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STORIE E RACCONTI EROTICI
VIETATI AI MINORI DI 18 ANNI
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LA DEGERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE
VIETATO MINORI DI 18 ANNI.
DEGENERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE
Note:
“Non la forza bruta, ma la persuasione e la fede sono le vere regine di questo mondo.”
Thomas Carlyle
CAP. 28 – PERSUASIONE.
Usciti dal set per video porno, dopo quel giro conoscitivo con Alenka, tornarono nella sala del night dove trovarono seduti al loro tavolino che le attendevano Lea , Dracu e Federico, che facendole posto e prendendo altre sedie li fecero accomodare .Benché fossero vicini, Valentina si guardò bene dal sedersi vicino a Dracu che la ripugnava ,ma si accomodò ben lontano da lui, vicino a Federico che riteneva il suo uomo, baciandolo sulle labbra davanti a tutti e avvolgendogli il braccio con il suo sulle spalle, stringendolo contenta di essere con lui ,appoggiando la testa sulla spalla. Subito gli raccontò quello che aveva visto, che oltre le tende in un lungo corridoio che dava anche sulla strada del retro c’era un set per video pornografici e che aveva assistito a una scena con Alenka, dicendosi scandalizzata e shoccata. Loro sentendo le sue parole risero.
Dopo una chiacchierata, vista l’ora tarda si salutarono, ma l’amicizia tra lei e Alenka era scoccata, si era instaurata ormai e si approfondì successivamente quando uscirono insieme. Alenka era una ragazza che aveva carisma, con il suo modo di fare e di parlare la soggiogava e corrompeva sempre più, come era nei piani della signora Lea.
Dracu in quei giorni seguiva e si interessava di Federico, gli dava appuntamento e si incontravano, o al pomeriggio nel night o direttamente a casa sua o meglio di sua madre Roberta. Come gli consigliavano spesso Dracu e Lea quando lo incontravano, Federico su loro sollecitazione stimolava Valentina a frequentare nei momenti liberi Alenka, creando lui stesso le opportunità, dicendole falsamente:” Oggi non ci sarò, ho da fare alcune commissioni per mia nonna che ha bisogno… le farò la spesa e alcune commissioni. E al:” Vengo anch’io!” Di Valentina rispondeva:” No, perderesti tempo e ti annoieresti. Perché tu non chiami la tua nuova amica Alenka e vai a fare un giro con lei? Vi fate una passeggiata in centro città!” E Valentina ignara delle vere motivazioni che lo spingevano a comportarsi in quel modo accettava, la chiamava volentieri, incontrandosi con lei e involontariamente lasciandosi influenzare sempre di più … vedendosi da sole sia i pomeriggi che le mattine, mentre Federico invece si appartava con Dracu, che su consiglio di Lea continuava a possederlo analmente, sodomizzandolo e a volte travestendolo con la lingerie e gli abiti di sua madre. E lui giovane ragazzo efebo, viveva quella situazione in quella particolarità, di amante di Dracu con sottomissione a lui e fidanzato di Valentina con amore.
Federico e Valentina pur giovanissimi erano i fidanzati dai primi anni del liceo, si amavano davvero, le famiglie si conoscevano da anni e avevano accettato con felicità quel giovane fidanzamento d’amore pulito e borghese. Lui nonostante la sua passività omosessuale riusciva ancora ad avere erezioni, anche se parziali, tanto da penetrala e possederla, ma per riuscirvi ed eccitarsi doveva pensare a lei con Dracu, fantasticare...come le ripeteva di fare lui quando Federico avrebbe fatto sesso con lei:” Quando farai sesso con Valentina, pensa che sia io a chiavarla…” Gli ripeteva Dracu:” …vedrai che ti ecciterai di più e ti diventerà maggiormente duro.” E in parte era vero e non perdeva mai occasione per dirgli di lasciargliela chiavare tormentandolo e insistendo. Valentina non sospettava minimamente che Federico fosse diventato l’amante di Dracu e ne venisse sodomizzato da lui.
La settimana seguente, Valentina inconsapevole di quello che stavano architettando nei suoi confronti, la passò tra incontri con Federico e Alenka. Continuava ad andare a spasso con lei tranquillamente per la città a vedere vetrine dei negozi, iniziando a trascurare le vecchie amicizie e conoscenze della sua compagnia, distaccandosi sempre più da loro con mille scuse, venendo influenzata costantemente da Alenka che per l’età che aveva e per essere bulgara era molto intelligente. Alenka aveva una predisposizione per la psicologia e per questo la studiava, la sentiva come sua futura professione e capiva anticipatamente e perfettamente il comportamento delle persone, soprattutto delle ragazze della sua età e specialmente quello della sua nuova amica Valentina, i suoi lati deboli, le insicurezze e i tentennamenti e aveva una grande pazienza per riuscire nel suo intento.
Per Valentina quella sera che la conobbe, con quel giro notturno al night e soprattutto l’assistere allo svolgimento di un video hard con due ragazze e un ragazzo era stato sconvolgente, ci pensava spesso anche se non voleva farlo e Alenka perfidamente non mancava mai di ricordarglielo, farglielo tornare in mente, inserendolo tra i loro discorsi. Da una parte era stato istruttivo, facendole conoscere un mondo nuovo che non immaginava minimamente che esistesse, dall'altro l'aveva scandalizzata nel vedere quelle giovani ragazze della sua età, senza morale e pudore concedersi sessualmente davanti alla video camera per soldi. Ma l'avevano anche turbata sessualmente, facendole provare suo malgrado turbamento, eccitazione e sensazioni nuove a quelle visioni. Ma sapeva che quel mondo non faceva parte della sua mentalità, educazione e carattere, e sicura di sé pensava che mai e poi mai avrebbe accettato quello che sfacciatamente le proponevano di fare, l’intervista e il provino hard.
