bacino verso di lui per riceverlo meglio e in profondità e abbracciandolo. Lui alzandole tese sul lenzuolo le braccia, mise i palmi delle sue mani aperte sopra quelli di Valentina e incrociò le dita fra le sue, facendo in modo che anche lei stringesse quelle di lui, e la possedette furiosamente, come non aveva mai provato. Dracu non sapeva cosa era la dolcezza, conosceva il vigore e Il suo cazzo nodoso e lungo la penetrava brutalmente facendola sobbalzare sul letto, strisciare con il corpo sul lenzuolo, dondolare e inarcare dal piacere il busto verso di lui a bocca aperta lasciando che lui se ne impossessasse baciandola.
Oramai il viso di Valentina aveva una espressione di godimento, da ragazza lussuriosa e gemente di piacere.
Il seno fresco, giovane e minuto si ergeva sul petto ansimante e sudato, inarcato in avanti spesso tra le sue mani, stretto dalle sue dita e i capezzoli che turgidi nel gonfiore delle giovani mammelle appena sbocciate, eccitati, sembravano cercare le sue labbra, offrirsi ad esse e lui li faceva suoi, succhiandoli fino all’inverosimile, come ad allattarsi e a farle uscire di più esternamente il capezzolo.
La stava possedendo come non aveva mai fatto Federico, letteralmente ciucciandole i capezzoli. Lei aveva la saliva che le debordava e usciva dai margini labiali, gli occhi socchiusi e girati in alto, e stringeva dal piacere che provava le lenzuola sotto di lei, fino a sentirne male alle dita tanto le attanagliava e tirava godendo come se lo volesse strappare e si lasciava libera senza più trattenere i gemiti di piacere e il godere. Le stava dando tutta sé stessa, il suo corpo e anche la sua anima. Ed era piacevole osservarla godere così giovane, dannatamente piacevole al punto che anche se Federico era disperato, avvertiva eccitazione suo malgrado, mentre Valentina avvertiva il godimento aumentare e si sentiva come uno strumento nelle mani di un musicista esperto che la faceva vibrare.
“Ti piace!!” Chiedeva forte Dracu in modo che tutti sentissero.
E lei tra l’eccitazione e la polverina bianca che Juliana le aveva sfregato sotto il labbro sulla gengiva rispose:” Siiii!!!!” Confusa e smarrita, disperata ed esaltata ripetendo: “Ancora, ancora, toccami tutta…”
Stava per venire, per avere il grande orgasmo quello mai provato in vita sua. Ormai in preda alla libidine e alla lussuria straparlava: “Spingi più forte, più forte, ancora ...” Lo incitava oramai senza più vergogna non sapendo nemmeno dove si trovasse e chi fosse a chiavarla.
Era tanto bagnata di umori nella figa, che nel silenzio nella scena di quell’amplesso oltre ai gemiti e l’ansimare di piacere di Valentina, al ronzio della telecamera e al sottofondo musicale dolce, si udiva il rumore osceno del penetrare e uscire del cazzo di Dracu dentro la sua fighetta umida, provocando il vuoto d’aria in vagina, facendo uscire nei movimenti tra il pene e le labbra vaginali quei rumori sordi di aria compressa dal pene, volgari e imbarazzanti. Dracu rideva stupidamente e guardando Juliana e Lea mormorava: “Le scorreggia la figa…! “Segno che era molto bagnata e dilatata.
Quel ciak... ciak …indecente e osceno del risucchio e della penetrazione, che la faceva vergognare tanto e in un rapporto normale sarebbe stato fastidioso e sgradevole, in quel momento per lei era indifferente, essendo la prima volta che le succedeva, ed era perversamente afrodisiaco e stimolante oltre che vergognoso quel suono.
Un gemito gutturale uscì dalle labbra di Valentina che inarcandosi ancora con gli occhi lussuriosi e la bocca spalancata come se le mancasse l’aria, cercò di respirare emettendo un:
“Ooohhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!...Noooooo!!!!!…Ssssiiiiiiiiiiiiii!!!!!!”
Mentre lui le infilava la mano sotto la schiena per sorreggerla e portarla verso di sé.
