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STORIE E RACCONTI EROTICI
VIETATI AI MINORI DI 18 ANNI
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LA DEGERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE
VITATO AI MINORI DI 18 ANNI
DEGENERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE.
Note:
“Ho sempre avuto una vocazione artistica ma non potei mai recitare, provavo vergogna al solo pensiero di immaginarmi recitare di fronte ad altra gente e lasciai perdere. Finché un giorno per caso con una amica feci la comparsa, mi notarono e dopo parecchie chiavate con vari produttori e registi divenni attricetta di film, e da lì ad attricetta porno il passo fu breve, come lo fu ancora più breve da attricetta porno a prostituta. Con il secondo lavoro posso fare il primo che è ciò che mi rende più felice. “
María Riot
CAP. 29 – L'INTERVISTA.
Così quel giovedì pomeriggio che il locale era chiuso, mentre Federico a sua insaputa si era reso libero con Dracu, come d’accordo Valentina vincendo la sua timidezza e ritrosia ma non troppo convinta di quello che stava facendo, con l’impudenza giovanile entrò da sola in quel locale, il Macumba, più che altro dietro alla sollecitazione di tutti quelli che le erano attorno, Federico per primo. Ma quel giorno era allegra e si sentiva sicura di sé. Era abbigliata in modo sportivo con una gonna che le arrivava a mezza coscia e una corta maglietta che le lasciava scoperto l’ombelico. Vide Alenka che l’aspettava al bancone del bar, si salutarono baciandosi sulle guance come si usa confidenzialmente tra amiche e tra sorrisi bevvero assieme un drink. Al termine, chiacchierando si alzarono per andare nel set da Juliana e con un messaggino su Watts app, Alenka avvisò anche Lea del suo arrivo.
Ripassarono quella porta rossa ed entrarono di nuovo in quella sorta di studio cinematografico che era la base della registrazione porno-video di Rocco.
Quando furono nello studio, Alenka guidandola si diresse con lei verso il piccolo ufficio che c'era in fondo al locale adibito a set. Quando vi entrarono la vide Juliana, che restò nuovamente e piacevolmente sorpresa della sua bellezza fresca e sbarazzina.
“Che piacevolissima sorpresa cara...” Esordì falsamente:” ... pensavo proprio che non ti avrei più rivisto.” Esclamò sedendosi di fronte a lei sorridendo.” Sono felice che tu sia qui!”
“Si, ma solo per l’intervista …” precisò Valentina subito:” …non per fare altro!”
“Ma certo! Accomodati!” La invitò dicendole: “Sei fortunata oggi, c'è anche la signora Lea qui per parlare con me di altri argomenti.”
“Lo so me lo aveva anticipato che se poteva veniva anche lei.” Si voltò, la vide entrare e la salutò educatamente: “Buongiorno signora Lea.”
“Buongiorno bellina, finalmente ti sei decisa per l'intervista e il casting…” Disse con un sorriso.
“Si, ma solo l’intervista!” Precisò subito ancora, manifestando una certa inquietudine inconscia.
“Ma certo!” Rispose Lea con uno sguardo perfido accarezzandola sul viso osservando Juliana e Alenka. “E' solo una intervista, una prova diciamo, un gioco per grandi se vogliamo…”
Juliana la invitò ancora ad accomodarsi davanti alla sua piccola scrivania, mentre Lea e Alenka restarono in piedi ai suoi lati come angeli custodi o peggio come due guardiane.
Valentina manifestava disagio in quell’ufficio, sorrideva forzatamente e non sapeva dove e come tenere le mani, era come circondata da quelle donne e non sembrava essere più tanto sicura di sé, ma piuttosto stupita di sé stessa nel ritrovarsi nuovamente lì e ingenuamente nelle sue parole con il sorriso smarrito espresse tutta la sua innocente meraviglia.
“Credo di non essere completamente in me. Forse è per questo che sono qui!” Esclamò ridendo da sola, mostrando i suoi bellissimi denti regolari e bianchi.
E Lea al suo fianco osservando Juliana espresse la sua soddisfazione con un sorriso. Avevano preparato un piano dettagliato per introdurla nel mondo hard e tutto sarebbe iniziato dalle spiegazioni….
“Allora...” Disse Lea fingendo di prendere le sue parti e tutelarla:” Valentina ha accettato di fare una intervista e non un provino, ma già che è qui visto che l'altra volta non c'è ne stata la possibilità bisognerebbe spiegarle anche di più, qualche trucco che si usa sul set hard, mostrarle che se una vuole può solo mimare la scena del sesso, senza praticarlo, ne penetrazione e baci, solo rappresentando l'atto sessuale. Come fanno molte attrici vere nei film.” Disse aggiungendo mostrandosi dalla sua parte:” E guarda che lei ha fatto il corso di recitazione ed è brava! “Affermò.