Con Alenka nelle passeggiate chiacchieravano di tutto, dalla lingerie al come vestirsi, dai profumi ai cosmetici, ma anche di cose più serie, lei cercava sempre più di entrarle in testa, di convincerla a tornare su quel set e a fare un provino. Ma i meccanismi di difesa psicologici di Valentina, che mai avrebbe accettato di fare anche solo una intervista di quel tipo erano fermi e determinati. E Alenka notando nei giorni seguenti le resistenze di Valentina forti e inaccessibili, fatte di morale, onestà, cultura, educazione e religione alle sue parole e esortazioni, perseverava nel suo persuaderla per indurla a compiere un provino, esortandola che era per gioco, ma sapeva anche lei che in quel modo e con quella mentalità sarebbe stato difficile che accettasse.
Alenka, con malizia e furbizia dopo aver proiettato su di lei i suoi falsi pensieri e ragionamenti, cercando con le parole, il sorriso e l’amicizia di rimuovere o reprimere dal suo inconscio e dalla sua coscienza i suoi desideri puliti, le situazioni fantasiose del vivere con il suo amore e tutto quello che per Valentina era moralmente inaccettabile, cambiò metodo. Nella prospettiva di Alenka la persuasione era la capacità di convincere Valentina del reale valore delle sue idee, delle sue posizioni e del suo lavoro che per lei erano tutte cose nuove anche se negative.
Capì che continuando così, in quel modo non avrebbe mai raggiunto il risultato sperato di indurla a fare un provino hard, che mai lei avrebbe accettato, ma per riuscire a convincerla avrebbe dovuto cambiare la forma e le parole di quello che voleva chiederle e farle compiere. Il fine sarebbe stato sempre lo stesso, farle girare un video hard, ma il metodo per arrivarci diverso. Non più domandare ed esortarla a fare un provino, ma stimolarla a parlare con Juliana, la fluffer…”
“La fluffer?” Ripeté Valentina sorpresa del termine sconosciuto per lei.
“Si, il fluffer è una figura professionale impiegata nella realizzazione di film pornografici; il suo ruolo è quello di stimolare e mantenere alta l'eccitazione sessuale degli attori.” Rispose.
“Prova a lasciarti intervistare da lei in una semplice intervista verbale, ricevere domande e dare risposte, insomma fare una chiacchierata con lei nello studio video in amicizia.”
Per riuscirci però Alenka doveva essere chiara e comprensibile, semplice e diretta, poche parole ma elementari, e impostò un discorso facendole una richiesta talmente banale ed ovvia, da riuscire a strappare un primo, ma importantissimo “Si” a Valentina. Sapeva che se avesse accettato una prima piccola richiesta, poi a seguire ne avrebbe accettate anche altre più grandi e impegnative e quello era lo scopo della sua amicizia, coinvolgerla e convincerla.
Una delle doti intellettuali di Alenka era proprio quella di saper persuadere le ragazze con cui veniva in contatto, era la sua grande dote. Aveva conosciuto l’io” di Valentina, aveva saputo parlarle e ascoltarla e questo le dava la capacità di comunicare nel modo più adeguato con lei.
Così Alenka iniziò un discorso costringendo Valentina a dover fornire delle obiezioni, più o meno logiche alle sue domande, che poteva gestire molto più semplicemente del suo rifiuto diretto.
Il primo passo della sua persuasione fu:” Perché non provi a parlare con Juliana? “
“Juliana!?” Esclamò lei sorpresa.
“Si!” Rispose Alenka:” La truccatrice e flutter dello studio che quella sera ti voleva fare una intervista?”
“No io mi vergogno… e poi non faccio queste cose. No…preferisco di no!” Fu la risposta di Valentina.
Ai suoi dinieghi vaghi e generici Alenka la provocò e le chiese:” Hai timore a parlare con lei per il lavoro che fa? …È per questo?!” Domandò perfida.
“No.…no…! Assolutamente. Non è per questo!” Si affrettò a rispondere Valentina:” Se no, non sarei qui con te!”
“E allora? Perchè no!? Perchè non incontrala e lasciarti intervistare da lei? In fondo sei tu stessa che dici che non ci sarebbe nulla di male a chiacchierare con Juliana. “Evidenziando con capacità le sue contraddizioni.
Sempre più in difficoltà Valentina rispose ancora:” Si lo so che non c’è niente di male, ma non mi va!”
“Non ti va …ho hai paura a rapportarti con quel mondo e le sue persone?” Chiese ancora Alenka.
“Ma no… te l’ho detto!” Rispose infastidita.
E più le sue obiezioni diventavano deboli, più si creava quello che in psicologia si chiama “Dissonanza Cognitiva” Cioè le sue risposte erano in disaccordo con il suo comportamento e il suo pensare, creando nella giovane mente di Valentina confusione nella ricerca di coerenza.
“Dici che non c’è niente di male a farlo, però non vuoi parlarle, è un comportamento contradditorio non trovi?”
“Si…ma!” Non sapeva che dire.