E iniziò a chiavarla in quella posizione semiseduta, lentamente e profondamente guardandola nei suoi occhi increduli e spaventati, non ancora convinta che fosse lui, Dracu , quel ron odioso a possederla carnalmente e darle tanto piacere e non il suo amore Federico.
D’istinto a quei movimenti non voluti ma piacevoli involontariamente appoggiò le mani sulle sue spalle.
La videocamera fu messa fissa e continuò a girare e riprendere in automatico puntata sul letto e su di loro, Paolo il regista ne prese una portatile a spalla, l’accese e all’improvviso uscì dal buio e si mise a girarle attorno, riprendendoli in tutti i loro aspetti sessuali, davanti e dietro, dal basso e dall’alto e nei particolari del viso, del seno e della vulva e del cazzo che entrava e usciva.
Federico in piedi vicino a Lea, vedeva il culo nudo di Dracu spingere tra le cosce larghe di Valentina che apprezzava la dotazione, la lunghezza, la capacità e l’arte amatoria di quel rom, chiudendo gli occhi e dondolando la testa da una parte e dall’altra.
Lea, Juliana e Alenka si avvicinarono a osservare Valentina, che con il viso sudato e gli occhi ancora umidi godeva, lo odiava ma lo stringeva a sé e in quel momento lo amava e lo voleva.
Dracu accompagnandola tenendola sempre per la schiena con la mano la sdraiò di nuovo sul lenzuolo e Valentina godente aumentò la cadenza dei movimenti del suo bacino verso Dracu. Le mani di lui la tenevano passando dai suoi fianchi andando sotto i suoi glutei sodi e pallidi che stringeva e rilasciava palpandoli, dando a volte sulla parte esterna e scoperta dei glutei qualche schiaffetto, con grande soddisfazione sua e di lei che lo riceveva.
Dracu si vendicava, la chiavava non con amore, ma con disprezzo e la faceva godere per punizione, per umiliarla, dopo il suo Federico ora toccava a lei sottomettersi a lui con il permesso di Rocco, anche lei sarebbe diventata una sua donna, una sua troietta… presto le avrebbero fatto fare la puttana come Alenka, Irina, Roxana, Camille e tutte le altre ragazze del Macumba.
Intanto Paolo il regista si divertiva a riprenderla in tutti i modi e da tutti i lati e in diverse inquadrature, tutte comunque molto erotiche nel vedere il cazzo di Dracu entrare e uscire dalla figa di quella bella ragazza.
Federicio era fermo vicino a Lea che osservava. Dracu d’accordo con Lea, fece in modo che lei lo vedesse, e così fu…chiavandola le tirò su il capo e glielo voltò verso Federico, e Valentina godente lo vide in piedi tra Lea e Juliana che la osservava silenzioso chiavare con Dracu.
Non voleva, ma sotto lo sguardo triste di Federico godeva… godeva davanti a lui, davanti al suo fidanzato, il ragazzo che doveva sposare e avrebbe dovuto darle dei figli, come tante volte da innamorati si erano detti e promessi, e intanto faceva sesso con Dracu, lo baciava, lo stringeva, lo tirava a sé e prendeva tutto il suo cazzo dentro di lei. E lui silenzioso guardava infelice, ed entrambi con gli occhi umidi si guardavano….
Come detto sopra, non si capiva se Federico fosse dispiaciuto perché la sua fidanzata nonché futura moglie facesse sesso con Dracu , oppure se ne fosse geloso che lo facesse anche con lei .
Lo aveva tutto dentro in vagina senza preservativo, con la cappella che le batteva su il suo giovane utero. Dracu dopo alcuni minuti si mosse più velocemente e Valentina di conseguenza gemendo:” Oohhhhhhh!!!!! Sssiiiiiiii!!!!!!!!!!” … Aumentò di più il ritmo del movimento del bacino verso lui e con le mani lo stringeva forte sulla schiena tirandolo verso sé, schiacciando le sue mammelle contro il suo torace...accompagnando il movimento della penetrazione.
