I NOSTRI CONTATTI

IMMORALEX

SEGUI I NOSTRI SOCIAL:

angeverd53@libero.it

123456789


STORIE E RACCONTI EROTICI

VIETATI AI  MINORI DI 18 ANNI

All Right Reserved 2022

LA DEGERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE 

1 l'iniziazione.jpeg

VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI

DEGENERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE.

 

Note:

“Amo gli adolescenti perchè tutto quello che fanno lo fanno per la prima volta…”

 (Jim Morrison)

 

 

Cap. 31 L'INIZIAZIONE.

 

 Oramai era tutto in movimento, in dirittura d’arrivo e nello stesso tempo di partenza. Valentina era molto bella ed era ambita da Lea e Rocco e desiderata da Dracu che non aveva mai smesso di sperare di farla sua sessualmente e di tramare assieme a Lea per poterla avere. Dracu era riuscito ad ottenere da Rocco la sua gestione una volta che fosse stata svezzata e diventata prostituta e lui di diventarne il magnaccia di lei e del suo fidanzato Federico; Valentina puttana e Federico trans e di portarli a battere insieme in strada. Da Lea ebbe la promessa che l’avrebbe chiavata lui prima di altri. Sapeva che era difficile se non impossibile chiavare Valentina, ma era deciso a provare e farlo, era il suo sogno e visto che si era presentata l'occasione, con l’aiuto di Lea e delle ragazze rumene quella volta ci sarebbero riusciti, non conoscendo Valentina la perfidia e le vere intenzioni di Lea.

Lea aveva preparato tutto come un complotto, una congiura, doveva ingannare Valentina, aveva elaborato un piano per far sì che Dracu la chiavasse e riuscisse ad averla per svezzarla e imputtanirla. Trovava anche divertente quella preparazione, farla cadere in trappola, ma tutto doveva avvenire in modo casuale, con un rapporto sessuale con Federico, in modo poi da poterla corromperla e farla possedere da Dracu e poi al resto avrebbero pensato loro, senza violenze e brutalità. Lea era sicura che da quel pomeriggio sarebbe riuscita a farla diventare una attricetta hard e a farle avere in seguito rapporti sessuali con altri, primi fra tutti Dracu e Mambo.  poi con altri. Sapeva che lei di sua volontà non avrebbe mai accettato di andare con un altro ragazzo che non fosse stato Federico, e che non l’avrebbe mai tradito.

“Vedrai che ci starà e dopo le piacerà!” Diceva Lea parlando con Alenka: “Quando incomincerà a prenderlo e godere non capirà più nulla e non le interesserà più se il partner sarà Federico o Dracu, se bianco, nero o giallo, sarà presa soltanto dal godere. “Architettò tutto con meticolosità e perfidia che solo una donna come lei poteva avere, avendo corrotto e traviato inducendo alla prostituzione tante giovani ragazze e signore anche mature per bene. Valentina dal canto suo era una ragazzina ingenua che credeva nella bontà delle persone, nel prossimo e nei sogni, era una ragazza pulita moralmente e influenzabile. Lei era contraria e non avrebbe assolutamente voluto girare quella scena seppur con il suo Federico, lo faceva solo per assecondarlo e non per i soldi promessi che avrebbero guadagnato, e nemmeno per le esortazioni di Lea e le tentazioni di Alenka e Juliana. Lo accontentava, convinta che dopo quella volta non avrebbero più fatto nulla, non sapendo nemmeno se con Federico così timido e riservato come lei, sarebbero mai riusciti ad amarsi sessualmente davanti a quella gente e alla telecamera. Se così non fosse stato avrebbero desistito e lei avrebbe potuto dirgli:” Abbiamo provato Fede, ma non ci siamo riusciti, non è il nostro mondo ... rassegniamoci! Non siamo portati per queste cose, torniamo alla nostra vita di ragazzi semplice e normali."  E invece…le cose andarono diversamente.”

Il pomeriggio alle 15,00, dopo essersi incontrati discussero ancora tra loro, Valentina aveva dei ripensamenti, non aveva cambiato idea ma quasi.

“Io non lo voglio più fare Fede! ...Non facciamolo!” Gli disse quasi supplicante.

“Ma come?” Rispose Federico stupito.

“Si, non mi va più! Non voglio che altre persone ci vedano fare l’amore e addirittura filmarci, sono momenti intimi, d'amore, solo nostri e non mi interessa niente dei soldi che ci danno. Io ho detto di sì solo per te che ti eri reso disponibile.”

Anche lui era dubbioso, amava Valentina e non era convinto di quello che avrebbero dovuto fare: “E adesso chi glielo dice alla signora Lea!?” Esclamò condividendo la sua idea e preoccupazione.

