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STORIE E RACCONTI EROTICI

VIETATI AI  MINORI DI 18 ANNI

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LA DEGERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE 

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VIETATO AI  MINORI DI 18 ANNI.

DEGENERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE.  

 

NOTE:

“All’inizio dovrai fare molta gavetta per emergere nel settore, visto che la concorrenza è molta e dura.”

Juliana.

Cap. 27 – IL SET

 

Valentina entrata in quel set pornografico su sollecitazione di Alenka, non sapeva che tutto era preparato allo scopo di coinvolgerla e turbarla. La musica di sottofondo che proveniva era dolce e sensuale rilassava e rendeva quell'ambiente fatto di luci chiare, scure e colorate, rasserenante, al contrario di quella del locale che lo conteneva il settore con il set che era caotica e animata. Fece i primi passi dentro quell’ambiente e si mise timorosa dietro ad Alenka, impacciata ed esitante, era tesa e confusa, era entrata in un luogo che mai avrebbe pensato di trovarsi in vita sua, in un set per video hard, dove giravano filmini pornografici. Ed era smarrita, confusa e impaurita solo per il fatto di essere lì, in quel tempio della pornografia, condannato da tutti i moralisti e le persone per bene come lei, la sua famiglia e i suoi conoscenti, e ne era scandalizzata, turbata e sconvolta. Si guardò attorno, l’ambiente all'interno era ampio e la scenografia del video che da lì a poco sarebbe stato girato era molto scarsa, veramente minimale. Soltanto un grande letto matrimoniale al centro, elegante con lenzuola di raso color perla, circondato da fari, faretti e riflettori su piantane che emanavano delle luci molto forti sulla scena, diffondendo chiarore un pò da per tutto sul letto e lo illuminavano a giorno; e tutto attorno la penombra e un divano sul lato opposto.                                                                                      Su un tavolino poco distante oggetti porno che solo a guardarli Valentina arrossì violentemente, voltando subito lo sguardo dall'altra parte, incontrando quello di due ragazze in vestaglia trasparente e completamente nude sotto essa; sedute sul letto. I suoi occhi grandi scrutarono rapidi quel locale, soffermandosi sulle persone presenti, che incuranti del loro arrivo continuavano a parlare tra di essi. E non vista, osservando meglio le due ragazze nude sul letto, si accorse che più o meno erano della sua età, sue coetanee e di Alenka, ed erano praticamente nude, coperte soltanto dalla vestaglietta trasparente che lasciava intravvedere tutto sotto di essa. E senza imbarazzo stavano tranquille davanti a quella gente, quegli obiettivi e all’operatore che le osservava e trafficava intorno a loro, compreso il personale maschile, che sembrava ignorarle nella loro nudità ed eroticità come se non le interessassero dal punto di vista sessuale, ma solo da quello cinematografico, mentre esse parlavano tra di loro fumando e ridendo; probabilmente nell’attesa di iniziare a girare qualche scena di un video hard…. In quel set c’erano il regista Paolo, che già conosceva avendole dato lezioni di mimica e recitazione con Federico, Dracu e altre ragazze e altri personaggi che facevano parte della troupe del regista. Fatti pochi passi Valentina si fermò continuando a guardarsi curiosa e intimorita attorno, vide Alenka sicura di sé andare a sedersi sul divano e la guardò, e fu lei sorridente a farle un cenno con la mano e battendo sul posto vicino a farle capire di andare da lei: “Siedi qui vicino a me!” Le sussurrò appena arrivò. E lei un po' per timore di restare sola in quell’ambiente, un po' per curiosità acconsentì accomodandosi vicina ad Alenka, come fossero spettatrici di un film porno.

Lo sguardo di Valentina tornò sulle ragazze. Non poteva non guardare quella ragazza bionda con fare annoiato seduta sul letto che fumava.

“Quelle sono due attrici come me!” Esclamò Alenka sottovoce avvicinandosi al suo orecchio. “Una si chiama Gentiana...quella bionda!” Sussurrò:” Ed è bulgara come me. L'altra con i capelli più corti e scuri anch'ella giovane si chiama Mirela. “Disse:” Ed è Polacca ed è più nervosa, stanno girando un video hard, aspettano solo l’attore…” Difatti seduta sul bordo con il regista Paolo che gli dava delle disposizioni Mirela era inquieta.

Erano tutte e due giovani e belle. Quella sul letto, Gentiana era bionda tinta e sembrava più giovane delle due. I capelli le erano stati raccolti in due treccine lunghe laterali la nuca, che le arrivavano sulla schiena e la facevano apparire ancora più giovane di quella che era e nell'attesa di iniziare a girare la scena preparata, chiacchieravano indossando solo le leggere vestagliette trasparenti. Valentina notò vicino a loro una donna adulta, mora di capelli, oltre la trentina, mai vista prima, che le osservava parlando con loro, gesticolando con le mani sul viso e sui capelli di Gentiana.

“Quella che si affaccenda sulle sue labbra della ragazza chi è?” Chiese curiosa Valentina.

“E’ la truccatrice si chiama Juliana.” Rispose Alenka. In quel mentre quella donna si voltò e si guardarono un momento negli occhi con Valentina, lei era una donna adulta di una bellezza giunonica, con un corpo compiuto e sviluppato. Aggiungendo subito Alenka per ampiare la sua conoscenza: “Juliana, è rumena come Lea, è molto brava, ha lavorato anche in Tv, ora qui aiuta le ragazze a truccarsi e prepararsi. È un po' la fluffer…” Disse Alenka con un sorriso.