Lui la chiavava mentre lei ansimava con gli occhi chiusi mordendosi le labbra. La baciava Dracu e lei contraccambiava cercando con convinzione la sua bocca, mentre lui la trafiggeva a fondo col suo cazzo virile. Dracu come faceva quando inculava Federico, la bacia sul collo, sulla spalla e le mordicchiava un orecchio, aumentando il ritmo della chiavata facendola impazzire. Le loro lingue ognuna nella bocca delle altre piene di saliva duellavano scambiandosela.
Poi all’improvviso come aveva già fatto con Federico, chiavandola a voce alta davanti a tutti le chiese: “Dimmi che mi ami!”
Lei lo guardò in silenzio, stordita ma con gli occhi sbarrati e increduli di cosa le stesse chiedendo. E lui fermandosi e prendendole il seno in mano ripeté dimmi che mi ami.!”
Lei ormai calda ed eccitata, avvinta e in preda alla lussuria riprendendo con il bacino la spinta per farlo continuare a muove e a chiavarla esclamò godente: “Si…sì...ti amoo… ma muoviti …muoviti !!”
E Dracu riprese il ritmo, accarezzando ancora con la cappella il suo giovane utero, umiliandola e facendolo capire che lo desiderava e a Federico, fargli vedere che le aveva portato via la donna.
Ma non contento continuò sotto lo sguardo divertito di Lea e Juliana: “Chi preferisci?! Chi ami di più a me o a Federico ??!”
Lei d’istinto girò lo sguardo verso Federico e lo vide che la osservava.
“Su dai!” La sollecitò Dracu dando colpetti piccoli e ripetuti all’utero facendola saltellare e godere su quel letto pornografico. E socchiudendo gli occhi e voltandosi verso Dracu balbettò:
“A te! A te!... Amo te!!” Ripeté smarrita in preda ad una esaltazione e irrequietezza innaturale.
E quella frase nell’uscire si fermò tra i bei denti regolari e perfetti di Valentina e nello sguardo patetico di Federico che silenzioso la osservava, mentre Lea soddisfatta sorridendo gongolava. Ormai li aveva corrotti entrambi e li poteva considerare suoi.
Valentina subito lo strinse e gioì con un sorriso spontaneo ma assente come reazione, ma dopo un attimo fu preoccupata di quello che aveva detto. Come poteva amare Dracu, un rumeno sporco e odioso che seppur provando piacere se faceva sesso con lui, con disgusto lo detestava? Se a suo modo di percepire la brutalizzava? Eppure era così in quel momento lo amava, lo desiderava e lo voleva ….
L’odore mischiato dei loro corpi sudati era forte e si percepiva intorno, specie quello di Dracu che non si lavava spesso ed era coperto solo dal profumo. La chiavava con veemenza, lei quasi si solleva sul culo per permettergli aiutandolo di penetrarla più a fondo, aumentando i gemiti di godimento.
La penetrava allargandole quella giovane e tenera fighetta, entrando a fondo con prepotenza col suo cazzo, mentre lei ansimante con gli occhi chiusi dal piacere si mordeva le labbra, lui la baciava e lei contraccambiava non fuggendo più, ma cercando con convinzione la sua bocca. La chiavava con furore, schiaffeggiandola sulle mammelle e in viso e Valentina godeva con gli occhi chiusi e la bocca stretta per non lamentarsi, ma poi sotto i suoi colpi penieni l’aprì lasciando uscire gemiti spontanei dalle labbra. I capezzoli erano turgidi e violacei, il sinistro più grande e più evidente dalla succhiata che le aveva fatto allattandosi.
Poi con grandi colpi, rapidi, il virile pene la spinse verso l’orgasmo.
Vedendo la sua arrendevolezza si sentì Lea mormorare: “Bene, da oggi non avrà più bisogno di maschere.” Mentre Federico osservava rattristito e incapace di intervenire, vedendo le persone che più desiderava seppur in ruoli diversi, fare l’amore tra loro.
Sotto i suoi colpi ritmici, Valentina gioiva e le piaceva godere. In quei momenti non pensava più a Federico, ma solo a godere con Dracu dentro di lei.