“Veramente!?” Esclamò Juliana fingendosi meravigliata e di non saperlo.
“Si...l’ho fatto ma non sono esperta. “Pronunciò ingenuamente.
“Oh per questo non ti preoccupare ci pensiamo noi.” Aggiunse Lea.
“Allora bene, incominciamo. Io premetto…” Iniziò Juliana:” ...che mi piacciono le scene reali e amatoriali come hai visto l'altra volta. Comunque per farti capire bene come funziona ora ti spiego.”
Lei non comprendeva quella introduzione e guardava Alenka al suo fianco che la rassicurò sorridendo e dicendo:" Sono accorgimenti iniziali. Se vuoi mimare il rapporto sessuale senza farlo realmente, il partner mette la calza … potresti provare così!” E rise divertita.
“La calzaaahh ?!” Ripeté Valentina stupita.
“Si così vedrai come si svolge la scena, se ti piace e potrai solo mimare l’atto sessuale senza compierlo.”
“Si!” Intervenne Juliana:” Ora ti spiego tutto in poche parole.” Poi rivolgendosi ad Alenka continuò: “Così se prossimamente dovesse decidere di farlo, sceglierà se farlo con o senza calza. E forse conoscendo alcuni trucchi e aspetti resterai delusa da come si svolgono.” E sorrise.
“La calza? Ma che cos'è?” Domandò sempre più stupita Valentina.” Ma io non voglio farlo in nessun modo!” Precisò imbarazzata.
“Ma certo! Ti stiamo dando soltanto delle informazioni prima dell’intervista, poi è chiaro che sceglierai tu, ci sono state ragazze che ricevute spiegazioni e fatta l’intervista, dopo qualche settimana si sono presentate per compiere il provino.” Disse falsamente.
“Comunque andiamo avanti! Allora come saprai senz’altro, che alcune scene spinte vengono girate anche in film cosiddetti normali, con attrici famose che svolgono scene di sesso. Basta che pensi a 50 sfumature di grigio che io chiamerei 50 sfumature di trucchi.” Asserì ridendo assieme alle altre.
La prima regola per un regista e truccatrice come me, ma per l'equipe in generale, è mettere a proprio agio l'attrice nelle scene di sesso, senza imbarazzarla o farla sentire a disagio, così è pure da noi, nei nostri video amatoriali. E per chi non vuole comparire direttamente come te, nuda, o avere un rapporto reale con penetrazione, si usano dei trucchi.”
“Trucchi? “Ripeté lei sorpresa.
“Si!” Rispose Juliana:” Trucchi!” Mentre Lea al suo fianco annuiva perfidamente con il capo.
“Le attrici famose che fanno scene di sesso, sembra che facciano l’amore sul serio e vengano penetrate, ma in realtà non è così.” Proseguendo: “Quello che hai visto l’altro giorno con le due ragazze Mirela e Genziana è stata un’eccezione, erano loro che volevano così, il rapporto sessuale completo, con penetrazione come lo vuole Alenka!” Disse falsamente.
“Si è vero, io lo faccio dal vero perchè mi piace di più, è una mia scelta …e poi godo anche!” Disse ridendo.
“Se una attrice non vuole contatti diretti ci sono i trucchi e poi poca gente. Ti ho detto che lavoro solo con l’operatore. Cerco di creare intimità sul set. Due persone che osservano gli attori che chiavano sono anche troppe. Io voglio spontaneità e naturalezza e tu e Alenka avete visto come erano contente e disponibili quelle due ragazze Mirella e Genzian, e la vostra presenza era una eccezione, soltanto perché eravate autorizzate dalla signora Lea.” Fece una pausa e proseguì:
“Capita a volte che nel girare un video hard che una ragazza sia indisposta o non voglia avere rapporti con un determinato ragazzo, però è utile per l'aspetto che ha nella storia del video o nella scena, allora si usano degli accorgimenti scenici che come ti ho detto vengono adoperati anche nei film normali per girare scene di sesso esplicito dalle grandi attrici del momento che vediamo tutti i giorni sulle copertine dei rotocalchi o dei magazine. A volte la finzione può essere talmente ben riuscita da sembrare reale.” Disse.
Valentina ascoltava curiosa e interessata.
” In realtà vi sono segreti e tecniche sconosciute al pubblico, ma che sul set si rivelano molto efficaci.” Aggiunse Juliana:” Sia per gli uomini… che per le donne. L'attore quando deve girare parti da simulare un rapporto sessuale, ma la partner non vuole contatti o penetrazione con lui, indossa quello che in gergo si chiama <cock sock,> che non è altro che un calzino color pelle che serve a coprire il pene, garantendo all'attrice la privacy, sia nel non vederlo e nemmeno nell'avvertirlo strisciare sopra la pelle. Il tutto è nascosto in una piccola borsa color carne. E da dignità all'attrice. Lo stesso protagonista di Cinquanta sfumature di grigio lo ha usato. Il trucco deve riuscire a replicare quella spontaneità di un rapporto reale.”