Alenka le andò incontro con una semplice frase e la voce dolce: “Scusa Valentina ... ma se non hai nessuna valida motivazione per non fare qualcosa, perché non compierla?! “
Lei restò in silenzio, non sapeva rispondere, abbozzo un sorriso e poi in forte difficoltà per la figura che stava facendo con lei e anche esasperata da quelle sue insistenze, come meccanismo di difesa per annullare quella discussine che non sapeva tenere e la mostrava incoerente con il suo stesso modo di pensare esclamò:” Va bene la faccio l’intervista! ...Andrò dalla signora Juliana…”
“Bene! Brava! Ora si ti riconosco!” Affermò sorridendo Alenka accarezzandola lungo il braccio, aggiungendo: “Tu non ti preoccupare di niente, penso a tutto io, quando sarà il momento te lo dirò, ti informerò e tu mi darai la tua disponibilità.”
“Va bene!” Ribatté lei rassegnata.
Chiacchierarono ancora prendendo anche il gelato e si incontrarono ancora nei giorni seguenti, praticamente aveva accettato di farsi intervistare da Iuliana anche se aveva ancora delle riserve. Come diceva Lea, era entrata nella gabbia, ora bastava chiuderla, tutto era premeditato da Lea, Federico impegnato con Dracu e lei sola con la sua perfida nuova amica.
Quella sera, quando Valentina incontrò Federico, lo informò della decisione che aveva preso e dell’accordo che aveva fatto con Alenka e gli disse: “Sai Alenka ha insistito e mi ha convinta a incontrare una certa Juliana che lavora nel mondo dell’hard e che ho conosciuto per caso quella sera sul set quando feci il giro del night con lei. A me non andava … ma lei ha insistito ed è stata così persuasiva e risoluta che non ho avuto il coraggio di dirle di no.” Precisando subito: “Ma non a fare qualcosa eh…, vuole farmi solo una intervista …”
“E tu?!” Le domandò Federico.
“Io sono curiosa!”
“Ma si fai bene, così conosciamo aspetti nuovi del loro modo di vivere e della sessualità, così diversa da quelli che finora abbiamo conosciuto noi.”
“Si, ma guarda che faremo solo una chiacchierata, ci sarà anche la signora Lea. “Disse precisando ancora:” Non faremo assolutamente niente, se vuoi venire anche tu?!”
“Vedremo se posso. E quando dovreste vedervi? “
“Non so ancora, ha detto Alenka che me lo farà sapere lei.”
“Ma al pomeriggio o alla sera?”
“Penso proprio al pomeriggio, se posso io alla sera non ci vado più in quel posto! Mi inquieta!”
Federico sorrise.
“Ah… a proposito guarda che dopodomani andiamo su in montagna a trovare mia madre, è parecchio che non ci vede, mi raccomando che ci tiene a vederci assieme. “
“Si, dirò ad Alenka di programmare quell’intervista dopo l’incontro con i tuoi genitori…”
“Quando partiremo mattina o pomeriggio?!” Domandò.
“Mattina e torniamo in giù la sera.”
Giorni dopo, una mattina presero il pullman non avendo nessuno dei due l’automobile e andarono su in montagna dove sua madre stava passando in tranquillità la gravidanza, in attesa che nascesse il figlio di Rocco. Su con lei c’era suo marito e una specie di nurse-badante. Arrivati dopo un’oretta di viaggio tra il verde, si incontrarono con Roberta e suo padre che li stavano attendendo sulla piazzetta della cittadina turistica. Roberta con il pancione sempre più vistoso era leggermente ingrassata, ma era sempre una bella quarantenne, i capelli raccolti sulla nuca in uno chignon tenuto da un fiocco e il vestito largo pre-maman che nascondeva le forme gravide ma ancora erotiche. Vicino a lei la giovane rumena assegnata da Lea e Rocco a disposizione per aiutarla e soprattutto controllarla, avente anche lo scopo di tenere a bada eventuali ripensamenti o pulsioni sessuali del marito, padre di Federico se avesse avuto rimorsi su sua moglie o desideri sessuali che Roberta non soddisfaceva, concedendosi a lui sessualmente per calmarlo.
Quando la vide abbracciò Valentina e si baciarono sulle guance:” Ciao piccola è sempre un piacere vederti e sei sempre più bella! I tuoi come stanno!?” Chiese.
“Oh benissimo! Grazie. E lei come sta Roberta?”
“Bene! … Anche lui...” Disse Sorridendo e facendo segno con il dito al pancione:” ...ogni tanto tira i calci!” E risero.
E mentre Federico poco più avanti passeggiava chiacchierando con suo padre, lei prendendola sottobraccio proprio come una suocera affettuosa, mettendole a posto amorevolmente i fili di capelli fuori posto dalla pettinatura, camminando insieme a braccetto le chiese: “Con Federico come va?”
“Oh benissimo!! Non vediamo l’ora di laurearci per poi sposarci!”
Roberta le fece un sorriso felice e le diede una carezza sulla guancia.” Sei tanto cara Valentina.” Mormorò.
Poi Carlo (padre di Federico e marito di Roberta) esclamò:” Su ora facciamo una bella passeggiata che qui l’aria è buona e poi tutti al ristorante, anche tu!” Disse alla rumena che camminava dietro a Roberta e Valentina...
Al termine della passeggiata entrarono al ristorante e si sedettero, chiacchierarono, Roberta non sospettava minimamente cosa stava succedendo a suo figlio Federico e a Valentina, e loro si guardarono bene dal dire che avevano conosciuto Rocco, ma soprattutto Lea, nel night che frequentavano, della scuola di recitazione che avevano seguito. Roberta non sapeva che suo figlio era stato corrotto e diventato l’amante di Dracu, come successe a lei con Rocco, ed era sulla strada per diventare un trans e che Valentina invece seppur in modo diverso, stava percorrendo il suo cammino nel night, che al termine l’avrebbe portata a prostituirsi proprio come era successo a lei, ma era ancora all’inizio.