Valentina tirò su le spalle. “Non ci andiamo e basta!” Rispose.

“Eh no!... Non possiamo comportarci così Vale, ci aspettano, glielo abbiamo promesso!"

“Ma io non voglio!” Ripeté lei.

“Piuttosto andiamo dalla signora Lea e glielo diciamo…la informiamo che non ci sentiamo più di farlo, almeno è un comportamento corretto e rispettoso.” Dichiarò Federico.

“Va bene! “Rispose Valentina convinta che Federico avesse accettato la sua scelta di non farlo più.

Si presentarono tutti e due nel night, chiuso all’esterno e al pubblico. Valentina era inquieta, titubante e preoccupata di quello che avrebbe dovuto dire, ma non voleva più girare quella scena di rapporto sessuale, anche se sarebbe stata solo con Federico e con me maschere sul viso, ci aveva ripensato e convinta e decisa glielo avrebbe detto a Lea.                                                                                                            Entrati, dentro quel locale il cuore le si mise a battere forte il respiro ad avere escursioni brevi e profonde e le mani a sudare, avrebbe voluto scappare, fuggire, era in preda al ripensamento, ma anche al timore di incontrare e dirlo a Lea di cui aveva molta soggezione. Doverle dirle che ci aveva ripensato non era facile, ma lo avrebbe fatto e intanto come una ragazzina che doveva essere interrogata si ripeteva mentalmente cosa le avrebbe dovuto dire: “Signora Lea…no! Forse è meglio che la chiami Madame come tutti gli altri, se vedrà che il rispetto sarà più indulgente. Le dirò: <Non me ne voglia Madame, ma non me la sento più di girare il video con Federico, ci ho ripensato. La prego di scusarmi, ma non sono portata per queste cose e questo ambiente hard fatto di eccessi. Le chiedo di perdonarmi, ma no! ...Non lo faccio! Non posso farlo, è contro i miei valori morali educativi e religiosi.” Erano belle parole quelle che pensava, ma doveva trovare il coraggio di dirgliele.  Appena dentro con un sorriso smagliante le venne incontro Alenka che le diede due bacini sulle guance e li portò al bancone offrendo loro da bere. Mentre lei preoccupata pensava:” No…non lo dico a lei, lo dico direttamente alla signora…a Madame Lea, è lei che comanda qui e decide tutto, non Alenka, lei non conta niente.” Inconsciamente rimandava la sua comunicazione con quelle persone, cercava di prendere tempo, di farsi venire quel coraggio che non aveva, sapeva che avrebbe deluso tutte rimangiandosi la parola data e quello la frustrava; e ancora portò il pollice in bocca, puntando l’unghia sui denti tirandola fuori facendola saltellare su di essi ripetendo il gesto.

Era molto nervosa e irrequieta e Alenka se ne accorse: “Sei emozionata!” Disse rivolgendosi a Valentina.

“Un po’ si!” Rispose lei senza dirle il motivo.

“E tu Federico?” Chiese guardandolo con un sorriso.

Lui annuì con il capo:” Un pò, si!” Rispose guardando Valentina.

E Alenka rivolgendosi ancora a lei, la incoraggiò: “Ma non devi essere preoccupata Vale, è capitato anche a me la prima volta, vedrai che sarà più facile di quello che pensi. Bevi qualcosa di forte che ti tira un po’su, ti dà coraggio, un bel liquore…” La esortò.

“No. Preferisco di no! Voglio essere lucida e poi non bevo alcolici.”

E mentre parlavano arrivò Lea sorridente che fatti i convenevoli e averli salutati si rivolse a Valentina:” Ciao bellina, come stai?”

Lei seria, a disagio con le mani che le tremavano e sudavano, dopo averla salutata esclamò subito: “Le devo parlare signora Lea.”

“Dimmi tesoro!” Le disse con un sorriso, intuendo immediatamente che c’era qualcosa che non andava.

Tergiversando e non avendo il coraggio di dirglielo direttamente e chiaro, balbettò tentennando, modificando il senso delle parole che si era ripetuta molte volte mentalmente: “Sono un po’ emozionata signora… in tilt…ma lo devo proprio fare signora? Io non vorrei, non me la sento. “Mentre il cuore le batteva fortissimo quasi da non riuscire a parlare per la soggezione che le faceva. Non aveva avuto il coraggio come pensava poco prima di dirle chiaro e direttamente: “No! Non lo faccio più!" C'era una bella differenza con il dire in modo confuso e disarticolato:" Sono in tilt! Non me la sento!"