“La fluffer? “Ripetè Valentina non capendo:” Che cos’è? ...Cosa significa? “Domandò ignorante. “Ah già!!” Esclamò Alenka:” ...tu non sei dell'ambiente e non conosci la terminologia di questa professione, ma è importante che impari …” Pronunciò ridendo. E prima che Valentina le rispondesse esclamò: “La fluffer è una figura professionale del set, sarebbe colei che prepara l’attrice o l'attore alla scena di sesso. “Mormorò, e rise, e avvicinandosi di più all'orecchio di Valentina sussurrò: “Pensa che si dice che una volta quando non c'era il viagra e il girare digitale, ma c'era la celluloide e i tempi e le pause tra una scena l'altra erano lunghe per dar modo allo staff di preparare il proscenio, il suo ruolo era quello di stimolare e mantenere alta l'eccitazione sessuale degli attori... “E rise di più aggiungendo:” …e sai come?” E ridendo maggiormente glielo confidò in un bisbiglio:” O con la mano... o con la bocca…”

Valentina sorrise scandalizzata, con uno sguardo ed espressione imbarazzata

.” Si ma oggi è caduto in disuso ...” Si premurò a precisare Alenka:” ... poiché a differenza degli anni settanta e ottanta per la stessa funzione oggi vengono utilizzati medicinali che combattono la disfunzione erettile e ora la fluffer si dedica prevalentemente alla preparazione scenica. E senza che le chiedesse niente fu sempre Alenka a dire: “Quello con la telecamera è Vio ed è il fedele tecnico del regista e fa tutte le riprese.”

 Dopo quelle informazioni Valentina guardandosi attorno, osservò le altre persone presenti.                                                                                                                                                 Il regista era vicino a Mirela, la ragazza irrequieta sul letto e le stava dando disposizioni: “Cerca di essere spontanea, non coprire la visione della figa con le gambe, non piegarle o mettere il ginocchio o le mani davanti, lasciala sempre bene in vista all’obiettivo. Sorridi sempre, cerca di essere te stessa, al naturale e non fare espressioni annoiate o infastidite”. Valentina ascoltava rapita e curiosa di come fosse quel mondo osceno che non conosceva, mentre un elettricista regolava l'intensità del chiarore di un faro sul letto matrimoniale, e subito di seguito spostava le lampade rilevando l'illuminazione sul letto misurandone l'intensità della luce con il fotometro.

A un certo punto la truccatrice si voltò verso di lei, la osservò e posò la pochette porta trucchi per beauty che aveva in mano su un tavolinetto, avvicinandosi. Valentina fu presa da apprensione e sempre restando seduta affianco ad Alenka la vide arrivare verso di sé. Era una donna alta, vestita in modo scialbo, indossava una gonna di pelle rossa, corta a mezza coscia, una pashmina fine dava eleganza e femminilità al suo abbigliamento volgare e mediocre e che teneva come uno scialle sulle spalle portandolo in avanti sul petto, coprendosi le trasparenze di una camicetta nera con il davanti in tulle. La camicetta era leggera e semitrasparente, dove sotto si intravvedeva un corpetto rosso dal reggiseno nero tipo carioca, di quelli che lasciano i capezzoli semi scoperti. Alenka si alzò e le strinse la mano con riguardo, probabilmente la conosceva lavorando anche lei in quell'ambiente. Valentina la guardava stupita mentre Juliana parlava con Alenka, le osservava le gambe fasciate da un paio di calze anch’esse nere, velate con la riga dietro, e calzava sandali argentati con tacchi a spillo vertiginosi. Notò a una caviglia sopra il nylon della calza, una catenina argentata con un lucchettino chiuso. Roteava gli occhi, guardava non vista e non diceva nulla.

 “Chissà che significato ha quella catenina e lucchetto alla caviglia…” Pensò ingenua, ma presto l'avrebbe saputo, perchè l'avrebbe portata anche lei una catenina dorata al piede.

Voltandosi d'improvviso verso di lei Juliana si avvicinò allarmandola ed esclamò puntandola con l'indice: “Tu sei...?”

E lei imbarazzata per educazione si alzò in piedi, ma non riuscì a parlare per l'emozione. Rispose prontamente Alenka per lei: “Lei è Valentina!” Disse:” Una mia nuova amica!”

“Ah bene!” Rispose. E la guardò per tutto il corpo dalla testa ai piedi spogliandola con gli occhi: “Ah sìhh! ...” Esclamò fingendo di ricordare: "Sei qui per il casting.... Devi fare un provino giusto?” Domandò seria mentendo guardandola in viso e negli occhi.

Valentina fu presa dal panico, sentì il suo cuore batterle fortissimo quasi a scoppiare e uscire dalla maglietta, divenne rossa in viso e iniziò a sudare, strinse forte con la sua mano umida quella di Alenka che gliela teneva e non riusciva più a parlare ma solo balbettare: “No.…io… no…no...”

Ma lei fingendo di non capire continuò: “Sei in anticipo. Meglio! Così guarderai le tue colleghe e ti farai un’idea precisa di com’è il lavoro qui, noi vogliamo serietà e dedizione. “Precisò. “Ma no... io... io no…!” Balbettò ancora più sgomenta Valentina, voltandosi con gli occhi sbarrati e terrorizzati, guardando Alenka di fianco a lei. Oramai aveva il cuore in gola per quell’equivoco, il rossore del viso assieme al calore che le provocava la vasodilatazione le era arrivato alle orecchie, non riusciva più a parlare, era sconvolta di essere scambiata per una candidata attrice porno e lì per fare un provino. Fu Alenka che tranquilla seppur tardivamente intervenne: “No, lei per ora e qui solo per osservare!” Disse sorridendo:” Non per fare provini. Le faccio fare solo un tour di conoscenza con il permesso di Madame, la signora Lea.” La informò precisando voltandosi e guardando Valentina, pensando che non sapesse chi fosse Madame. A sentire quel nome Juliana sorrise: “Ah! Ecco! “Esclamò:” Una futura aspirante attrice dunque!”

 E Alenka pur sapendo che non era vero fece un cenno di assenso con la testa. Juliana la scrutò bene nel corpo e nel viso, toccandole anche i capelli sfregandoli tra le dita, mormorando: “Sei giovane e molto carina sai! Spero che decidi presto. Io sono Juliana...Julia per le amiche, la truccatrice …. “Dichiarò presentandosi allungando la mano.

Valentina che conosceva già il nome fece lo stesso per educazione e gliela strinse ricambiando il saluto di Julia con un sorriso timoroso. “Io sono Valentina. “Rispose stringendole quella mano dalle unghie lunghe e laccate di rosso, con anelli alle dita e bracciali mobili al polso.

In quel presentarsi Julia esclamò:” Ma sei italiana?”

“Si! “Rispose Valentina seria.