In quel pranzo dettero l'impressione di una coppia di fidanzatini innamorati qual erano realmente, scherzarono, risero, si fecero i dispetti scherzosi a tavola sotto gli occhi amorevoli di Carlo e Roberta. Fecero un ottimo pranzo, con spensieratezza e sintonia, al punto che suo padre Carlo mormorò a sua moglie:” Si vogliono proprio bene questi due ragazzi, sono una coppia perfetta!”
“Si!” Rispose con una espressione felice e materna Roberta.
Il pomeriggio lo passarono passeggiando e sul prato e poi tra baci e abbracci verso sera ripresero il pullman che li portò a Milano:” Riguardatevi! State attenti!” Esclamò Roberta felice ma apprensiva.
Tornarono in città, andarono prima in pizzeria e poi a casa di Federico, dove essendo solo in quel periodo, non essendoci i genitori la frequentava liberamente anche lei.
Nell’andare in bagno Valentina passò davanti alla camera matrimoniale di sua madre, Roberta, oramai assente da alcuni mesi e vide della lingerie sul letto matrimoniale dei suoi genitori. La guardò, chiamò Federico e chiese: “Che roba è? Cosa ci fa qui!?”
Federico arrossì, era a disagio, in un incontro con Dracu , non pensando di ritornare con Valentina , non aveva messo via la biancheria intima di sua madre , con la quale Dracu lo travestiva da donna per poi giocando possederlo sessualmente, e lei la trovò.
“Oh niente...” Pronunciò imbarazzato:” … probabilmente la donna che viene a fare le pulizie deve averle tirate fuori per lavarli.”
Ma lei avvicinandosi prese i pezzi dal letto con due dita tra l’indice e il pollice e tirandoli su li guardò, mutandine a slip, reggiseno, calze e reggicalze, poi si voltò sul comò e vide dei trucchi, rossetto ecc... “Ma sei sicuro che invece non li indossi e si trucca lei?” Disse ingenuamente.
“Chi la donna delle pulizie!?” Ribatté Federico. Rifletté un attimo e poi onestamente rispose: “Non penso …” Mettendo via tutto nel cassetto.
Ma Valentina continuò, dicendo: “Perché le cose sono due, o tu hai un’altra donna e a giudicare dalla lingerie deve essere bella matura e fuori moda o che le indossa la donna che viene a farvi le pulizie. “Aggiungendo: “Guarda che una volta mamma aveva assunto una signora a ore e questa quando non eravamo in casa, provava i suoi vestiti e metteva le sue cose e profumi, poi l'abbiamo scoperta e licenziata. Fai attenzione.”
Lui sorrise: “La prima supposizione che io abbia un’altra donna e matura per giunta scartala subito amore, perché non c’è nessun’altra donna all’infuori di te per me. La seconda invece è possibile. Certo ci starò attento!” Disse mettendo tutto via, sapendo benissimo che era lui la causa e che si travestiva. La situazione finì lì, con la promessa di Federico che avrebbe controllato la donna delle pulizie.
In quel periodo Federico però stava vivendo una situazione di crisi interiore di identità e sessuale, amava Valentina, anche se gli piaceva essere posseduto da Dracu quel rumeno libidinoso che lei non poteva sopportare. Gli piaceva essere femmina, essere preso e penetrato nel sedere come una donna con vestiti femminili, ma allo stesso tempo, voleva essere anche maschio per Valentina e questa dicotomia mentale lo addolorava.
Lui era un ragazzo introverso, timido, si apriva solo con Valentina, ma sembrava che Lea gli leggesse dentro, al punto da dirgli in disparte un giorno chiedendogli della visita a sua madre: “Come sta la mia Roberta!” E glielo chiese con un sorriso.
“Bene l’ho vista bene, anche papà!!”
“Bene sono contenta, vedrai che avrai un bel fratellino. Non gli hai parlato di noi vero?!” Si affretto a chiedergli.
“No…no!” Ribatté lui.
“Bravo, le daresti soltanto un’apprensione inutile in quello stato di gravidanza. Glielo diremo dopo il parto che siamo diventati amici, ci penserò io.”
“Si… va bene!” Rispose riguardoso e condiscendente.
” C’era anche Valentina?” Domandò Lea, pur sapendolo già.
“Si!” Rispose.
E vedendolo intristito e assente lo confortò: “Non essere preoccupato, sia per te che per lei, vedrete che vi sposerete e avrete figli.”
“Si ma io...!” Mormorò senza finire la frase.
“Stai tranquillo so tutto di te e di Dracu... ” Lui arrossi violentemente ,ma Lea continuò :” …non ti preoccupare , non saprà mai niente nessuno , tanto meno Valentina di questa tua sbandata , non sei il primo , capita a volte ai ragazzi anche quelli più donnaioli di avere rapporti sessuali con coetanei o persone adulte. Vorrà dire che le hai già fatto un cornino prima di sposarla, vedrai che quando sarete più adulti, magari con figli all'insaputa l'uno dell'altra ve li farete anche voi le corna, come tutti.” E sorrise.
“Si ma io…” Farfugliò senza riuscire a parlare.
“Tu cosa? ...Parla, parlami come se fossi tua madre. Dimmi qual è il tuo problema?”