Lea guardò negli occhi Alenka con uno sguardo d’intesa come se avesse capito tutto e le rispose sorridendo accarezzandola nel mento: “E’ normale bellina, non ti devi preoccupare, la prima volta è sempre così, si ha questo effetto che non si vorrebbe farlo, ma poi passa, è successo anche a lei, vero!?” Disse rivolgendosi ad Alenka.

“Si glielo già detto Madame che la prima volta è capitato anche a me, ma che poi passa!”

“E poi tu lo devi fare con il tuo Federico…” Proseguì Lea:” … mica con un attore sconosciuto e hai la maschera. Vedrai tra un’oretta sarà tutto finito, vi prenderete i soldi e la vostra vita sarà cambiata per sempre.”

“Ma io non me la sento!” Ripeté angosciata: “Ci ho ripensato!”

“Eh ma non vorrai tirarti indietro proprio ora che abbiamo preparato tutto come volevi tu?” Dichiarò Lea mentre parlando amorevolmente prendeva dei fili dei suoi capelli lunghi tra le dita e le riordinava insieme agli altri dietro l’orecchia. E vedendola realmente nervosa e inquieta con un’occhiata ad Alenka disse: “Venite, andiamo a parlarne di là che qui devono fare le pulizie.” E si fece seguire sul set e ancora una volta Valentina con malavoglia oltrepassò quel tendone rosso e quella porta, decisa a non fare nulla, non lo sapeva ma da quella volta, dal rientrare in quel set sarebbe cambiata la sua vita per sempre.

“E tu!” Chiese a Federico quando furono dentro.

Anche lui era in soggezione, aprì la bocca e alzò le spalle come a dire:” Per me!... È lei che deve decidere.” Facendole segno con il capo a Valentina.

All’interno le andò incontro con un sorriso a 32 denti Juliana:” Ciao cara, ho già predisposto tutto come vuoi tu.”

“La nostra bellina ha dei ripensamenti dell’ultimo momento.” La informò Lea fissandola negli occhi.

“Oh ma perché mai!?” Le chiese.

 “Non mi sento più signora Juliana! ...Io penso di non essere adatta a queste cose, penso e sono convinta che fare sesso è un atto d’amore, intimo, da vivere in riservatezza e tenerezza e non da mostrare alla gente.”

“Vieni!” Le disse Juliana, e prendendola per mano la porto in un piccolo camerino, dove la fece accomodare, con loro entrò anche Alenka.

“Eh, mi dispiace deludervi, ma non mi va, non voglio, ho paura, non mi sento di farlo davanti alle telecamere. “Disse incerta. Juliana conosceva bene la psicologia delle neofite aspiranti attrici porno che sul momento più bello si tiravano sempre indietro. Mentre Valentina chiacchierava con Alenka giustificandosi e spiegandole i motivi del suo ripensamento, Juliana si allontanò e andò vicino a un mobile, si mise l’indice in bocca bagnando bene la prima falange di saliva e aprendo un cassetto lo passò sopra una bustina di polvere bianca, probabilmente cocaina, già aperta per le evenienze e le titubanze delle giovani attrici. E poi con il dito tutto infarinato di polvere bianca tornò da Valentina che in quel momento convinta che avessero accettato, parlava tranquillamente con Alenka di altre cose, che preparata da loro come aveva già fatto con altre le disse:” Che bei denti che hai, regolari e bianchi, sono tutti i tuoi? “

“Certo!” Rispose Valentina e alla sua richiesta di farglieli vedere, li serrò, unì le arcate dentali e aprì le labbra mostrandoglieli.

All’improvviso Juliana esclamò: “Cosa hai lì!!?”

“Dove?!” Chiese Valentina. Ma lei veloce infilandole il dito sotto il labbro superiore sopra la sua dentatura bianca e perfetta lo fece sfregare sulla gengiva, facendolo girare poi sulla lingua tirandolo fuori pulito. Valentina restò sorpresa da quel gesto, ma non capì. “Cosa ho!?” Chiese, sentendo friggere sotto la gengiva e sulla lingua.

“Oh niente mi sbagliavo! Mi sembrava di aver visto un pelo.”

“Un pelooo?!” Ripeté lei ingenua.

“Si volevo togliertelo, ma mi sbagliavo.”

“Sento un pizzicorino …” Disse lei muovendo la lingua e passandola sulla gengiva superiore.

“O probabilmente sarà perché avevo il dito sporco di paper mints, poco fa avevo scartato una caramella forte rinfrescante per l’alito.

Valentina muovendo il labbro e la lingua non ci fece più caso, ma poco diventò seria, dentro la sua testa in quel momento passavano molte sensazioni contrastanti che la confondevano, aveva un’espressione timida ma dolcissima. “Bene!” disse Juliana:” Intanto preparati come se lo dovessi fare, poi parleremo con Lea e vedremo!”  