“Ohhh... finalmente un’italiana… “Esclamò con un sorriso a denti bianchi tra le sue labbra rosse, carnose e volgari. “… qui siamo tutte, slave, rumene, ucraine, bulgare e polacche…” La informò ridendo, continuando:” È raro trovare un’italiana che voglia fare la pornoattrice. Benvenuta e speriamo che decidi presto di fare il provino.” Si augurò guardandola e sorridendole. E prima che Valentina le rispondesse e la informasse che assolutamente non voleva e non aveva nessunissima intenzione di fare l’attrice hard e che era lì per caso, anzi per sbaglio a causa di Alenka, in quel momento fu chiamata dal set:” Julia!”   

“Si!” Rispose lei voltandosi e vedendo Paolo il regista farle un cenno con la testa, che capì subito. E come scusandosi con Valentina di non potersi dedicare di più a lei, pronunciò: “Devi avere un attimo di pazienza, giriamo un paio di scene veloci per il promo di un video e dopo torno da te. Intanto guarda e impara…” E si allontanò andando sul set, dove arrivata e scambiato due parole con il regista, allargò le gambe alla ragazza bionda sul letto, Genziana, e con un fazzolettino di carta le pulì l’interno delle cosce e attorno al sesso che era umido di sudore e brillava all’obiettivo riflettendo alla luce dei riflettori falsandone la fotografia e la visione nel video.

“E' presto per godere...! Resisti!” Disse ridendo Juliana a Genziana.

“Non sto godendo...” Rispose lei:” ...è il caldo di questi riflettori che mi fa sudare.”

“Lo so!” Rispose.

Valentina intanto che guardava Julia tenere d’occhio con attenzione e nervosismo la ragazza bionda sul letto, osservava controllando di sfuggita con la coda dell’occhio l’atteggiamento di Alenka che in quella situazione la tranquillizzava e rassicurava a quello che succede attorno a lei. All’improvviso sentì il registra rivolgersi all’operatore con la videocamera: “Intanto che aspettiamo che arrivi, fai alcune inquadrature alle ragazze.” E lo vide voltarsi e parlare ancora a quella giovane bionda Genziana: “Tutto chiaro, hai capito cosa fare?”

“Si...sì...” Rispose lei, e come a mostragli che aveva capito si stese sul letto e si girò e rigirò iniziando a toccarsi il sesso e ad accarezzarsi il seno guardando sorridendo verso la telecamera, mentre Paolo il regista seguiva la scena su un piccolo monitor su un tavolino vicino a lui, dicendo: “Mostra le tette...anche se sono piccole e sode falle ballare un po' sotto le mani ... provaci! Sposta le gambe, allargale piano ma bene e fai vedere la figa... Resta un pò così a gambe divaricate!  Ora girati... mettiti a pecorina e mostra il tuo bel culetto, muovilo un po’ sculetta e poi allargati con entrambe le mani le natiche in modo da mostrare all’obbiettivo il buchetto del culo... Bene... continua sempre dondolandolo e sorridendo, fai piano, piano come a invitare lo spettatore a prenderlo. “E mentre lei faceva quello che gli suggeriva, lui proseguiva: “Così brava ...fai vedere bene l'ano, il tuo buchetto del culo.” Tutte parole e scene che turbavano Valentina che osservava e ascoltava scandalizzata e in silenzio, e sembrava ipnotizzata a guardare e seguire i toccamenti e le carezze che si faceva da sola quella Gentiana. Era come se il turbamento e il disagio che avvertiva nell'osservarla diventasse eccitazione e le venisse voglia di toccarsi anche lei. Ma seria e composta stringeva le gambe e le teneva unite con la gonna tirata giù al massimo e le mani appoggiate sopra il tessuto, sulle cosce a tenerlo in modo che involontariamente risalisse e gliele scoprisse, e guardava e osservava loro e in giro. Non vista scrutava quella ragazza Gentiana che eseguiva i consigli del regista senza discutere. A un certo punto Paolo il regista si rivolse ancora alla truccatrice: “Julia!... Vieni a sistemarle il viso che è tutta sudata.”

“Ma quando arriva quello lì!” Esclamò sbuffando e si avvicinò con dei tamponi di cotone in mano e cominciò ad asciugare il sudore dalla fronte della biondina con le trecce, senza rovinarle il trucco, poi passò alle tempie, sistemandole i capelli che il calore dei riflettori puntati sul letto e su di loro produceva facendoli sudare. All’improvviso il regista si voltò verso il divano, Valentina pensò che chiedesse qualcosa a lei o ad Alenka che gli sedeva accanto, ma lui si rivolse a qualcuno che era dietro le loro spalle: “Meno male che sei arrivato... come ti chiami? Non ricordo mai i nomi degli attori...” Disse mentendo. Non sapendolo. Valentina tirò un sospiro di sollievo e si voltò d'istinto anche lei indietro e vide un ragazzo sui 25 anni...bello, pelle chiara come la sua, indossava solo i jeans e una camicia aperta sul davanti, non era molto muscoloso ma alto e ben piantato e rimaneva fermo senza rispondere, abbozzando solo un sorriso.

Paolo il regista si rivolse a Julia:” Ma questo non capisce l’italiano!?” Fu il suo accompagnatore a intervenire e dire: “Parla solo francese. Comunque si chiama Fabien.”

“Ecco!! Ci mancava solo questo! “Esclamò alterato il regista:” Un attore che parla solo

francese...così non ci capiamo... ma chi è che ha avuto questa bella idea di merda di prendere un francese!!” Urlò.                                                                                                                                                         “E’ quello che ci ha mandato la produzione!” Rispose l’accompagnatore. “Bene! ...Anzi male ...e ora come ci capiamo?! Qualcuno qui dentro parla francese??” Urlò sempre più arrabbiato. Tutti restarono in silenzio.

“Ecco!! Nessuno!! ...Bel casino così stasera non giriamo... porc...!!” Esclamò tirando un calcio a una sedia. “Lo sa almeno cosa deve fare? Che deve chiavare queste due ragazze?” Sembrava preoccupato e si rivolse all’operatore: “Tu parli francese?”

 Il ragazzo pur conoscendo qualche parola scosse la testa:” Solo un po' d’inglese e alcune parole di tedesco ma non il francese. “

Poi girandosi dall’altro lato:” E tu Julia parli francese?” La truccatrice rispose con un gesto della testa negativo. Poi urlò incazzato rivolgendosi a tutti i presenti che erano in quella stanza che saranno state una decina di persone: “Possibile che in questo cazzo di set non c'è qualcuno che parla francese?!? Si o no... c’è o non c’è!? Se no chiudiamo tutto e ce ne andiamo a casa!”