“Io...ecco, con Dracu mi piace e se non c’è, lo desidero e non vorrei.... “
Non finì la frase che lei capì:” Non vorresti innamorarti?” Lo interruppe:” O hai paura di esserlo già e diventare omosessuale?” Aggiunse con un sorriso amorevole che nascondeva un sentimento perfido.
“Si!... Questo mi preoccupa, di diventare omosessuale, perchè io a Valentina la amo tanto e davvero, anche se con Dracu mi piace sessualmente, io preferisco lei.”
“Ma certo! Lo so! L’ho capito subito che tu e Valentina siete una cosa sola inscindibile, ma non ti preoccupare per queste cose, non diventerai mai omosessuale, tu sarai bisex come siamo tanti di noi, anch’io lo sono! Ti piaceranno sia le donne che gli uomini, ce ne tanti come te di ragazzi, che si accompagnano sessualmente con donne e con uomini, anche cantanti effemminati, e in quest’ultimi sia attivi che passivi. Vivi tranquillamente questo rapporto con Dracu , donati a lui pienamente e completamente, so che vi piacete, vi amate , Valentina non saprà mai niente e resterà sempre la tua ragazza, la tua fidanzata e un domani tua moglie.” Ripetendo sorridendo:” Vedrai che vi sposerete e avrà tanti figli! “Mettendogli una mano sulla sua spalla tranquillizzandolo e facendo sorridere felice anche lui assicurato da quelle parole, non specificando perfidamente però da chi avrebbe avuto tanti figli Valentina.
“Ora dov’è lei?!”
“Penso a casa con sua madre, mi ha informato che dovrà fare una intervista a una certa Juliana! Però non mi sembra tanto convinta.”
“Potresti aiutarci tu a convincerla caro.... noi ti siamo amici, non parliamo con nessuno della tua debolezza, in fin dei conti ti chiediamo solo di aiutarci a farle rilasciare una intervista alla Juliana. Non le chiediamo mica di girare un video porno...” E rise da sola.
“Ma lei è fatta così, me ne ha parlato, lei non giudica, ma quel tipo di cose non le piacciono.”
“Lo so! Ma qui si tratta solo di una intervista e mimare qualche scena…” Aggiunse inaspettatamente:” … è come un gioco.... Sai che quando noi siamo aiutati da qualcuno siamo sempre riconoscenti e aiutiamo a loro.” Esclamò guardando Federico negli occhi, facendogli capire che poteva esserle riconoscente come rovinarlo.
“Si!... Mi raccomando sollecita anche tu a fare l’intervista, a te dà retta, sai Valentina è molto bella e potrebbe fare qualche video mimando un rapporto sessuale, senza farlo realmente naturalmente. Oppure se vorreste potreste farlo dal vero voi due con la maschera.”
“Io e Valentina?” Chiese.
“Si la produzione pagherebbe bene, vi darebbe parecchi soldi e potreste acquistarvi tu la moto e lei la macchina.”
“Però!” Esclamò Federico, stupito e interessato.
“Ma di questo ne parleremo più avanti, ora convincila a fare l’intervista, aiutaci!”
Federico sorrise:” Va bene!” Pronunciò, e si salutarono.
“Io vi aiuto, gliene parlo, ma Valentina non girerà mai quel tipo di video, nemmeno a mimare, perchè non cercate qualche altra sua amica. Ne ha anche di carine...” Affermò per dissuaderla a lasciare perdere Valentina.
Ma Lea rispose fredda:” Poi...in un secondo tempo ci interesseremo di qualche sua amica carina. Stai tranquillo, per ora ci interessa lei.” E dicendo così chiuse la discussione.
Giorni dopo aver parlato con Lea, quando si videro lei e Federico, passeggiarono in centro e lui riallacciandosi al discorso che le aveva fatto precedentemente su Alenka disse: “Ti chiede sempre la tua nuova amica di rilasciare l'intervista a quella donna...come si chiama?”
“Juliana!” Rispose lei, precisando: “Si me lo ha chiesto anche oggi devo soltanto dirle quando farla. “
“E tu!?” Domandò:” Che le hai detto?”
“Ho preso tempo, sono dubbiosa, vorrei dirle di no...non mi vanno queste cose lo sai!” Federico sorrise.
“Perchè sorridi? “Domandò.
“Così!... Perchè dovrebbe essere interessante, io sarei curioso di fare una intervista del genere, la farei. In fin dei conti si tratta soltanto di un’intervista…”
“Si un'intervista ma personale e intima. “Esclamò Valentina seccata interrompendolo.
“Appunto! “Ribatté Federico:” Deve essere divertente … non ci vedo niente di male.”
“Ma dovrei dirle tutte le mie cose intime se sono sincera, e tu sai che mi piace esserlo e dico sempre la verità ...quindi ... sarebbe meglio non farla l’intervista.”
“E cosa c'è di male anche se dici qualcosa di intimo di te e di noi, siete tra donne e poi vedresti cosa pensano di te, di quello che fai.... Mi raccomando se parli di me fammi fare bella figura.” Aggiunse e rise.
“Stupido! “Mormorò lei. “Eh… ma sono i miei segreti...”
“Uff…segreti...” Esclamò Federico:” …magari impari qualcosa, qualche consiglio utile e poi faresti felice Alenka e quella Juliana la finirebbe di romperti.”
Restò in silenzio guardandolo.” Tu dici di farla?”
“Ma si!... Io la farei...!”
Va bè vedremo. E sorrise.