Colpi veloci e profondi la facevano gridare, godere:” Aaaahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!” Fino ad riappoggiare le mani sulle sue spalle e poi la sua schiena e graffiarla dal piacere che provava, mentre lui di nuvole leccava e succhiava i capezzoli, le labbra, la lingua in lunghi baci passionali ricambiati.
Federico strabiliato osservava sempre più umiliato e impotente, non l’aveva mai vista godere così la sua Valentina, Dracu era davvero bravo, sia con lui a incularlo, che con lei a chiavarla, sembrava che conoscesse i suoi segreti per farla godere.
Intanto Paolo il regista riprendeva tutto, zumava il suo volto ormai senza maschera e godente con espressioni paradisiache e il suo partecipare con movimenti del bacino e del corpo verso di Dracu, e tutta veniva ripresa la sua partecipazione. Finché con un ritmo più veloce e carenziale incominciò a farla godere maggiormente, facendole uscire dalle labbra un:
“Oh...oh...oh...oh...ohhh...ooohhhh...ooooohhhhhh…ooooooooohhhhhhhhh!!!!!!!!!!” Spezzettato, ma sempre più lungo, fino a morirle nell’urlo di un orgasmo mai provato: “Aaarrrrrrrrrrggggggggggghhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!...Oooooooooooooooooooooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!” Valentina aveva scoperto il vero piacere del sesso, capiva cosa significava godere davvero a chiavare con un uomo, avere un cazzo vero e vigoroso in figa, stringendo Dracu su di sé.
Rapido Dracu lo tirò fuori all’improvviso urlando dal piacere sborrando abbondantemente con getti potenti il suo seme giovane, vischioso e latteo sull’addome incavo di Valentina, arrivando a schizzarle fino al seno, alla gola e il viso, tanto era potente e vigoroso, sporcandola come se la oltraggiasse e contaminasse con il suo seme. E mentre lei estasiata restava ferma a gambe larghe con il foro della figa dilatato circolarmente del diametro del suo cazzo, lui prendendole la mano e tenendogliela sotto la sua, con movimenti circolari le fece spalmare tutto lo sperma sull’addome e sulle mammelle come se fosse una crema per la pelle, mentre la videocamera riprendeva tutto.
Valentina restò sdraiata su quelle lenzuola di raso, sfatta, sfinita, sudata, godente e in estasi e Dracu affianco a lei con la sua asta ancora dura che oscillava. Finalmente aveva raggiunto il suo scopo, aveva inculato Federico e chiavato Valentina.
Lea era felice, raggiante li aveva corrotti tutte e due ormai erano suoi, lui sarebbe diventato uno splendido trans e lei una meravigliosa attricetta porno. Tanto felice che chiese a Paolo il regista:” Allora come è andata? “
“Bene! Tutto bene! Più che con le altre!” E si avvicinò dicendo: “Perfetto!! Una chiavata spettacolare e amatoriale, venderà benissimo e molto. Non pensavo che riuscisse così visto la iniziale ritrosia di Valentina. È stata una chiavata eccezionale. Dracu è veramente bravo, a saputo farla godere bene.” Mentre Valentina ansimava ancora sdraiata e Federico in silenzio la guardava assieme a Lea e Alenka.
“Molto bene !!” Rispose Lea dicendo:” Scaricalo e fammi avere un file al più presto.
“Si certo!”
E mentre Paolo smontava la videocamera fissa e si avviava nel suo laboratorio per trasferirlo nel pc, Federico incredulo di quello che aveva visto era fermo impassibile e li guardava.
Juliana si avvicinò a Valentina ancora godente e sdraiata a gambe larghe sul letto. Le passo una mano sulla fronte accarezzandola e stirandole il sudore sorridendo: “Hai visto che è tutto finito?! …E ti è piaciuto! Hai goduto molto!”
E mentre il regista si allontanava a preparare il video per Lea, Juliana li fece alzare dal letto:
“Su alzati e pulisciti...” Disse passandole dei fazzolettini di carta, per pulirsi dello sperma abbondante di Dracu che facendola massaggiare gliel’aveva spalmato dappertutto sulla pelle pallida e candida, proprio come una crema.