“Ma mi devo spogliare anche se non voglio farlo?” Chiese ingenua.

“Si spogliati! Intanto ti metterai la mascherina e faremo soltanto qualche fotografia, abbiamo preparato tutto e speso dei soldi almeno due foto con la maschera li farai spero? Poi vedremo, nessuno ti obbligherà a compiere niente, se non vuoi non lo fai.” La esortò. Lei esitava. “Su cara spogliati, prepararti, fare qualche fotografia non significa che dovrai girare il video. Il tuo Federico di là è già pronto…” E sorrise. “Se poi deciderai farlo non ci sarà nessuno soltanto noi. Tu intanto preparati, mettiti nuda e copriti con questa vestaglietta trasparente e quando saremo fuori ne parleremo con Lea, se non vuoi non lo faremo, farai soltanto qualche foto e poi verrai qui e ti rivestirai. Dai che Alenka ti aiuta…”

Intontita ma cosciente, mentre esitava Alenka iniziò a spogliarla:” Ti aiuto! “Disse. E lei smarrita mentalmente accettò quel suo aiuto. Quando fu completamente nuda la guardarono ancora nel corpo e poi si guardarono tra loro negli occhi. Alenka le mise la vestaglietta trasparente che quella sera indossava Mirela quando girava il video porno, lei la riconobbe ma non disse nulla, era in una sorta di turbamento-smarrimento, combattuta dentro. Essere lì vestita come una attrice porno la eccitava, ma allo stesso tempo la umiliava, non voleva, ma quella poca cocaina che aveva assorbito la sua gengiva e la sua lingua iniziava ad allentare le sue resistenze e disinibirla. Tornarono di là con lei nuda con la vestaglia trasparente, si sentiva stordita, ma capiva tutto, vide che c’era solo Lea, il regista Paolo e Federico.

Mentre lei confusa parlava con Lea, Juliana cominciò con le mani a stirare il lenzuolo sul letto del set.” Sentiti libera di fare quello che vuoi!” Le disse Lea:” però da te un comportamento così non me l’aspettavo! Ho parlato con Federico, lui è sempre disponibile…” E restò in silenzio.

Valentina mormorò soltanto:” Mi spiace!”

Fu Alenka a ridire: “Prova almeno fai qualche fotografia, sdraiati sul letto e guarda come ti senti, se non ti va non lo giri il video, ti alzi e vai via.”

“E’ che non mi sento nemmeno tanto bene, mi gira un po’ la testa mi sento frastornata." Rispose lei.          

"E' perché non vuoi!” Disse ridendo Alenka:” Su prova!” Ripetè avvicinandosi e prendendola per mano accompagnandola vicino al letto del set, mentre Lea diceva a Federico:” Su preparati!”

Valentina fu accompagnata vicino al letto anche se non voleva, si sentiva rallentata e impacciata, le batteva il cuore forte: “Ma io non voglio!” Ripeté con meno forza ed enfasi di quando era entrata, sentendosi turbata. 

"Ma non c’è nessuno, siamo solo noi e poi lo fai con Federico il tuo fidanzato!” Ripeté Lea cercando di persuaderla. Lei aveva l’espressione di chi deve fare una cosa per forza e non vuole farla, ma non si può tirare indietro, e si lasciò sdraiare sul letto da Alenka , quella polverina la rendeva solo più indecisa e la eccitava. Federico si avvicinò e la baciò sulle labbra. “Allora amore!? Lo facciamo o no!"” “Ma non so! Io non vorrei, so che tu vuoi.”

“Ma fatelo! Provate!” Ripeté ancora Alenka.

E lei cedette: “Va bene!” Ma poi basta non lo faremo più.”

“Certo bellina!” Disse Lea facendo un segno a Juliana che arrivò subito a metterla apposto. Accesero tutti i fari e faretti sul letto, diventando più luminoso il set e inversamente proporzionale diventò più scuro intorno, aumentando la penombra da non vedere oltre la luce dei proiettori. Quando l’illuminazione fu tutta concentrata sul letto della scena e intorno ad esso aumentò il buio, lentamente come si era accordato con Lea, senza che nessuno se ne accorgesse entrò Dracu che aspettava sull'uscio. Mise una maschera provvisoria per evitare la casualità di essere visto e riconosciuto e si posizionò più lontano possibile nella penombra, mettendosi dietro Lea, vedendo e osservando Valentina nuda, solo con la vestaglietta, vicino ad Alenka che parlava con Juliana che le stava posizionando una mascherina di quelle a metà viso che lasciava scoperte le labbra. “