Quella indecisione di Valentina era dettata dal timore e dell’attrazione che provava per quell’ambiente, pur rinnegandolo e avendo disgusto, si sentiva attratta e la turbava fortemente. Ma dopo essersi lasciata convincere completamente anche da Federico e aver consolidata la sua amicizia con Alenka, con l’accordo e la sollecitazione di lui si decise a provare a rilasciare l’intervista, in quella specie di casting verbale, ma nient'altro.
Restava soltanto da programmare il giorno.
Intanto Dracu da quel balordo che era, piacendole molto Valentina, non perdeva occasione per tormentare Federico e in ogni incontro o rapporto sessuale che aveva con lui, sia orale che anale, non perdeva occasione di dirgli e ripetergli: “Me la fai chiavare Valentina!?”
Lui tergiversava non voleva, ma Dracu lo faceva nei momenti che lo possedeva, nel momento del piacere, insisteva e gli parlava di lei: “E' bella sai la tua Valentina! Me la chiaverei come ora chiavo te! “Ripetendogli:” Fammela chiavare anche a me! Mi basterebbe una volta sola!”
“Sei pazzo?!...” Rispondeva contrariato:” No Valentina no dai ... lei è pulita e poi l’amo, deve diventare mia moglie!” Continuando:” E poi lei non accetterebbe mai accoppiarsi a un tipo come te, sai che non ti vede bene, siete troppo diversi.”
“Mi odia!?” Domandò chiedendo conferma di quello che già sapeva.
Federico restò in silenzio e pensando che dicendo la verità lui avrebbe desistito da quell’idea lo informò: “Si, non ti può vedere e lo sai. Non gli piaci come tipo e né come persona.”
“Questo non è un problema “Ribatté lui “Anche a te non piacevo e ora mi ami e desideri, non avresti mai pensato di fare sesso con me, invece hai visto? Poi...ti sei innamorato di me e sei diventato la mia donna!”
“Ma è diverso...” Replicò Federico cercando di farlo desistere.
Ma lui insistette provocatorio. “Ma solo una ciabattina dai! ...Stai tranquillo la farei godere come faccio con te…”
“Ma lei non vuole! “Poi esasperato diventando possibilista esclamò sconfortato: “Non so! Non posso e poi non dipende da me.”
“Se mi aiuti ci riusciamo...ma dovremo essere complici.” Rispose subito Dracu a quell’apertura.
“Ma ti rendi conto cosa mi chiedi? Di farti chiavare la mia fidanzata? “Ribatté Federico.
“Si lo so! Ed è eccitante anche per te. E non lo saprà nessuno e vedrai che lei non te lo dirà che l’avremmo fatto, come te se non dici a lei di noi, lo terrà come un segreto intimo.”
“Non credo sia possibile...” Ribatté ancora Federico.
“E se te lo chiedessi come prova d'amore nei miei confronti?” Domandò Dracu:” Di farmela chiavare almeno una volta?”
Federico restò serio, in silenzio e smarrito, non si aspettava una domanda del genere, Ma Dracu vedendo la sua reazione di sorpresa sbottò: “Dai che scherzavo! Su ora spogliati, vieni qui che ti voglio!” Lo fece spogliare lentamente e quando fu nudo avvicinandosi alla sua schiena, leccandole il collo lo spinse in piedi contro il muro, gli andò contro aderente facendogli divaricare le gambe e glielo puntò nel solco intergluteo sull’ano e mentre lui era in attesa di riceverlo e farsi possedere, spinse sussurrandogli all'orecchio: “Però a Valentina mi piacerebbe chiavarla.” E lo penetrò in quel momento con quelle parole, con vigore facendolo sussultare.
“Dimmi almeno che ci penerai!” Gli domandò Dracu mentre in piedi si muoveva iniziando a incularlo.
All'arrivo di quella penetrazione e piacere anale, Federico quasi farfugliando rispose:” Si...sì ...va bene...ci penserò.”
Dracu sapeva che prima o poi avrebbe ceduto e gli avrebbe detto di sì.
Quella mattina mentre era con Valentina, Federico ricevette una telefonata. Sorrideva mentre parlava allo smartphone, e al termine quando smise Valentina gli chiese curiosa: “Chi era?”
“Era Lea che ci invita da lei per festeggiare la fine del corso di recitazione che abbiamo fatto.”
“Nooohhh!!” Esclamò Valentina delusa.
“Perché no?!” Chiese lui.
“Ma perché non mi piace andare là!” Rispose.
“Ma andiamo a divertirci!” Ribadì lui.
E lei dopo averlo guardato con la faccia sorniona facendo smorfie bambinesche stupide e negative con la bocca e gli occhi esclamò: “Ma si andiamo!” Valentina in quel periodo era indecisa su ogni scelta che doveva fare e si lasciava molto influenzare da chi le era vicino.
Federico sorridente e guardandola aggiunse: “Passiamo una serata un pò diversa e forse ci sarà anche Alenka! “
“No lei non c’è, è andata a Pavia per iscriversi al nuovo anno di psicologia e mi ha detto che si fermerà qualche giorno, rientrerà domani.” Precisò.
Federico sarcastico ribatte ridendo: “Probabilmente stasera dovrà fare qualche marchetta con qualche cliente!” E rise di più.
“Che stupido che sei quando fai così!” Esclamò Valentina:” E sei anche cattivo, e anche se fosse vero? Lei l’ha detto chiaramente che le fa!”
“Le prestazioni come le chiama lei !?” Rispose ancora ridendo Federico, non sapendo che di lì a qualche mese le avrebbe fatte pure lui.