Ci furono alcuni attimi di silenzio, poi una voce emozionata dal fondo disse:” Lei parla francese!” Tutti si voltarono verso il divano e videro Alenka con il dito alzato che sorrideva e faceva segno a Valentina. “Lei ha studiato al liceo scientifico, quindi parla senz'altro francese.” E rivolgendosi a lei per conferma chiese: “Tu parli francese vero?”

“Si, ma anche tu hai studiato al liceo …” Le rispose Valentina imbarazzata e a disagio.

“Si ma io non lo ricordo...scusami.” Precisò pronta Alenka.

Valentina imbarazzata non era capace di mentire, era sempre stata sincera e lo fu anche quella volta: “Si l’ho studiato, ma non lo parlo bene!” Disse. Ma si sentì la voce di Paolo il regista dire: “Oh Dio...meno male, l’ho sempre detto che sei una ragazza eccezionale tu. Vieni qui!” La esortò facendole un segno con la mano:” Mi farai l’interprete!”

“Iooohh...!!!” Esclamò Valentina arrossendo spaventata.

“Si...si tu! ...Su ...su dai! Vieni qui!! “La esortò ancora.

“No io...non lo parlo bene, solo un poco e....” Non voleva andare, era a disagio e sarebbe stata talmente vicina a loro agli attori, da sentirne il profumo. Ma fu interrotta: “Non dire no! Se no qui si blocca tutto. Su vieni!” Ripeté il regista deciso.  

Lei era sempre tentennante, fu Alenka che alzandosi con un sorriso la esortò:” Dai vai là ...

aiutalo se no è perso... si tratta solo di dire poche parole in francese.” Non sapendo Valentina che tutto quello che accadeva era tutto preparato.

Paolo si avvicinò a lei e sorridendo la prese per un braccio e la portò verso il letto: “Stai qui, fuori dell’inquadratura, così non ti riprendono e traduci. Capito...!” Aggiungendo ancora dopo essersi guardato intorno:” Allora tu come d’accordo... stai ferma qui! “

Valentina smarrita annuì intimorita dalla situazione e subito Paolo si diresse verso Fabien il porno attore, prese anch'egli per il braccio e lo portò a fianco al letto voltandosi e dicendo rivolgendosi a Genziana: “Tu ti mettiti in ginocchio seduta con il sedere appoggiato sui talloni e gli guardi il cazzo con uno sguardo pieno di desiderio, muovendo la lingua sulle labbra e facendola uscire fuori.” E rivolgendosi ancora a Fabien disse: “E tu ti slacci i pantaloni e.… fai uscire il cazzo già duro ed eretto. Hai capito?”

“Traduci!” Disse.

 Valentina lo guardò in volto sorpresa, e impressionata e imbarazzata dalla situazione rispose: ” Ma io ... io non so come si dicono certi termini volgari in francese, io conosco la lingua corretta .”

“Oh !!...li sapete ...li sapete voi ragazzine. Diglielo come vuoi, ma faglielo capire. “Esclamò deciso. Lei imbarazzata e turbata da quel ruolo forzato di interprete pornografica che non le piaceva e voleva compiere, borbottò gesticolando con le mani avvampata di calore e arrossata in viso e dopo aver pensato qualche secondo esclamò esitando e vergognandosene: “Vous détachez votre pantalon et ... sortez votre bite. Avez-vous compris? (Aprite i vostri pantaloni e ... tirate fuori il vostro coso. Avete capito? "

Lui non rispose ma sorrise, segno che aveva intuito cosa le disse. Valentina tirò un sospiro di sollievo.” Brava! Resta qui!” La obbligò Paolo. Ma in quel punto scelto da lui era vicino al letto   e avrebbe visto e sentito tutto in primo piano.

Mentre incominciavano i preparativi, anche Paolo il regista prese una videocamera, iniziando a inquadrare da diverse prospettive le due ragazze, che da lì a poco si sarebbero consumate in un rapporto sessuale completo. Diede un ciack come un vero film, battendo le mani e dicendo il titolo: “Il triangolo ... scena prima. Azione!” E partirono con le riprese inquadrando la scena, letto matrimoniale, l'attore e le attrici. Genziana cominciò a sorridere, a tirare fuori la lingua e muoverla, a toccarsi il seno, in mezzo alle gambe e sul ventre, accarezzandosi, iniziando a sfilarsi maliziosamente la vestaglietta trasparente. L'operatore si chinò per inquadrarla meglio e lei incominciò a toccarsi la vulva, accarezzarla iniziando a masturbarsi infilandosi prima uno, poi altre dita nella fica bagnata. Intanto Fabien ripreso anch’esso dall’operatore, si toglieva i pantaloni e la maglietta spogliandosi completamente. Abbassò lo slip liberando il pene eretto, non grosso ma lungo.

Valentina ebbe un soprassalto, un sussulto di meraviglia e vergogna a vederlo all'improvviso fuori a pochi metri da lei, così libero, duro, virile. Una reazione di enorme sorpresa, quasi di timore a osservarlo:” Ooohhhh!!!” Esclamò vedendolo lì, senza peli, vero, vivo, eretto e pulsante, oscillare davanti a sé e a Genziana, con la cappella rivolta in su, e quella visione le provocava suo malgrado un senso di turbamento ed eccitazione. Lei fino a quel momento in erezione aveva visto soltanto quello del suo fidanzato Federico, più modesto, ma a vedere quello di Fabien molto più bello esteticamente, potente e vigoroso del suo, si sentiva turbata. Si vergognava a guardarlo e faceva in modo di non posarci sopra lo sguardo.

In un attimo Fabien restò completamente nudo, con il cazzo in erezione nel suo corpo sexy. Valentina poco distante in piedi era strabiliata... così vicina a fare l’interprete, che ascoltava i sospiri e il fruscio delle lenzuola del letto ai loro movimenti e si sentiva coinvolta e suo malgrado parte del set.