Valentina era sempre attenta ad ascoltare quelle informazioni nuove per lei che non conosceva e la incuriosivano.
“Invece negli hard per gli interpreti che sembrano super dotati, si hanno solo protesi. di silicone.” Juliana proseguì la sua informazione–spiegazione tra il silenzio: “Per le donne invece le zone da coprire nelle scene sono più di una, il panorama è più largo e più ricco di rimedi. Partiamo dai capezzoli, per coprirseli e non farseli baciare o leccare direttamente si usano i <Pasties> che altro non sono che copri capezzoli da applicare, cerotti color carne dalla forma dell’areola e capezzolo, gli stessi a cui ricorrono le ballerine di burlesque, ma meno appariscenti. Nei film sembra che baciano capezzoli veri, ma sono soltanto pasties.”
Intanto nel parlare scambiava occhiate sia ad Alenka che Lea che annuivano e proseguiva:
“Per coprire il sesso e gli inguini si indossano, slip color carne che servono a rendere l’idea di un inguine perfetto, che nella realtà non sempre esiste. Oppure si applicano sopra del < merkin> che sarebbero vere e proprie vulve artificiali ricoperte di peli, parrucche inguinali o sessuali di seta o di capelli umani creando i peli e la peluria a chi non ce la perchè molte attrici ce l’hanno depilata.”
Invece per chi ce la pelosa o chi non vuole mostrarla, si adoperano quelli che volgarmente vengono detti < cerottone o assorbente >.
Il cerottone altro non è che un microslip color carne che copre tutta la vulva rendendola liscia, senza labbra vaginali, fessure, peli, un micro triangolino da perizoma tenuto su da fili anch'essi color carne, invisibili all'occhio nudo e che l’operatore dietro la macchina da presa sa in che modo inquadrare per non farli notare. “
Valentina ascoltava, non conosceva quegli accorgimenti e ne era incuriosita e affascinata.
“Ma allora non tutte lo fanno davvero!” Esclamo d’istinto.
“Certo che no!” Rispose Juliana:” Chi lo vuol fare davvero e una sua scelta, come l’altra volta Mirela e Genziana e come molte ragazze e Alenka compresa, ma assolutamente non è un obbligo.”
Alenka sorrideva nel vedere Valentina stupita da quelle informazioni che pensava che se anche non ne avrebbe mai fatto uso, tutto sommato erano informazioni interessanti.
“Parlagli degli assorbenti!” Esclamò Alenka. “E Juliana sorrise.
“Assorbenti ripeté Valentina?”
” Si ma non sono quelli che usiamo noi per le mestruazioni…” Precisò:”… gli assorbenti da scena servono per il cunilingus e anilingus , che si interpone tra la faccia dell’attore e il sedere, l’ano o la vulva della collega “ricevente”. Vengono applicati tra gli inguini delle signorine, in modo che il viso dell’attore sia, nella zona sessuale, ma senza che ci sia un vero contatto con le parti intime. Oppure sopra l'ano tra il solco gluteo. L'attore lecca l'assorbente e non l’ano e l'attrice non sente la lingua.”
Il viso di Valentina era sempre più meravigliato.
“E poi ci sono altri accorgimenti se una ragazza non vuole farsi riconoscere visivamente, ci sono parrucche di capelli veri di tutte le tinte, tagli e stili da corte a lunghe. Poi se proprio ci sono delle scene scabrose che non si vogliono fare, si trova una sosia che le assomigli fisicamente, la parte superiore e il volto saranno dell'attrice e quella inferiore dall'ombelico in giù, vulva compresa che verrà ripresa e vista nel video o nel film della controfigura.”
“Non pensavo che si usassero anche nei video hard le controfigure.” Dichiarò Valentina.
“Ma certo carina! “Disse Juliana lanciando uno sguardo d’intesa a Lea di fianco a lei: “Li abbiamo anche qui questi trucchi...se servono si adoperano.”
“Poi ci sono una infinità di trucchi, dai peni finti alle vulve e vagine di plastica. Dalla palla enorme di quelle che si usano per gli esercizi in palestra e in gravidanza, che viene usata per imparare a simulare un rapporto sessuale con il maschio, con lei seduta sopra a cavallo, tipo la posizione dell’amazzone in modo da fingere una scena di sesso frenetico e rendere realistico l’amplesso. Intanto si viene riprese dall’ombelico in su.