“Eehhhhhh!!!!!!...” Replicò facendole una boccaccia Valentina:” …sì le prestazioni.”
“Ma scherzavo amore! Non ti arrabbiare, non mi permetto di giudicare, certo che però il suo ragazzo...se lo ha… e sapesse quello che fa!” Esclamò.
“Certo che ce la, e sa anche il lavoro che fa!”
“Che fa le prestazioni sessuali… che si vende la fighetta?”
“Si!” Affermò Valentina.
“Però! ...” Esclamò sorpreso e curioso domandò:” E non le dice niente?”
“No perché la ama!”
“Anch’io ti amo!” Ribatté lui sorridendo:” Ma non so se accetterei mai che tu vendessi la tua bella fighetta a qualcuno...”
A quella risposta Valentina prese per pretesto le parole che le aveva detto Alenka quella sera che fecero il giro del night:” Sei sicura che il tuo ragazzo ti ama davvero?” E lei lo mise alla prova. “Tu piuttosto!” Disse con un sorriso e aria di sfida:” Se io fossi come Alenka e facessi le prestazioni o le marchette sessuali come le chiami tu, mi ameresti lo stesso?”
“Per marchetta e prestazione vuoi dire andare con altri uomini a pagamento? Vendere la tua fighetta? “
“Si!” Rispose lei con provocazione.
Lui rifletté e poi sbotto:” Si, anche se sono geloso ti vorrei lo stesso perché ti amo e non ti lascerei mai per nessun motivo al mondo, nemmeno se facessi la puttana!” E lei d’istinto, felice gli si avventò contro abbracciandolo coccolandosi con la testa sulla sua spalla per poi baciarlo in bocca.
A quelle affettuosità fu Federico a dire:” E tu!”
“Io cosa?!” Ribatté Valentina guardandolo sorpresa.
“Se fossi io…”
“Tu!?...A far cosa?”
“A essere diverso ...metti che andassi con qualcun altro.”
Lei si fece seria:” Con Irina?”
“No, non con Irina, non ci penso nemmeno, non la cambierei mai con te. Ma se ci fosse qualcuno maschio!?”
Valentina si staccò da lui portò la mano sulla bocca e scoppiò a ridere:” Con un maschio!?”
Esclamò.
“Perché preferisci una femmina!?” Ribadì.
“No no preferisco che se ti fai l’amante sia piuttosto un maschio che una femmina, sarei più tranquilla.”
Ma tirandola a sé lui precisò: “Queste supposizioni non si avvereranno mai perchè noi ci amiamo e saremo sempre solo nostri e noi stessi così come siamo!”
“Si “esclamò lei baciandolo ancora come una gatta che fa le fusa.
Ma intanto spinti dall’impulso o da una premonizione comune, si erano confessati i rispettivi segreti inconsci, che senza immaginarlo in un futuro prossimo si sarebbero avverati per entrambi.
Federico cambiò discorso e chiese: “Ma cos’è che non ti va di quel locale?”
“L’ambiente, le persone, Dracu e quella smorfiosa di Irina …”
Così quella sera Federico e lei con un vestitino leggero e grazioso, seppur a malincuore andarono.
Sull’uscio videro anche Dracu e Oluwa e Roxana e Irina anche loro bellissime e tutte sexy.
Quando Valentina vide Dracu mormorò a bassa voce: “Diooo ...c’è anche lui?!...Nooohhh!!!!”
Federico la sentì e pronunciò: “Ma sì, che te ne frega se c’è anche lui, siamo qui per divertirci dai!” La redarguì.
A quel richiamo anche lei rifletté un attimo e sbottò: “Ma si… chi se ne frega, basta che non mi importuna !!!” Abbracciandosi a Federico che era il suo fidanzato e uomo.
Si salutarono e mentre Federico baciava sulle guance Irina, Valentina non lo fece con Dracu, gli accennò soltanto un sorriso spento, e dopo averli salutati entrarono assieme a loro.
All’interno incontrarono Lea che si avvicinò a Valentina baciandola sulle guance:” Ciao bellina, sei sempre più bella!” Le disse, aggiungendo:” Ho saputo da Alenka che hai accettato di farti intervistare da Juliana … brava! “Le mormorò quasi all’orecchio sovrastata dalla musica. Lei sorrise. “Ora andate, c’è un piccolo rinfresco per voi per aver finito il corso di recitazione e mimica.” E Lea, dopo aver parlato a un cameriere che le fece cenno con un dito, si diressero al loro tavolino passando per la confusione e tra i tavolini, tra clienti seduti a chiacchierare tra di loro.
“Cosa beviamo?” Chiese Irina appena accomodata.
“Qualcosa di forte, che scaldi gli animi!” Pronunciò Dracu.
“D’accordo!” Rispose Federico.
“E tu!” Chiese Irina a Valentina.
“Una aranciata!”
“Una aranciata? “Ribatté stupita:” Ma non bevi qualcosa di alcolico? Che so una cuba libra...un Alexander?”
“No ...no…! Sono astemia, una aranciata per me!” Ripeté:” Non mi piacciono gli alcolici.”
“Va bè !!” Esclamò Irina ordinando da bere. E quando la ragazza coniglietta tornò con le bevande e le posò sul tavolino, iniziarono a bere e chiacchierare.
Federico tra le carezze di Valentina, pensava allo scopo di quella serata che era incentrata per far sì che lei cedesse non soltanto a fare l’intervista ma a compiere un provino insieme all’intervista.