“Brava, continua così!”. Esclamò Paolo rivolgendosi alla ragazza, riprendendo a sua insaputa allargando l’inquadratura anche Valentina senza dirglielo e farglielo sospettare, intanto che lei lì ferma ignara, osservava da vicino la scena di quella ragazza nuda che si masturbava. E invitò Fabien nudo ad avvicinarsi di più alla ragazza. “Digli di venire avanti!” Il regista sollecitò Valentina che imbarazzata rivolta al ragazzo formulò con voce tremante: “Avance…avance!!” Facendo muovere Fabien verso il letto con il suo cazzo, duro e oscillante.

Era confusa, turbata, ma anche eccitata suo malgrado di trovarsi in quella situazione e lì vicino a quel bel ragazzo nudo che si accingeva a girare un video porno. Il disagio si manifestava con il rossore sul viso e una sensazione di calore nel corpo, ed era impacciata nel parlare, probabilmente voleva andare via, ma intanto restava lì. E poi sentì ancora la voce del regista dire forte all'altra ragazza:” Ora tocca a Mirela!” Proseguendo:” Allunga le mani sul suo cazzo e guardandolo con desiderio accarezzalo lentamente e dolcemente. Fallo come se guardassi e toccassi qualcosa che ti piace e ti lascia estasiata. E tu Genziana stai lì vicino ad accarezzarlo e baciarlo.”

Era scandalizzata, ogni tanto si voltava verso Alenka che la guardava e sorridendo, rassicurandola con un cenno del capo come a esortarla a continuare. Suo malgrado era coinvolta. Alenka vedendola così imbarazzata non sapeva se ridere o piangere, Valentina era quasi a bocca aperta, impacciata, turbata, vergognosa e tremante, mentre l’operatore continuava a riprendere da tutti i lati girando intorno con la grossa telecamera mobile sulla spalla. E senza farsene accorgere continuava a riprendeva anche lei che in piedi assisteva imbarazzata all’inizio di quell’amplesso. Valentina guardando spesso Alenka e vedendola sorridere come se fosse una vecchia amica, per non farsi vedere bigotta abbozzò anche lei un mezzo sorriso, poi si rigirò per vedere cosa succedeva ancora in quell’alcova.

Intanto anche Mirela, toltasi la vestaglia, nuda seduta sul letto è a pochi centimetri da quel cazzo vigoroso, incerta e con una certa esitazione lo prese tra le mani e se lo accarezzò desiderandolo, e Valentina notò che c’era ammirazione e piacere nello sguardo di Mirela nell'osservarlo mentre lo accarezzava. Poi a un segnale del regista: “Oraaa...!!!” Mirela si avvicinò con la bocca, tirò fuori la lingua e con l'apice incominciò a leccarlo. Lo leccava sul glande contemplandolo, con piacere, gusto e desiderio, come se fosse un cono gelato vero, attratta dalla sua potenza e virilità. Anche Valentina osservava assorta, meravigliata e affascinata di fronte a quell’asta dura che il suo fidanzato Federico non aveva così e che quella ragazza leccava con desiderio e passione. E ne era turbata, eccitata, affascinata, ma avrebbe preferito non essere lì.

“Vai cosi! ...Avanti così brava!” Diceva la voce del regista fuoricampo mentre anche lui con un’altra telecamera da un altro lato dell'operatore riprendeva. Era alle prime armi quella ragazzina di Mirela, ma cercava di leccare e prenderlo in bocca il più possibile, provando a fare del suo meglio anche succhiandolo, ogni tre o quattro pompe con le guance depresse in aspirazione guardava verso il viso del regista che le diceva: “Così! ...Brava, succhialo bene, vai avanti così! Brava!” E Fabien in piedi sovrastandola la faceva sembrare ancora più minuta e indifesa. Dopo varie pompate e passate con la lingua, assieme alle sue labbra giovani sulla cappella vigorosa dell’attore, si sentirono altre direttive del regista rivolte a Valentina: “Bene! Ora di al francese di sdraiarsi e di chiavarla!” Esclamò senza staccarsi dalla ripresa parlando con lei, che oltre dall'imbarazzo fu presa dal panico.

“Ma… ma… io non so come si dicono certe parole…certi termini!” Ribadì voltandosi a guardare Alenka.

“Non importa...dillo come vuoi... ma diglielo, faglielo capire, digli di sdraiarsi e iniziare a chiavarla che stiamo andando bene.”

Valentina agitata, pronunciò forte con voce tremante: “Commence aussi à faire l'amour avec elle...couché sur le dos! (Inizi pure a fare l'amore con lei... sdraiato sulla schiena!)” Formulò educatamente facendo sorridere tutti. Lui finse di capire, ma sapeva già cosa fare, prima la distese completamente sul letto, le allargò le gambe si piegò in mezzo ad esse e abbassandosi con il capo tra loro cominciò a leccare, succhiare e penetrare la sua fighetta depilata con la lingua, mentre Genziana le accarezzava e baciava la schiena.

A quel punto si sentì ancora la voce del regista dire: “Ora sa cosa deve fare, puoi tornare a sederti tu, grazie. “Da quel momento tutto si sarebbe svolto di conseguenza.

Valentina impacciata, si volto fece pochi passi dal chiaro alla zona scura e per l'emozione inciampò in un cavo elettrico del faretto: “Stai attenta!” Esclamò Juliana sorridendo sorreggendola per un braccio. Camminò guardando a terra e si risedette sul divano affianco ad Alenka che le sorrise anch’ella, che prese e strinse la sua mano in segno di amicizia, conforto e coraggio, dicendole:” Sei stata brava!”

Contemporaneamente al suo sedersi, Paolo il regista ordinò di cambiare ruolo e posizione e sollecitò Fabien a smettere di chiavare Mirela e a Genziana, la bionda che gli accarezzava e baciava la schiena di scendere. “Scendi dal letto inginocchiati davanti al cazzo e continua a spompinare tu come all’inizio faceva Mirela. Lasciati andare e cerca di avere l’espressione di una che sta provando l’estasi.” La spronò.