 Preparati!” Bisbigliò Lea con un sorriso perfido a Dracu.” Ti chiaverai per mezz’oretta Valentina e sai cosa fare.” Lui sorrise felice, annuì con il capo e inizio a spogliarsi nell’oscurità dietro ai paraventi a teli da set. E mentre Alenka da dietro le sfilava la vestaglietta lasciandola completamente nuda, con il suo triangolino a ciuffo di pelo bruno. Juliana subito dopo accompagnandola la sdraiò nuda sul letto del set, con Valentina smarrita da quella polverina bianca. Mentre il regista che faceva anche l’operatore, la riprendeva fermandosi a la contemplare la sua fighetta pelosa.

Juliana esclamò: “Sei bellissima!” Facendo sorridere ancora Valentina imbarazzata per i complimenti che riceveva.

“Fammela un po' accarezzare!” Disse Juliana. Posandole la mano sopra. Ma lei reagì:” No... Non voglio!” Mormorò togliendogliela e coprendosela con le sue, come a nasconderla e proteggerla.

 “Su stai bravina e vedrai che ti piacerà!” Le disse sorridendo forzatamente Juliana. Tolleravano i suoi capricci perché non volevano compromettere tutto, ma presto, una volta che l’avrebbero iniziata alla pornografia tutte quelle carinerie sarebbero finite.

Ma la voce di Lea la richiamò. “Lasciala se non vuole non toccarla, non rovinare tutto ora!” Tutto era pronto come la volta precedente, solo che non era più una finzione. Valentina era sdraiata sul letto nuda a gambe chiuse con la maschera sul viso che guardava in alto verso il soffitto che non vedeva, ma osservava solo il buio oltre la luce dei fari su di lei.   

Anche Federico mise la maschera, l’avevano entrambi a metà viso, in modo di avere la bocca libera per potersi baciare. Lui su sollecitazione di Juliana si sdraiò affianco a lei e su disposizione del regista le allargò le gambe, mise la testa tra di loro e le lecco la figa, con lei ormai eccitata che lo lasciava fare.

“Su inizia baciando e leccando quella bella fighetta della tua fidanzata.” Disse il regista.

E lui lo fece, con lei passiva in balia alle nuove sensazioni dovute a quel dito in bocca infarinato di cocaina che la eccitavano di più, e come a volte facevano a casa loro nella loro intimità Federico gliela leccò, mentre Paolo il regista riprendeva tutta la scena e dietro a lui Lea, Alenka e distaccata da loro Juliana guardavano appagati. E poco lontano nascosto dal buio e dietro proiettori e riflettori di luce, Dracu in silenzio aspettava.

Si vedeva che Federico non era esperto, non sapeva nemmeno leccare la figa. “Mettici un po’ di passione!” Gli disse Paolo il regista:" In fin dei conti è la tua fidanzata, ha una fighetta meravigliosa e non la sai nemmeno leccare!"

“Eh ma io non sono pratico di queste cose!” Ribatté lui staccandosi con le labbra e la lingua dalla figa di lei tirando su il capo.

“Va bene, scaldatevi un po’ allora, accarezzatevi…baciatevi e poi fate l’amore.” Pronunciò sconsolato. Ma quando giunse il momento di penetrala e Valentina era pronta a gambe larghe, piena di desiderio con la sua fighetta umida per riceverlo, Federico non ci riuscì, non riusciva ad avere l’erezione piena. Si sdraiò sopra lei, lo appoggiò sulla sua figa e spinse da mollo, ma non entrava, non bucava come dicevano loro in gergo. Mentre Valentina eccitata ormai attendeva vogliosa che la penetrasse e la possedesse sessualmente.

Fu allora che Paolo il registra disse: “Che succede ragazzo!? … Non ti viene l’erezione!?”

“Eh non so, forse è la tensione nervosa! Forse essere qui tra di voi ed essere ripreso, non mi è mai successo…”

Mentre Lea perfida pensava tra sé:” ...oramai ti piace di più prenderlo in culo da Dracu che chiavare la tua Valentina...” E lo stesso Dracu nel buio osservava felice la sua impotenza sessuale. Il regista decise una pausa. Fecero uno stop e si fermarono per una interruzione, un intervallo, nel mentre Lea si avvicinò a lui: “Che ti succede Federico? Non ti piace più Valentina!?” Disse perfida e felice dentro di sé. Mentre Valentina stupita, delusa, ma eccitata gli chiedeva a bassa voce quasi vergognandosi per lui:” Non ci riesci!?”