Poi come i peni di silicone finti ci sono ventri di gomma per simulare la gravidanza, di ogni mese per chi piacciono le donne incinta ...vulve e vagine di plastica, lattice o silicone e tanti altri accorgimenti, compreso il sudore.”
Il sudore non è vero?” Chiese curiosa Valentina.
“Dipende... nei miei video si perchè io prediligo scene amatoriali reali, invece in altre compagnie con altri registi è falso anche quello! Gli attori vengono spruzzati con acqua di rose e glicerina per coprire il corpo di goccioline scintillanti che simulino l’effetto del sudore. A volte aggiungono anche un tocco di crema idratante per creare uno strato oleoso sulla pelle.”
Era sorpresa di tutte quelle novità e conoscenze Valentina.
“Come vedi ci sono molti accorgimenti per far sì che l'attrice si senta a suo agio:” Affermò Juliana seguita dallo sguardo di Lea e dalla voce di Alenka che affermò: “E' vero, voi mi avete sempre messa a mio agio, lo devo dire con onestà.” E sorrisero.
“E poi noi facciamo sempre firmare un contrattino, una liberatoria prima di far girare qualsiasi scena, per la tutela dell'attrice e nostra, con clausole, anche riguardo agli accorgimenti da adottare, calze copri-pene, tamponi, assorbenti di scene ecc.... Alla coreografia del sesso, protesi, mutande color carne da indossare e addetti agli effetti speciali che in post-produzione aggiungono peli pubici al computer. “Disse Juliana. “Il contratto ti fa avere il pieno controllo e l’eventuale diritto di veto sulle loro scene di sesso o nudo. “
Valentina restò in silenzio e poi chiese:” Quelle due ragazze che ho visto io assieme ad Alenka però non usavano questi accorgimenti, lo facevano davvero.”
“Si! Come ti ho detto era una loro scelta.”
“Ma come viene girata, tecnicamente, la scena?” Chiese curiosa.
“Qualche regista usa una sola cinepresa, per evitare di essere troppo invasivo con gli attori, noi ne usiamo due. Una fissa e una mobile: in questo caso il vantaggio è che la stessa cosa può esser ripresa da due punti differenti, riducendo la necessità di dover fare più e più volte la stessa scena spostando la telecamera. Come quasi sempre nel cinema, pochi minuti sullo schermo corrispondono a ore di ripresa, e magari decine di riprese della stessa scena ripetuta.” Fece una pausa Juliana e poi proseguì: “Durante ogni scena di sesso ci sarà il regista accanto al letto che darà i tempi e dirà agli attori: <Adesso girati di qui! …Fai questo! …Guardala intensamente…>E così via. “
“Si questo l’ho visto.” Pronunciò Valentina.
“È anche probabile che, con tante luci puntate addosso, magari si senta caldo e si suda, ma c'è sempre qualcuno che ti aiuta, che tampona il sudore. Io lo faccio personalmente con le mie attrici.
Poi piena di curiosità Valentina, non ce la fece più a trattenersi e con un sorriso vergognoso guardando Alenka disse: “Ma scusa, per i rapporti orali che hanno con gli uomini c'è qualche accorgimento?” Facendo sorridere tutti per la sua curiosità.
“No! L'unica cosa sono i peni di gomma, finti, che sembrano veri in ogni loro particolare, vengono messi tra le gambe maschili di solito nascosti tra i peli alla radice o tenuti da fili trasparenti come se fossero uno strappon…e si leccano e si succhiano quelli e non quelli veri.”
“Ah però! “Esclamò, chiedendo:” Ma cos’è uno strappon?”
“Lo strappon è una mutandina con il pene attaccato che serve per avere rapporti sessuali con penetrazione tra donne…”
“Ah!” Esclamò. E sorrisero tutte.
“Ora passiamo all'intervista…” Disse Juliana: “... ma ti voglio chiedere ancora due cose. Visto che ora sai come funziona la preparazione, se vorresti provare una scena lo puoi fare con la calza e tutti gli accorgimenti detti…”
“Eh...non corriamo ...” Rispose Valentina ridendo:” …è solo una intervista, curiosità e non perché lo debba fare in futuro o ne abbia intenzione, tutt’altro…, anzi, non lo farei mai questo lavoro... mi sento già molto imbarazzata e fuori posto.”
Con “quell’anzi” lasciò intendere che probabilmente non avrebbe fatto niente in seguitò.
A quel punto Juliana allontanandosi mentre Valentina parlava, distratta volutamente da Alenka e Lea, prese il telefono interno e chiese: “Dov’è Jean? Doveva già essere qui! Non dirmi che non c’è?” La voce rispose qualcosa e lei proseguì: “Allora mandami Ricky!”
Voltandosi e vedendo che Valentina la guardava, furbescamente disse rivolgendosi a lei:
“Per completezza ti voglio anche fare conoscere un attore. È italiano, così avrai un'idea integrale di tutto.”