Lei si tirò su tutta sudata, arrossata in viso, spettinata, lo sguardo stravolto e incredula dell’accaduto, e mentre Dracu scendeva dal letto si guardarono per un attimo negli occhi ... lui con uno sguardo trionfale e lei di sottomissione e di odio. L’aveva chiavata ingannandola… ma aveva anche goduto come non mai con lui.
E mentre Dracu vittorioso, superbo e sicuro di sé senza nemmeno lavarsi, si rimise lo slip e in fretta si vesti, infilando e tirando sui pantaloni mettendo la camicia e abbottonandola, a un cenno di Lea si allontanò da Valentina senza dirle nulla.
Lei nuda in piedi, sudata e vergognandosi iniziò a pulirsi l’addome e le mammelle dallo sperma di quel rumeno, arrivato con i suoi getti oltre il seno, quasi al viso e per quanto facesse attenzione, impacciata e confusa si impiastricciò le dita della sua sborra. Le faceva schifo toccarla, sentirla sulla pelle ora… e più cercava di pulirsi, più imbarazzata si sporcava le dita, facendo andare oltre un pacchetto di fazzolettini di carta, tutti appallottolati con nervosismo e gettati sul letto e sul pavimento, mentre Alenka appena giunta le diceva: “Vieni che ti accompagno a fare la doccia che sei tutta sudata e sporca.”
“Si… vatti a lavare c’è la doccia di là!” Le fece eco Juliana sorridendo indicandole il suo ufficio con il dito.
“No… mi lavo a casa!” Rispose decisa, e tremante e rallentata iniziò a vestirsi. Quando fu pronta Juliana si avvicinò e le mise al posto la maglietta.
“Perchè mi avete ingannato?” Mormorò lei piangendo.
“Ingannato?” Rispose con un sorriso:” Ma cosa dici carina? ...Guarda che nessuno ti ha obbligata, forse ti abbiamo solo un po' convinta.” Precisò.
“Ma mi avete ripreso, ora quel video…? “Non finì la frase che la interruppe: “Di questo devi chiedere a Lea …è lei che comanda e decide, ma mi pare che ti ha preso in simpatia…non dovresti avere problemi con lei. “
Juliana l’aiutò a mettersi in ordine, le asciugò gli occhi e la pulì sul viso, mentre Valentina avvertiva l’attaccaticcio della sborra secca di Dracu sul corpo che asciugandosi raggrinziva la pelle. Le sistemò i capelli pettinandola mentre restava in silenzio.
“Sei stata brava, davvero!! Sei portata per questo lavoro!” Le mormorò. “Ora ti do un consiglio, quando vai di là al bar, chiedi di parlare da sola con la signora Lea e dille tutto, le tue preoccupazioni e paure, lei è come una mamma per voi, ti capirà e aiuterà. Ma chiamala Madame e non signora.”
Restò con la bocca chiusa e un’espressione preoccupata e Juliana con un fare materno le diede un bacio sulla guancia.
“Dai non fare così, non è successo niente, sei solo diventata un’attricetta porno come Alenka e le altre, non è la morte di nessuno se ti ha chiavato un altro oltre il tuo ragazzo, a lui lo ami ed è diverso dal praticare sesso e con Dracu hai solo goduto fisicamente. E uscirono.
Sembrava tutto surreale, un sogno...peggio un incubo, ma era tutto vero e mentre Valentina si allontanava tra Alenka e Juliana, anche Federico uscì da quella stanza con dietro Dracu che le appoggiò una mano sulla spalla in segno di amicizia e che lui tolse irato.
Senza saperlo, per Valentina era iniziata la sua carriera di porno attrice. Lea le avrebbe insegnato bene tutto, oramai la teneva in pugno e poteva ricattarla.
Valentina restava sempre in silenzio, triste con gli occhi umidi, aveva realizzato e avvertiva sempre più sul corpo lo sperma rinsecchito tirarle la pelle, si sentiva uno straccio da quella esperienza, avvilita, smarrita:” E ora?” Si chiedeva.
Federico l’aveva vista fare sesso con Dracu ed era stata ripresa dalla videocamera
“Su! “La sollecitò Juliana, aggiungendo:” Appena è libera vai da Lea e parlale! Intanto penso che noi ci rivedremo ancora presto. Vai!” La esortò e si portò vicino ad Alenka che sorridente aspettava al bancone.