“Non so, non mi è mai successo prima!” Rispose lui sinceramente preoccupato, intanto che Valentina si copriva con il lenzuolo le sue nudità per non mostrarle nella pausa, avevano sempre la maschera, iniziava a far caldo sotto i fari e sudavano.

“Cerca di riuscirci per noi è importante.” Disse il regista e poi rivolgendosi a Valentina che era sempre con la maschera e ancora sdraiata le disse: “E tu mettici un po' d’impegno…. Cerca di eccitarlo, scaldarlo. Non stare lì a fare la gatta morta ad aspettare!”

“Ma io…!” Mormorò lei imbarazzata.

“Tieni bevi questo che ti tirerà un po’ su!” Lea gli fece bere un integratore dicendogli che l’avrebbe aiutato. Passati alcuni minuti gli chiese: “Te la senti ora? Vuoi provare?”

“Si… si mi sento bene, sento di riuscirci.” Disse. “Vuoi qualcosa di forte che ti aiuti? Viagra, un po' di coca? “Le disse Paolo.

“No.…no... non prendo queste cose ci mancherebbe! Proviamo così! Ce la faccio ora!”

“Dai su Federico!!...Con una bella fighetta così, se non ci riesci è un problema …” Dichiarò il regista. E rise. Federico salì di nuovo sul letto con le ginocchia sprofondando nel materasso, Juliana scoprì Valentina portando via il lenzuolo, in modo che non potesse più ricoprirsi in seguito e restasse nuda. E lui sdraiatosi sopra a lei iniziarono a baciarsi e a limonarsi con la lingua in bocca, urtandosi con le maschere e Valentina a stringerlo a sé. E si eccitava, lo amava, ora lo voleva dentro di lei, lo desidera, era calda, voleva che la penetrasse, la coca faceva effetto, e in fondo era il suo fidanzato, il suo futuro marito che avrebbe dovuto chiavarla.

Ma ancora non le venne l’erezione. Provò a infilarlo ma non ci riuscì.

“Non c’è l’ha duro! Non gli viene l’erezione. “Esclamò poco dopo Paolo scazzato, mentre Lea maligna sorrideva.

” Ma come è possibile con una bella fighetta così!? Dovrebbe diventargli duro solo a pensarla…a vederla.... Ci fu silenzio, poi un mormorio di voci e di sguardi tra loro, Juliana e Lea si guardarono, lo stesso Alenka, mentre Federico si alzava demoralizzato lasciando Valentina sdraiata a gambe larghe e desiderosa di essere penetrata. Era il momento di attuare il loro piano che avevano studiato nei minimi dettagli e a quel punto si sentì la voce di Lea dire forte e autoritaria: “Sostituiscilo!!” Ed era rivolta a Juliana:” Chiama qualcuno!”

Dracu sotto la maschera fece un gran sorriso. Valentina restò sorpresa da quelle parole: “Come sostituiscilo? “Balbettò. “Si per questa volta lo farai con lui.” Disse Lea con voce decisa e severa, mentre Dracu toltasi la maschera usciva dal buio iniziando a spogliarsi. Quando valentina lo vide e lo riconobbe restò sgomenta: “No …no!! Non voglio! ...Non voglio! ...No non voglio farlo con un altro e tanto meno lui, con lui no! “Balbettò ancora Valentina sorpresa e spaventata con l’espressione disperata.

Lea divenne seria e cattiva come lo era stata con Roberta e con le altre ragazze che aveva corrotto: “Senti bellina! Noi qui ci mettiamo dei soldi, abbiamo un accordo che avete firmato anche voi e vi siete presi l’impegno di fare una video clip sessuale, abbiamo preso impegni che non possiamo mancare…” Disse falsamente.

“Ma io non voglio farlo con un altro.” Ribatté lei tiratasi su e sedutasi nel letto, coprendosi le mammelle con l’avambraccio e il sesso con le mani per non farlo osservare da Dracu che era giunto già nudo davanti a lei, con il suo cazzo duro, eretto e vigoroso, oscillante.

“Non voglio! Con lui non ci riesco! La prego signora!" Proferì per non farlo, per trovare motivazioni per impedire che avvenisse. Non aveva la forza di alzarsi e scappare che era quello che avrebbe voluto fare, ma non voleva assolutamente far sesso con quel rom slavo.

“Ci riuscirai ...ci riuscirai!!” Raspose Lea perfida:"Dracu è bravo a chiavare vedrai che ti piacerà più di Federico. Poi diventando nuovamente dolce disse: “E’ soltanto per questa volta Valentina dai! La prossima lo farai di nuovo con Federico, non possiamo sospendere la registrazione oggi, bisogna che qualcuno ti chiavi e noi riprendiamo!”  Disse seria.                                                                                                   Intanto Dracu nudo non aspettò e con le ginocchia salì sul letto, facendo anche lui sprofondare il materasso, andando vicino a lei che si retrasse disgustata.