Roberto, il cameraman si avvicinò ai tre, cambiando diversi punti di inquadratura nel riprendere il lavoro di bocca della giovane Genziana più esperta, mentre lei guardava prima Fabien che le offriva il suo cazzo, poi direttamente nell’obbiettivo e sorrideva con gli occhi, mentre il suo cazzo spariva soltanto per una piccola parte nella sua bocca fresca e giovane, per poi riapparire e con la lingua leccarlo sistematicamente per tutta la sua lunghezza. Baciava e leccava la cappella con la sua linguetta da gatta giù fino ai coglioni duri leccandogli e baciandogli lo scroto, continuando a sorridere di gusto con il mento sbavato di saliva. Valentina seguiva la scena molto presa e turbata, era sconvolta, quella visione oscena la ripugnava, ma suo malgrado la eccitava e seduta sul bordo del divano, si portò leggermente in avanti con il tronco e il capo per osservare meglio l’evolversi della scena. Genziana teneva il cazzo con una mano mentre sotto di esso con la bocca lo succhiava e leccava e con l’altra si appoggiava alla gamba di Fabien come se fosse una colonna per tenersi in equilibrio.                                                                                                                                             

Il cameraman si spostava spesso passando davanti a loro per cambiare angolazione, andando ora dietro, ora di lato e davanti al letto, riprendendole assieme, puntando spesso sul bel culetto di Genziana, mentre Mirela sdraiatasi nuovamente a gambe larghe sul letto si faceva leccare la fighetta da lui. L'operatore cambiò ancora ripresa fino a portarsi tra le gambe di Fabien e inquadrare da sotto Genziana che gli succhiava il cazzo, riprendendo il più possibile. Dal divano dove era seduta, Valentina continua a seguire turbata e conquistata lo svolgimento della scena, mentre Fabien continuava con lunghe slinguate a leccare e succhiare la figa a Mirela. Sembravano tre contorsionisti in un corpo solo, Mirela semisdraiata sulla schiena a gambe larghe con Fabien piegato sulle ginocchia larghe e chinato su lei a leccarle la figa, mentre Genziana accucciata sotto di lui gli succhiava il cazzo e leccava i testicoli. Era qualcosa di veramente e altamente pornografico. Dopo un lavoro lunghissimo di bocca intervenne il regista che diete l'ok a Fabien: “Ok bene così ragazzi, adesso chiavale entrambi! ...Chiava prima Mirela!” Esortandolo:” Fa l'amour!! “Esclamò in francese per farsi capire come aveva sentito dire poco prima a Valentina, aggiungendo: “E tu Genziana accarezzali entrambi nell'attesa che la sostituirai dopo.” E vedendo che non si muoveva, pensando che non capisse si girò ancora verso Valentina oramai seduta gridando con rabbia:” Digli che ora deve chiavarla! Diglielooo!!”

 “Valentina imbarazzatissima e stupita da quel linguaggio su esortazione di Alenka balbettò ancora agitata: “Vous devez faire l'amour avec elle...couché sur le dos, sur le dos… (Voi dovete fare l'amore con lei, sdraiato sulla schiena ...sulla schiena.” Ripeté. Mentre l’operatore ormai scocciato grido:” Fuck! ...Fuck!!” In inglese facendo anche segno con il pugno e il palmo della mano spingendolo avanti e indietro di chiavare. Fabien capì quel gesto internazionale, sorrise e si avvicino sul letto. “Digli di sdraiarsi di schiena!” Ripeté il regista. E lei imbarazzatissima da lontana mormorò di nuovo osservandolo con il cazzo duro e pieno di saliva svettante davanti a lui: “Dos...dos!( schiena…schiena)” Lui capì, ma sapeva già cosa fare e sorridendo si sdraiò sul letto,

Mirela fu posizionata da Julia e messa in ginocchio sul materasso guardando verso loro sul divano e con le spalle a lui, e dopo averla collocata nel posto giusto con le gambe di Fabien distese tra le sue divaricate si allontanò. E mentre erano dietro a preparare e istruire Mirela, Valentina guardò ad Alenka: “Ma lo fanno senza protezione? Senza preservativo?” Chiese stupita e scandalizzata.    

“Si in genere si realizzano così..." Rispose:"...senza preservativo, perché è più reale e il mercato vuole così, ma si compie nella prevenzione, è tutta gente pulita igienicamente e senza malattie, praticano dei test ematici ogni due mesi e devono presentare i certificati, se no non recitano nulla, non lavorano, questo vale per tutti maschi e femmine. Come ti ho detto è più facile che ti prendi una malattia con il tuo ragazzo in discoteca che qui con gli attori. Poi per profilassi metti, anche delle creme vaginali germicide e finito ti fai delle lavande o alla sera se vuoi metti degli ovuli vaginali disinfettanti. “Valentina ascoltava curiosa e sbalordita mentre Alenka proseguiva:” Mentre per evitare il rischio di gravidanze non volute c’è la pillola o la spirale.” Fece una pausa e poi le confidò: “Vedi per esempio, Mirela che è all’inizio dell’attività prende la pillola che è a base di ormoni così l’aiuta anche a farle sviluppare di più il seno, Genziana invece lei ha la spirale, di seno ne ha già tanto!" E rise.

Valentina la guardò e poi chiese curiosa: “ E tu!?"                                                                                                                                                      

 "Io ho la spirale, se decidi di provare e poi per scelta continuare a farlo ti conviene metterla, sei tranquilla e se capita che godi con il partner, puoi anche lasciarti andare e farti eiaculare dentro tranquillamente. E poi...io di seno ce ne ho!” Pronunciò ridendo e soppesandoselo con le mani.                                                                                                                                        

Valentina era sconcertata oltre che scandalizzata da tutto quello che apprendeva.         

 In quel momento sentirono Paolo il regista dire ad alta voce: “Brava così! Così! Ora abbassa il tuo bel culetto e siedi sopra a lui, al suo cazzo, mettilo dentro la figa."                                                                                                                    

Mirela in quella posizione dando la schiena a Fabien sdraiato sul letto dietro e sotto lei, come aveva già fatto altre volte glielo prese in mano e con l'altra dopo averla portata alla bocca si bagnò la vulva con un po' di saliva per rendere tutto reale, “amatoriale “come volevano Lea e Rocco e chiamavano i propri video. E dopo averla inumidita lungo la fessura, allargando le gambe si posizionò bene a cavalcioni inginocchiata su di esso, guardando verso Valentina e Alenka, mentre il regista riprendeva tutto anch'egli e mormorava: “Così brava...vai bene! Continua così! Ora sieditici sopra! Vieni giù lentamente e fatti riprendere bene la penetrazione dall'operatore.”