Valentina non disse nulla, come ad accettare quel programma imposto da Juliana, sicura e tranquilla perchè intanto c’erano la signora Lea e Alenka.
Poco dopo sentirono suonare la porta dello studio, Juliana aprì tramite l’apertura elettrica e di seguito videro entrare nell’ufficio un giovane ragazzo abbronzato, belloccio, bel fisico palestrato e attraente. Valentina lo osservò.
“Ti piace?” Disse a bruciapelo Juliana:” Di nome è Riccardo ma noi lo chiamiamo Ricky.
Lei salutò educatamente e poi rispose imbarazzata a Juliana: “E' molto bello .... “
A pelle lo trovò subito piacevole, attraente e con timore chiese a Juliana:” È lui che dovrebbe …” Non finì la frase che Juliana rispose con un assenso muovendo la testa.
“Quando vorrai fare una simulazione se vorrai provare, puoi farlo con lui...!”
Tutte erano in attesa della reazione di Valentina, ma lei precisò subito: “Ma io non voglio farlo, chiedevo soltanto per curiosità.”
“I nostri attori sono tutti belli, dotati e sanno fare bene il sesso e può accadere che con loro si provi piacere davvero senza bisogna di fingere. “Asserì Juliana.
Ma ci fu un contrattempo involontario. Quel ragazzo entrato nell’ufficio, osservò Valentina seduta, guardando poi Juliana, e pensando che fosse una ragazza-attrice dell’est e dell’ambiente, chiese in modo volgare e irrispettoso con linguaggio da giovani: “E’ lei la ragazza che devo chiavare!?”
Juliana si irrigidì. “Con cui eventualmente devi recitare!” Precisò.
Quell’atteggiamento provocò in Valentina la sensazione di essere considerata alla stregua di una puttana e questo non le piacque e lo capirono tutti i presenti che osservarono Riccardo con rimprovero.
Intervenne subito Lea a diramare l’equivoco: “Valentina devi scusare Riccardo, lui non sa’ che sei italiana è abituato alle ragazze dell’est, alle slave che parlano in quel modo.” A quelle parole di Lea e al suo sguardo di rimprovero lui cercò con un accattivante sorriso di mitigare il giudizio di Valentina nei suoi confronti.
“Scusa …non volevo…”
E Juliana aggiunse sempre verso Riccardo: “Se deciderà, per Valentina sarà la prima volta in assoluto che farebbe un provino e quindi dovresti cercare di essere rispettoso, perché è anche italiana.”
Lui annuì scusandosi. Mentre Valentina precisava. “Io non farò nessun provino, solo una intervista da casting se volete. “Ripeté.
Quel loro parlare sempre al condizionale con il dubbio che potrebbe fare il provino la infastidivano.
“Ma certo!” La rassicurò amorevolmente Lea poggiandole la mano sulla spalla:” Non farai niente che non vuoi!”
E Valentina guardando Riccardo in modo commiserevole gli fece capire che era bello ma stupido, e gli disse: “Il tuo modo di fare è stupido ed irrispettoso. Anche se io fossi una ragazza dell’est non è un comportamento corretto da tenere questo.”
Tutti capirono che non avrebbe mai fatto niente con lui e con un cenno del capo di Lea uscì dall’ufficio e appena fu fuori disse: “Vai pure fuori dal set!” Mentre Valentina soddisfatta osservava la sua umiliazione.
Juliana sorrise: “Hai ragione cara! Molti uomini sono solo stupidi, pensano che tutte le donne siano puttane, ma non è così. Ti dicevo l’altro giorno che girano tanti tipi di ragazze in questo ambiente, lo stesso è anche per i ragazzi e può capitare qualche stronzo.” Affermò.
A quel punto Juliana disse che era il momento di iniziare l’intervista, e poi sarebbe stata Valentina a scegliere se avere qualche parte in qualche video, ma che intanto tutto questo serviva per iniziarla a disinibirsi su un set pornografico e per Juliana ad avere una valutazione generale su di lei.
Alenka sorrise: “Vuoi?!...Sei pronta a farla!?” Chiese sorridente rompendo l'atmosfera tesa che s’era creato dopo la battuta di quello stupido ragazzo.
Lei imbarazzata voltando il capo da una parte e dall'altra poi verso l'alto guardando Alenka e Lea che erano in piedi e che con fare materno le strinse la mano sulla spalla, osservando in giro impacciata esclamò:” Si…! Facciamo questa benedetta intervista.” Con un sorriso imbarazzato e non convinto.
“Bene! Ma mi raccomando assoluta verità.” Chiese Juliana
“Certo!” Rispose lei:” Io dico sempre la verità, piuttosto non rispondo.”