Juliana si intromise dicendo:” Su cara, faremo presto vedrai. Sei già tutta bagnata!”

“No! Non è vero! Non è vero!” Disse piagnucolando sotto la maschera, vergognandosi di essere eccitata.

“Su stai un po' brava e non fare tante storie per una chiavata!” Esclamò impassibile e spazientita Lea.

“No lui nooo!!” Ripeté terrorizzata, mentre Dracu con un sorriso perfido si avvicinò a lei accarezzandola sul braccio.

“Su… su…!! Quante storie…incominciamo pure!” Gridò Lea, mentre Federico impotente era in disparte dietro lei e assisteva a tutta la scena.

Dracu non le diede modo di reagire, le prese le caviglie, le allargò le gambe e tirò verso sé facendole strusciare il sedere sul lenzuolo e si mise tra esse, lui ce lo aveva bello duro, dritto ed eretto. Sdraiata e incredula lo vide e senti adagiarsi sul suo corpo sudato, sopra a lei e con una sua mano accarezzarle le giovani mammelle. Non poteva crederci, le pareva un incubo, ma era tutto vero. Quando avvertì che le accarezzava il seno e le toccava la pelle, quel tipo che odiava e le dava disgusto, si irrigidì ed esclamò ancora come una cantilena: “No! Non voglio…!” Nelle fessure da dietro la maschera si vedevano gli occhi di Valentina pieni di terrore fissare quelli di quel rumeno che di lì a poco l’avrebbe chiavata, si sentiva impotente ed eccitata, ma non voleva …non voleva...non voleva. Ma lui oramai gli era sopra, e lei aveva paura ma era eccitata…e non voleva che quel Rom la toccasse. Dracu con forza le allargò di più le gambe, che lei inutilmente cercava di stringere con forza per serrarle, ma non ci riuscì e si sentì trascinare ancora sfregando il sedere sul lenzuolo in giù verso di lui, e poi si senti prendere da dietro le ginocchia, e con la forza sola delle sue braccia si sentì tirare ancora giù verso di lui, fino a che la vulva non urtò il suo cazzo duro oscillante, sentendo la cappella contro di essa e i suoi peli umidi della leccata di Federico. Era sconvolta.                                                                                                

  "Noooo!!!" Urlo a quell’urto della sua cappella sulla sua fessura.                                                                       Lui tenendo con le mani le cosce di Valentina aperte, sorridendo le guardò la figa, poggiò una mano su una mammella e la strinse con ardore, con forza e con l’altra le accarezzò la vulva. Lei incredula vide il volto di Dracu davanti al suo mascherato, il suo viso smunto appariva sempre sudicio anche quando era pulito, il sorriso beffardo e trionfale che mostravano i suoi denti irregolari. Valentina sotto la mascherina aveva gli occhi sbarrati dall'apprensione, l’espressione sconvolta, non voleva che quel rom che odiava la possedesse…voleva il suo Federico. Ma Dracu fissandola negli occhi come un ipnotizzatore le piegò bene in alto le ginocchia come in posizione ginecologica, divaricandole di più, si assestò tra loro e puntò la sua cappella sulla fessura eccitata e dischiusa di Valentina, tra le grandi labbra vaginali e mentre lei cercando di tenerlo per le braccia e picchiandogli pugni sul torace per reazione a fermarlo era persa in una continua e inutile cantilena:” Noo!!... Nooo!! Con te nooo!!!” Era come se fosse passata da un sogno a un incubo e iniziò a piangere gridando: " Signora…Madame… No la prego signora Lea!... La prego non mi faccia questo! ...Non voglio la supplico!! ...Farò tutto quello che vorrà, ma questo no!! ... La imploro! ...Sono stata sempre e solo di Federico e voglio essere solo sua, la prego, mi ascolti!!" Chiedeva la giovane Valentina mentre Federico a testa bassa ascoltava e guardava incapace di intervenire o meglio, provò, ma lo sguardo e le parole di Lea lo fecero desistere subito. “

Pensa per te e non per lei!” Gli disse.   

Probabilmente la supplica la eccitava di più, come eccitava Dracu, lo faceva gioire, lo mandava in visibilio facendoglielo venire più duro. All'improvviso inconsciamente Valentina gridò il nome del suo amato: “Federico…Federico…!!" Come se volesse che intervenisse in suo aiuto. Invocava il suo nome, ma il regista non perse tempo e diede il via, disse: “Ciak si gira!” E lei intontita e incredula di quello che stava avvenendo, pensava che non poteva essere vero quello che viveva. 