Mirela preso il cazzo in mano, indirizzò la cappella verso la fessura della vulva e la puntò tra le grandi labbra e poi lentamente con il peso del corpo scese, auto penetrandosi, facendola entrare allargando le grandi labbra e di seguito in continuazione fece sparire l'asta di carne dura, nell'interno della vagina. Fu una scena come una nave che affonda in verticale e lentamente viene inghiottita dal Mare, ed entrò tutta in vagina, fino a scomparire e venirne ingoiata da essa, così   in quella situazione il cazzo di Fabien penetrandola, affondò lento nella sua vagina fino a scomparire e arrivare a toccarle il giovane utero. E si sedette sopra, a bocca aperta inarcando il busto all'indietro e il giovane seno in alto, come quando si entra nell’acqua gelida e si trattiene il respiro. Nel mentre le mani di Fabien la reggevano per i fianchi accompagnandola dolcemente nella sua discesa sessuale, nella sua auto introduzione dell’asta dicarne. E subito dopo averla penetrata fino in fondo Valentina vide sul viso di Mirela un sussulto, una smorfia di piacere, di godimento in quella posizione d’amazzone rivolta verso loro, dove si vedeva bene il cazzo di Fabien dentro la sua figa. E tenendola seduta su di esso lui iniziò a chiavarla, a muoverla accompagnandola su e giù con il suo bacino, con le mani che dai fianchi salirono verso le piccole mammelle strizzandole con vigore maschile e giocando le sue dita con i capezzoli.

Valentina era scandalizzata, ma affascinata da quel che vedeva, mai aveva assistito a una penetrazione e a un rapporto sessuale dal vivo. Qualche volta aveva visto qualche video porno sullo smartphone con Federico, ma solo qualche immagine di sfuggita per ridere più che per eccitarsi. Ma poi per un senso di pudore e decoro voltava il capo e non guardava, perchè non le interessava vedere quelle oscenità che condannava moralmente come sua madre, e giudicavano convinte che chi osservasse quelle immagini, per loro fossero soltanto dei viziosi. Ma ora seduta vicino ad Alenka che praticava anch'ella quella professione, era diverso, osservava trasgredendo agli insegnamenti ricevuti, ma era sempre contraria e riteneva oscenità. Restò turbata, sconvolta e ferma a guardare quella ragazza della sua età seduta sopra quel ragazzo che con il cazzo dentro di lei iniziava a chiavarla, a ginocchia piegate e a cavalcioni sul letto sopra di lui. Alenka guardava e sorrideva dell’imbarazzo e della vergogna che Valentina aveva dipinto sul volto nelle espressioni e nei gesti molli e goffi delle mani e delle braccia, che non sapeva mai come tenerle. Si vergognava lei che quelle ragazze facessero quelle cose, come se fosse una sua trasposizione fisica e mentale in loro.

Fabien iniziò il movimento di su’ e giù, con Mirela che cominciò a gemere e godere, e mentre lo compiva Valentina osservava l’intera asta di Fabien nel suo minuto corpo da ragazza, entrare e uscire nella sua figa quasi completamente. Osservava le grandi labbra depilate dilatarsi fino all'inverosimile e stringere quel pene duro, vigoroso che le scorreva dentro, vedendola inarcarsi e godere, mentre l'altra collega, Genziana dopo aver smesso di succhiarlo, messasi tra di loro alternava carezze e baci a lui e a lei sulla schiena e sul seno. L’operatore girava accovacciato per riprendere e registrare da vicino e da tutti i lati l’inserimento del cazzo in quella giovane vagina ancora alle prime esperienza, che iniziava a far trasparire fuori di essa gli umori vaginali e lucidi del piacere. Valentina era turbata, imbarazzata, ma anche eccitata, si notava dalle espressioni del viso che era inquieta nell'osservare quella asta di carne che stava penetrando e facendo godere quella ragazza, e che era diversa da quella del suo Federico più poderosa e potente. E per un momento vergognandosi dentro di sé, la desiderò, non sapendo che Federico sessualmente era cambiato e che probabilmente vedendola l'avrebbe desiderata anche lui per sé. E vedeva Mirela che seduta accovacciata sopra di lui nel letto, regolava l’intrusione e la spinta di carne dura, non appoggiandosi completamente con gli inguini sull'addome di Fabien, ma facendo con le gambe piegate un movimento di sospensione, come una molla, che una volta giunta in fondo con il glande a sfiorarle l’utero, godente, la rialzava, riportandola subito su; facendo attenzione a non abbassarsi completamente perché le arrivava a toccare l’utero facendola trasalire. Mirela iniziava a godere, sbuffava e gemeva a labbra aperte ogni volta che il cazzo del francese le entrava in profondità affondando nella sua giovane vagina. E lei continuava ad osservare avendola quasi di fronte che chiavava e ansimava. Guardava la figa di Mirela, così diversa dalla sua, completamente depilata e divaricata al massimo con quell'asta dentro che pareva lacerarla, e il contrasto in primo piano del cazzo di lui che correva all'interno nel candido rosa corallino della vagina, provocandole un’intensa emozione ad osservare quella scena. Era sempre più disorientata ed emozionata, sollecitata ed eccitata da avvertire ella stessa calore nella sua vagina, tanto da stringere le cosce come a trattenere quel piacere che provava, che non avrebbe voluto avere né mai mostrarlo.

Si sentiva umida e calda in vagina, ma per vergogna non voleva darlo a vedere a nessuno, nemmeno ad Alenka. Ma la giovane bulgara al suo fianco intuiva dalla sua espressione, dal suo sguardo e dalla sua immobilità che era eccitata, al punto che voltandosi e guardandola le sorrise dicendo:” Ti piace? “Lei intimidita da tutto non rispose, non ne ebbe la forza, fu Alenka a continuare: “E’ così vedi il mio lavoro! Non c’è niente di scandaloso, come puoi osservare si fa sesso e si guadagnano dei soldi.” Mormorò stringendole la mano, sentendola imbarazzata, accaldata ed eccitata. Alenka in silenzio la guardò fissa sul viso e come leggendole dentro pronunciò:” Mi vuoi chiedere qualcosa?”