“Brava!” Disse Lea. Allora procediamo, mettiti comoda!” mentre dietro lei, Lea e Alenka si sedevano in un divanetto a muro ad ascoltare.
“Questa intervista serve per approfondire la tua conoscenza intellettuale e disposizione psicologica e fisica a questa attività e discutere delle tue eventuali idee su questa professione e su quello che eventualmente, ipoteticamente saresti disposta a compiere tu.” Disse Juliana e sorrise.
“A compiere niente!” Ribatté lei sempre sorridendo.
Ma prima di iniziare, Juliana prese dei fogli da una cartellina e disse: “Devi firmare qui!”
“Cos'è?” Chiese sorpresa.
“E' una liberatoria per l'intervista dove dici che sei consapevole e che accetti di tua volontà di farla. Sai, non si sa mai che reazioni possa avere una persona nel tempo. È la prassi, lo fanno anche i giornalisti quando intervistano.”
“Lo faccio anch'io ogni volta!” Disse Alenka andando loro in aiuto.
“Leggi e firma!” La esortò la voce insolitamente materna di Lea.
“Ma non è mica per un provino vero?” Domandò dubbiosa.
“A quel punto Lea fece l’indignata.” Noi non inganniamo nessuno! Sai leggere? C'è scritto intervista e una coppia resta a te. Se hai di questi dubbi, alzati pure ed esci!”
Resosi conto di averla fatta arrabbiare cercò di riparare: “Non volevo offendere ma…” Lesse e firmò.
Quel firmare aveva uno scopo preciso, non tanto di ingannarla, quanto quello di avere la sua firma per falsificare più liberatorie possibili firmate da Valentina, anche per stupidaggini per poi poterla imbrigliare.
All’improvviso Lea propose parlando con tutte: “Perché l’intervista non la facciamo di là sul set l’intervista, nell’all’ampio spiazzo dove vengono girati i video e le sessioni fotografiche?”
“Si!... Sarebbe un’ottima idea farla nel contesto, magari con lei seduta nel letto!” Esclamò Alenka. “Così sarai di più a tuo agio e che non sembrerà un interrogatorio, ma una chiacchierata tra amiche. “
“Ottima idea!” Rispose Juliana alzandosi.
Valentina dubbiosa ascoltava, ma vedendo che tutte si alzavano e andavano verso il set lo fece anche lei.
“Intanto è vuoto, non c’è nessuno!” Mormorò Juliana camminando:” Oggi non lavorano!”
Giunti sul set accese le luci, Juliana le indicò il letto:” Siediti pure cara!” Ma Valentina schizzinosa com’era fece la faccia un po' schifata rifiutando al ricordo di cosa aveva visto fare sopra in quell’alcova, manifestando il desiderio di sedersi una poltroncina lì vicino.
Ma Juliana ripeté facendo segno al letto:” È meglio lì, così entri un po’ nell’atmosfera, ci sono le luci. Sulla poltroncina sei in penombra. “aggiungendo: “Siediti pure, le lenzuola usate sono state sostituite, adesso sono pulite, tutto e pulito! Pronto per un'altra scena.” E sorrise maliziosa.
“Dai mi ci siedo anch’io!” Disse Alenka:” Siediti a fianco a me, così loro saranno di fronte.
Valentina pensò di aver esagerato con il suo comportamento e tentennante si sedette al fianco di Alenka, mentre Lea si mise dietro una telecamera su un treppiedi con il led acceso segno che era funzionate. Juliana si accorse subito che era impacciata e non per niente tranquilla, e per rompere la tensione e rassicurarla esclamò: “Come ti ho detto, l’altro giorno è stata un’eccezione con tutta quella gente, ti ho detto che io lavoro solo con l’operatore mobile e la telecamera fissa. Cerco di creare intimità sul set. Due persone che osservano gli attori che chiavano sono anche troppe. Voglio spontaneità e naturalezza e tu e Alenka lì a osservare come ho giù detto eravate una eccezione.”
Valentina mentre parlava si guardava attorno smarrita. Seduta sul letto, da quella prospettiva era tutto diverso, vedeva la telecamera con il led rosso acceso puntata su di lei, e Lea dietro ad essa che la guardava, ma tutto il resto attorno era in penombra.
Con le mani, si staccò un poco con il sedere dal lenzuolo, sembrava che valutasse la morbidezza del materasso ondeggiando sul bordo del letto.