Il barman versò da bere a tutti loro e inservienti, che intorno al bancone parlavano tra loro e bevevano festeggiando l’iniziazione di Valentina nel mondo del porno, c’era anche Federico che serio e depresso la guardava.
Arrivò anche Rocco sorridente con la sua immancabile sigaretta elettronica in bocca, sorrise a Valentina e si mise vicino a Lea e il regista passandogli un dvd con il file a Rocco esclamando:
È eccezionale, quella ragazza ha qualcosa che ... altre non hanno!”
“Eh sì!” Sussurrò Alenka:” Ha un bellissimo viso e degli occhi stupendi. È spontanea e sexy, anche se sembra che lei stessa non l’abbia ancora capito!” Ridendo perfida con una punta di invidia, aggiungendo provocatoriamente e con cattiveria: “Peccato non fa l’anale!”
“Oh…!! Lo farà …lo farà… “Rispose Lea perfida:” ...farà di tutto state tranquille! Come voi! “E aggiunse: “Si parte così e poi nel giro di pochi mesi farà anche l’estremo… farà di tutto, lo prenderà anche in bocca e in culo e le piacerà prenderlo e non solo quello, è troppo preziosa per non sfruttarla al massimo in tutti i suoi buchetti e aspetti! “E rise insieme a Rocco e al regista, con il sorriso freddo e malvagio di Alenka che era quello che voleva sentire dire.
Valentina ascoltò incredula e con timore quelle parole, ma non disse nulla. Nel frattempo mentre era seria e pettinata davanti al bancone incrociò ancora lo sguardo di Federico. Con gli occhi lucidi lo guardò mentre le scendeva una lacrima. Si vergognava profondamente di quello che era successo, di averlo tradito contro la sua volontà e di aver fatto sesso con Dracu e aver goduto davanti a lui, mentre Federico la osservava in silenzio avvertendo i morsi della gelosia, che la sua fidanzata era stata chiavata e soprattutto aveva goduto con quel rumeno, con il rimorso di non aver fatto nulla per impedirlo.
Valentina con gli occhi lucidi non smetteva di fissarlo, cercando il suo perdono.
I loro occhi si incrociarono per un tempo indefinito, poi Valentina li abbassò, si avvicinò a lui ancora sudata, sporca di sperma e sotto gli abiti con la figa ancora dilatata dal piacere di Dracu, dicendogli piangendo: “Scusami Federico… io non volevo…non volevo…non volevo tradirti…io amo te! Solo te! ...”
Federico la guardò anch’egli con gli occhi lucidi, si avvicinò e sotto lo sguardo di tutti l’abbraccio improvvisamente e la strinse a sé dicendole:” Non è colpa tua amore. Ti ho perdonata! Anch’io ti amo!” E Valentina a quell’abbraccio e quelle parole scoppiò in un pianto fragoroso, singhiozzando davanti ai presenti e stringendosi a lui forte con la testa sulla sua spalla e la sua mano che l’accarezzava sui capelli.
E mentre Federico davanti ai loro occhi dispiaciuto con rimorso abbracciandola la coccolava pentito dell’aiuto che aveva fornito a loro per giungere a quel risultato, Lea e Rocco annuivano:” Lasciagliela coccolare, oramai sono in gabbia.” Mentre il regista sorseggiando un whisky e parlando tecnicamente diceva ...: “Come prima esibizione davanti a una telecamera Valentina ha messo a nudo le sue potenzialità e sono molte. Godeva davvero! È molto spontanea e realistica!”
Poco dopo Valentina si avvicinò a Lea e si rivolse a lei con educazione e deferenza dicendole mentre lei la osservava con aria autoritaria e padronale: “Vorrei parlarle Madame.”
Lei abbozzò un sorriso, la chiamavano Madame solo le sue puttane e bene aveva fatto Juliana a instradarla. Restò in silenzio, sorseggiò e guardò Rocco negli occhi, la squadrò dalla testa ai piedi e poi perfida disse: “Ma certo bellina! Vieni! Appartiamoci…”
E si allontanarono dal gruppo che festeggiava.
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