Dracu invece insisteva a cercare di attaccare discorso e abbordare con Valentina e continuava a parlare con lei anche se infastidita si guardava in giro non ascoltandolo o chiacchierando con gli altri.
"Cosa fate di bello tu e Federico nelle giornate? “Le chiese per rompere quel muro di indifferenza e ostilità da parte di lei che c’era tra loro e iniziare a discorre di qualcosa.
Ma con un sorriso sarcastico Valentina infastidita rispose:" Secondo te? ... Studiamo per non restare ignoranti come tanti ragazzi!” E guardò lui.
Dracu abbozzo un sorriso amaro ingoiando la saliva, si sentiva umiliato ad essere trattato così da quella troietta e non vedeva l’ora di fargliela pagare. Poi le chiese: “Vuoi ballare?”
“Non mi va!” Rispose lei con una espressione scocciata, delusa e di insofferenza. “Poi qui sono balli e musiche da vecchi…” Precisò.
E mentre Federico seduto vicino a lei l’abbracciava, Valentina gli mormorò all’orecchio: Non mi va Dracu , non lasciarmi sola con lui! "
Federico la guardò e le diete un’occhiata di richiamo sussurrando:" Non dire queste cose dai Vale…! Non vedi che si è fatto bello, si è vestito sgargiante e profumato per te!” Aggiunse con un sorriso malizioso.
“Oddiooo!!” Rispose lei nel loro linguaggio giovanile vedendo che seduto di fronte le guardava sempre le cosce come un affamato di donne:” Deve essere un morto di figa…” Mormorò.
“Come un morto di figa?” Ribatté Federico
“Si, un morto di figa, deve avere una fame di ragazze e di figa, chi vuoi che ci vada con lui se non qualche prostituta…”
Seduta su quella poltroncina per evitare di essere guardata sulle cosce, si alzò un poco con il sedere tirando giù la gonna con le mani a coprirsi il più possibile le gambe.
E mentre Dracu si avvinava di più per parlarle e sovrastare la musica lei esclamò forte per superare la musica stessa e farsi sentire: “Non mi stare addosso che ho caldo! ...Sono accaldata e inizio a sudare."
Non le piaceva Dracu, il modo in cui si vestiva e nemmeno come diceva lei, il suo profumo da bancarella di mercato… non voleva che le stesse addosso e la alitasse con il suo fiato. Doveva restare staccato da lei, almeno cinquanta centimetri perché diceva che aveva caldo.
Pensando di non essere sentita in un momento di rabbia, Valentina pronunciò a Federico:
” Ma io devo passare la serata con questo slavo che mi rompe le scatole e mi alita addosso? … Guarda che io non ne ho voglia ... te lo dico subito mi alzo e me ne vado, a costo di apparire scortese e intollerante verso certa gente, tipo la sua connazionale di merda Irina! “Esclamò con rabbia.
“Ma dai Vale ...” La interruppe Federico:” …che modo di parlare!? Non piacciono neanche a me, ma non possiamo mandarli via!... Aspettiamo ancora un po', vedrai che se ne andranno! E lei di rimando bisbigliò:” Quella smorfiosa intanto ti gira attorno e ti mangia con gli occhi!” E sbuffò.
“Ma è un modo di fare il suo, lo sai!”
“Un modo di fare che non mi piace !!Mi dà fastidio!” Esclamò risentita ….
“Ma come parli stasera Vale!? Sei sboccata …sei gelosa di Irina? “Chiese.
“Si lo sono!” Rispose alterata. “E se lo vuoi sapere non mi piace nemmeno farmi vedere con loro, nemmeno con Irina che per me è una puttana!”
“Sssshhh!!! Vale non dire parole grosse.”
“No!... Le dico invece… non mi piace lei e nemmeno Dracu e il suo odore forte di selvatico.”
“E allora Alenka non è una puttana!?” Le domandò Federico scherzoso.
Seppur presa alla sprovvista Valentina ribatté: “Si lo è, ma lei è diversa, è sincera e onesta e poi è intelligente e ci puoi parlare di tutto, non come questa cozza qui che sa parlare soltanto di smalto sulle unghie e maquillage.” Aveva difeso Alenka, quella che riteneva la sua amica nonostante fosse anche lei slava e puttana.
La serata passò tranquilla e dopo un paio di orette salutarono.
“Andate già via?” Chiese Lea
“Si! Siamo stanchi.” Sorrise.
“Mi raccomando Valentina ricordati l’intervista con la signora Juliana...”
“Si certo, non mancherò.” Rispose
Quando furono accompagnati nel loro quartiere da Lea e scesero dall’auto, si trovarono per strada da soli. “Perché non andiamo a fare una passeggiata con il fresco!? C’è ancora tanta gente in giro.” Esclamò Valentina guardando Federico negli occhi.
Fecero una camminata in quella semioscurità, fermandosi ogni tanto a stringersi e baciarsi. Valentina si appoggiava a Federico al suo fianco, sostenuta e lui l’accompagnò a casa, e sotto il portone lei per pudore in silenzio si guardò attorno per vedere se c’era qualcuno che conosceva e la vedesse. Lui la fissò negli occhi, le passò il braccio sulle spalle tirandola velocemente a sé baciandola in bocca e limando.
Si salutarono come due innamorati, lei salì dai genitori e Federico andò a casa sua, l’indomani Valentina sarebbe tornata in quel set cinematografico per video porno e avrebbe fatto quella benedetta o maledetta intervista con Juliana.
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