Juliana continuò:” A me piace la naturalezza soprattutto, non voglio ripetere le scene dieci volte. Mi piacciono i video amatoriali dove c’è verità di gesti ed espressioni, sia di stupore che di godimento. Io non seguo un metodo tipico, un tot di scopate in culo e tante in fica, sborrate in viso ecc…. Ah a questo proposito…” Si interruppe:” … prima nella spiegazione sui trucchi, mi sono dimenticata di dirti che lo sperma e le sborrate in faccia e sul corpo che si vedono nei video, sono di sapone di Marsiglia e non sperma vero…” E riprendendo subito il discorso sui video amatoriali proseguì…:” Certo queste sono parti di un film a luci rosse ma le voglio autentiche e sincere, come i gemiti e gli abbracci. Per me se è possibile, un’attrice deve godere davvero nella scena.”
Valentina seduta composta seguiva con attenzione il discorso che faceva, come una studentessa che segue una lezione un attimo prima dell’interrogazione.
All’improvviso Juliana sedendosi di fronte e allungandosi con il tronco verso lei le mise a posto i capelli, poi rivolta verso la penombra con un ciak del battere le mani esclamò: “Bene! Iniziamo il colloquio!” Dicendo appena la ripresa partì: “Breve intervista a Valentina.”
Lei emozionata e anche spaventata da quella scenografia, con il cuore in gola, pallida dall’apprensione e paura mormoro: “Verrò ripresa?!”
Juliana la guardò incredula: “E’ un problema per te essere ripresa?” Chiese:” Questo è cinema! Sarai sempre ripresa è ovvio. Queste cassette restano a noi, sono solo dei promo di interviste, ce ne un centinaio di là fatte da ragazze della tua età, le vuoi vedere?”
“No! No!” Esclamò e restò in silenzio e non disse nulla.
Juliana molto professionale iniziò con le domande: “Allora ti chiami Valentina... quanti anni hai Valentina?”
Valentina sorrise un pochino più a suo agio: “Ne ho appena compiuti diciotto da due mesi.” Disse candidamente.
Poi con un sorriso dolce e fraterno Juliana chiese: “Sei italiana tu!”
“Si, di Milano!” Rispose.
“Che cosa fai nella vita? Lavori? Sei fidanzata... sposata?”
Valentina sorrise: “No, non sono sposata, ma fidanzata da due anni, non lavoro, ma studio, inizierò l’università a breve!”
“Vivi sola?”
“No, con i genitori!”
“Ti piacerebbe vivere per conto tuo, da sola in una casa tutta tua scelta e arredata da te?”
“Certo!” Rispose sorridente con l’aria sognante:” È il mio desiderio.”
Poi Juliana passando direttamente al punto che interessava loro disse: “Ti piacerebbe fare l’attrice hard?” E la guardò in silenzio.
Lei non rispose, o meglio disse: “Non so! ...anzi no! Non so nemmeno perché sono qui oggi!”
Juliana sorridendo rispose: “Chissà, durante l’intervista forse lo scopriremo. Ti piace fare sesso? Quando l’hai fatto per la prima volta? Sei esibizionista?”
Valentina arrossì a quelle domande intime e precise. Ma Juliana precisò:” Se rispondi sii sincera, di la verità, piuttosto non rispondere.”
Un po' divertita, un po' turbata da quella situazione, con imbarazzo sistemandosi meglio seduta sul letto rispose: “Io sesso lo faccio solo con il mio ragazzo …” E la guardò negli occhi.
“Lei sorrise maliziosa: “Certo…certo cara, ma ti piace farlo?” Domandò ancora.
Diventò rossa in viso rispondendo: “Si con Federico il mio ragazzo mi piace.”
“E non hai mai desiderato farlo con qualcun’altro che non sia il tuo Federico?”
Imbarazzata restò in silenzio…poi esclamò:” No!” Ma si capiva che era una bugia.
Ma Juliana continuò: “Quando l’hai fatto la prima volta? “
Valentina esitava a rispondere. “Su non ti vergognare, siamo tutte donne qui.” Esclamò Lea mentre quella telecamera puntata sul letto riprendeva.
“A sedici anni ...” Rispose Valentina:” …con Federico il mio amore.” Precisò.
“E l’hai fatto solo con lui?” Domandò.
“Si certo, non l’ho mai tradito…”
Juliano la intervistava e intanto annotava e scriveva. “Sei esibizionista? Ti piace mostrarti? Farti guardare? Non dico nuda, ma anche vestita?”
“Be se ho un bel vestito, si mi piace mostrarlo.”
“E il tuo corpo che è molto bello ti piace mostrarlo?”
Le sue gote divennero più rosse:” Non so!” Rispose.
In quel momento era confusa, non era più sicura di sé, iniziava a sentirsi accaldata e infastidita dalle luci su di lei a cui non era abituata.
“Ti piacerebbe fare l’attrice?”
“Si certo! Ma non Hard, normale, ho anche fatto il corso con la signora Lea…” Affermò.
“Che corso?” Chiese
Fu Lea a rispondere. “Quello che facciamo ogni anno qui alle nuove ragazze!”