La sua vagina era già lubrificata dall’eccitazione partecipata avuta durante i tentativi con Federico che le leccava la figa e da quello strano eccitamento che provava a quella situazione di impotenza. Il suo bel viso sudava sotto la maschera e lo sentiva caldo e bruciante, e dalle aperture, si notavano i suoi occhi spalancati dallo sgomento e le sue pupille muoversi rapidamente.

A quelle parole del regista, lei era incapace di reagire, mentre Dracu sotto lo sguardo attendo di Juliana, Lea e Alenka con un sorriso trionfale tenendosi su di un braccio solo e prendendo con l’altra mano il cazzo eretto, glielo sfregò sui peli e tra le grandi labbra vaginali bagnate, ormai pulsanti e palpitanti di desiderio involontario anche se gridava ancora di no. Dracu appoggiò il suo glande senza nessuna protezione contro la figa di Valentina, sulla sua fessura, tra le sue grandi e piccole labbra. Lei fu colta dal panico quando sentì la sua cappella nuda appoggiare e premere sull’apertura dischiusa del suo sesso. Con le gambe tremanti, cercava di stringere le cosce bloccandolo all'interno di esse e istintivamente di impedire con quell'atto contraendo i muscoli inguinali e perineali irrigidendosi la sua penetrazione. Ripeteva consciamente e inconsciamente:” No …no…! Non voglio! Non voglio più farlo!! No! Nooo! ...Noooo…!!!” Come se la stesse violentando. Poi rivolgendosi direttamente a lui balbettò:" Ti prego- Dracu-non farlo...non- farlo! Ti darò dei soldi…!" Lo supplicava con gli occhi umidi. Ma incurante di tutto lui, con un movimento lento del bacino in avanti, premette e lo spinse e la penetrò gradualmente facendola sussultare entrando in lei. Valentina lo sentì addentrarsi sempre più nella sua vagina bagnata, calda, già lubrificata dai suoi umori, quella tenera fighetta umida, che al suo introdursi si allargava mentre lui la invadeva della sua carne dura. Avvertì improvvisamente dentro la sua vagina la carne sessuale dura di quel rom che pressava e si addentrava in profondità divaricandole le grandi e piccole labbra. Emise un gemito di piacere mentre ancora per reazione lo colpiva debolmente con pugni sul torace e continuava a ripetere: “No! Nooo! Nooo! "

Quando fu dentro completamente e si sentì piena di lui, smise di opporsi e contrastarlo e percepì il suo cazzo diverso da quello di Federico, lo sentì più voluminoso, lungo e duro e soprassalì dalla sorpresa.

Era spaventata dalla dimensione di quell’asta che era entrata in lei, e si irrigidì di più gemendo, sentendosi attraversare lentamente le pareti vaginali fino ad arrivare in fondo e fermarsi con la cappella contro l’utero urtandolo. Per reazione trattenne il respiro come se le mancasse l’aria, inarcandosi con la schiena involontariamente gettò il capo e i capelli indietro facendo sporgere inconsapevolmente il seno giovane e fiorente verso di lui. Il cazzo di quell'essere odioso era in lei e si era appropriato del suo sesso, era dentro la sua vagina, il suo corpo, e la sua carne dura iniziò a muoversi, prima lentamente poi sempre più veloce iniziando a baciarla sul collo e accarezzandole il seno. Entrava e usciva dalla vagina umida sfregando le pareti, compiendo una vibrazione indecente, facendola vergognare al suono di quello sciacquio vaginale dovuto agli umori abbondanti della sua eccitazione, mentre Lea e Juliana sorridevano soddisfatte a quel gorgheggio vaginale, sapendo che avveniva perché era eccitata, bagnata e iniziava a godere. Valentina si sentì trafitta da quella spada di carne dura, quel ragazzo che odiava era sopra di lei e avvertiva il suo profumo da bancarella di mercato forte e fastidioso, che le dava disgusto e nausea quasi quanto lui, ma non reagiva più.                                                                                                                             Intanto Paolo il regista riprendeva tutto, mentre lei gemeva e godeva. 

 

 

Per commenti, suggerimenti, idee, notizie o critiche, scrivere a:

dressage1@hotmail.it

Grazie.

 

 

I contenuti presenti sul blog "Immoralexx" dei quali è autore il proprietario del blog, non possono essere copiati, riprodotti, pubblicati o ridistribuiti in forma parziale o totale senza previo accordo con l’autore stesso e citando sempre la fonte d’origine. È vietata la copia e la riproduzione dei contenuti in qualsiasi modo o forma. Copyright © 2019 Immoralex by Educatore. All rights reserved