Juliana capì:” Ah bene!” Disse:” Quindi sei già pratica!?”
“Un po’!” Rispose lei.
La tempestò di domande …chiedendole di raccontare anche qualcosa di lei.
“Ti faccio ancora alcune domande sulle tue attitudini e passioni sessuali. Disse.
Valentina a quelle parole come meccanismo di difesa inconscio si mise a posto compostamente sul letto incrociando e chiudendo le gambe, per celare timidamente il suo sesso, perché si sentiva turbata.
“Ti masturbi?” Chiese a bruciapelo Juliana.
Lei con un sorrisetto accennato e imbarazzato rispose:” Ho il ragazzo, faccio sesso con lui!”
“Hai con lui anche rapporti orali, glielo lecchi e succhi? “Domandò.
“No! “Rispose prontamente irritata:” Non mi piace fare queste cose e non le ho mai fatte!”
“Quindi non hai mai toccato lo sperma? Dove preferisci che ti viene lui?”
Valentina continuava a dare segni di fastidio e insofferenza a quelle domande, non sembra contenta ma seccata ed esclamò: “Non mi piace proprio per niente questa intervista. Comunque il sesso lo faccio solo col preservativo e la venuta è ovviamente all’interno di esso.”
“Anale? Lo hai mai fatto!?” Chiese a bruciapelo Juliana
Una smorfia del viso anticipò la sua risposta decisa: “Nooooohhhhh!!!!!!... Assolutamente io non faccio queste cose sporche. Mai fatto e non lo farò mai!” Affermò decisa.
Juliana fatalista chiese ancora: “La sodomia è una pratica che è sempre richiesta per assegnare una parte in un video hard.”
E lei rispose sempre più determinata: “Intanto io non ne faccio video hard e poi è contro natura, è una pratica che fa male e non da piacere, quindi è inutile cercare di insistere! Io non l’accetterò e non la praticherò mai la sodomia nemmeno con Federico!! “Dallo sguardo di Lea Juliana capì di non insistere su quell’argomento.
E domandò ancora: “Hai preferenze sessuali, c’è qualcosa che ti piace fare di più nel sesso? Sei bisessuale? Faresti sesso con un'altra ragazza? “
Una serie di domande a cui ribatté: “No niente di tutto questo!” Ormai infastidita.
Ma Juliana cercò di stimolarla approfondendo l’argomento: “In questo tipo di attività gli attori sono sempre molto belli, bravi e piacevoli. Non si hanno problemi di partner, basta che guardi Riccardo.”
Lei tirò su le spalle e Juliana chiese: “Se dovessi farlo, non ti interesserebbe che sia bello il partner?”
“Io non guardo la bellezza nei ragazzi. L’unica cosa che non mi piace e non lo farei mai è con uomini di colore.”
“Non ti piacciono?”
“No! …Non perché sono razzista, ma non farei mai sesso con uno di loro.”
Era sempre seduta sul letto vicino ad Alenka e ripresa dalla telecamera affianco a Lea.
Juliana sorrise guardandola intensamente: “Possiamo dire che adesso ci conosciamo meglio … e ricapitolando che non ti piacciono i rapporti orali, toccare lo sperma, non vorresti mai avere rapporti anali, non ti piacerebbe far sesso con uomini di colore e con più di un uomo alla volta! E quindi neanche a parlarne di chiederti se praticheresti atti estremi. Quindi tranquillizzati, sei negata per fare l’attrice hard.” Dichiarò Juliana ridendo.
Lei sorrise felice di quella valutazione, la prese con soddisfazione, come un complimento e guardò Alenka come a marcare con orgoglio la differenza.
Sorrise anche perfidamente Juliana:” Guarda che non ci siamo mica Valentina. Mi lasci un campo di manovra troppo ridotto. “Disse ridendo.
Anche Valentina seppur sudando, seria scosse la testa: “Probabilmente non sono adatta per questa professione.”
Juliana la osservò attentamente e poi le chiese. “Sai queste interviste le facciamo con le ragazze che vengono per i provini, di solito con loro inizio con questa domanda. < Perché vuoi fare questo lavoro?> Ora lo chiedo a te e tu immagina di rispondermi come se fossi una candidata vera che vorresti farlo.”
“Allora Valentina perché vuoi fare questa professione dell’attrice hard!?”
Lei sorrise impacciata passarono dei secondi nel totale silenzio che sembrano interminabili, poi esclamò: “Non so! Mi chiedo anch’io perché lo fanno!”
Juliana si rivolse ad Alenka dicendo: “Rispondi tu, di alla tua amica perché le ragazze fanno video porno.”
“Oh per tante cose…. i soldi, esibizionismo, l’amore per il sesso … o altro ancora, più intimo.”
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