“Ma...No! ...Si! Anzi...sì…” Rispose sottovoce farfugliando, quasi bisbigliando Valentina.

Alenka con un sorriso malizioso si avvicinò con il capo porgendo l'orecchio alla sua bocca.  Dimmi!?”

“Ecco...ma ...non so... ma non pensare male di me! È solo curiosità. “Tentennò prima di parlare, poi partì di colpo chiedendo rapidamente:” Ma prova piacere davvero a farlo?”

“Certo!” Ribatté con un sorriso Alenka allontanando il capo e guardandola in viso:” Si! Si gode anche facendo questo lavoro…” E sorrise, aggiungendo avvicinandosi ancora a lei: “Come ti     ho già detto, se vuoi lo fai se no niente, non sei obbligata e smetti quando vuoi! Puoi farlo per un periodo, un giorno, una settimana, un mese o più e poi smettere.”

Nel suo smarrimento Valentina domandò ancora esitante e coscienziosa: “Ma anche tu fai così!?”     

"Come così?!" Chiese perfida e maliziosa Alenka fingendo di non aver capito bene.  

“Così davanti alla gente, davanti a tutti che ti guardano?!” Sussurrò.

“Si certo... giro video Hard come quelle ragazze, io sono come loro…quando usciremo e ritorneremo di là ti regalerò un mio dvd così potrai vedermi.” Le confidò sorridendo mostrandole i denti bianchi, mentre l’operatore continuando a girare si avvicinava alla ragazza per inquadrarne in primo piano il viso godente, in preda ad espressioni di piacere libero.

A un certo punto Paolo il regista ordinò il cambio di posizione dicendo a Genziana: “Ora tocca a te! Mettiti in ginocchio davanti a lui che lo fate alla pecorina. Mentre a Mirela, Fabien un attimo prima di fermarsi con un colpo deciso e profondo in vagina la fece sussultare sopra di lui piantandoglielo in fondo, fino all’utero, tenendola per i fianchi da farle avere una mimica di piacere in viso facendola gemere:” Aaaaaaahhhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!” Esclamò Mirela mentre si rizzava con il busto inarcando la schiena all’indietro, provando un brivido di piacere con un sorriso di gioia osservando per un attimo Valentina dritta negli occhi, godendo e gioendo osservandola.

Quello sguardo diretto a Valentina, gli occhi di Mirela nei suoi, la disagiarono e imbarazzarono e strinse di più le gambe. Era agitata, accaldata, sentiva il cuore batterle fortissimo, oramai la sua vagina in preda agli spasmi per reazione di quel vedere, da calda era diventata anche umida e mentre Mirela tirandosi su con una gamba sempre guardandola negli occhi, come a volerle trasmettere il piacere che provava, estrasse il cazzo del francese dalla sua vagina e si alzò, facendo lui lo stesso.                                   

Mirela nuda scese dal letto, la vulva dilatata all'inverosimile stentava a richiudersi, e mentre si avvicinava Genziana si allontanò intanto che Paolo le diceva: “Su ora tocca a te! ...mettiti a pecorina!”                                                                        

Genziana salì con le ginocchia sul letto facendole affondare sul materasso morbido e si mise a carponi a disposizione, pronta a ricevere l'asta del suo partner. Fabien messosi alle sue spalle, prendendo il cazzo lucido e duro in mano, bagnato del godimento e degli umori vaginali di Mirela, senza pulirsi o asciugarsi si avvicinò alla sua vulva. Lo strusciò sopra su e giù con la cappella lungo quella fessura ancora stretta e breve e le accarezzò il culo con la mano, mentre le videocamere riprendevano, una il cazzo di Fabien che si avvicinava alla figa e l'altra il volto di Genziana.

Appoggiò la cappella al centro tra le grandi labbra, spinse e la penetrò subito in profondità, facendola sussultare e inarcare con il capo e la testa indietro, allungando velocemente il braccio afferrandole di corsa come redini i lunghi capelli raccolti nelle treccine, mentre lei emetteva un gemito di sorpresa e piacere: “Aaaahhhhhh!!! Oohhhh!” Iniziando a chiavarla in quella posizione canina, alternando degli schiaffi a mano larga sui glutei, facendola sussultare dal bruciore e dal piacere e facendole diventare una natica rossa come il viso di Valentina. Ora era lui a condurre il ritmo della chiavata, dando anche a lei una espressione di gioia al viso. Mentre Fabien e Genziana chiavavano con passione alla pecorina, Valentina osservando Mirela, la vide in piedi mettersi la vestaglia trasparente, nel mentre che Juliana le offriva una sigaretta, restando vicino a lei a osservarla fumare. Sembrava tutto così normale, piacevole, solidale.

L’operatore muovendosi attorno a Genziana e Fabien, immortalò registrando l’inserimento del cazzo di lui in vagina e da dietro attraverso le sue gambe la penetrazione profonda alla giovane fino al contatto gli inguini di lui alle sue natiche sode. Valentina vide Genziana piegare il tronco in basso e scivolare con la testa sul lenzuolo, girando il capo verso lei, guardandola anch'ella negli occhi mentre godeva, mentre l’operatore la inquadrava, mordendosi il labbro inferiore dal piacere che provava sentendolo tutto dentro fino in fondo.

Dopo un po' che la chiavava alla pecorina, il regista disse a Fabien parlando in Italiano: “Tiralo fuori e struscialo sul culo ...fai vedere il cazzo all'operatore che lo riprende con la videocamera!” Ci fu una pausa: “Tiralo fuori, appoggialo sulle natiche, sul culo! Più in alto! “Ripeté Paolo e vedendo lui che continuava a chiavare senza farlo, si voltò verso Valentina sempre più coinvolta suo malgrado, la quale, con un sorriso forzato e molto preoccupato attendeva con la bocca aperta come se aspettasse inevitabilmente che gli chiedesse qualcosa. E il regista sbottò:” Diglielo tu di tirarlo fuori e appoggiarlo sulla natica che lo riprendiamo…” “Ma non so come si dice!” Rispose imbarazzata e agitata, poi come ricordandosi qualcosa pronunciò: “Reposé dans le cul! ... Reposé dans le cul!! (appoggiato al culo!)” Mentre l'operatore lo diceva in inglese:” Above the ass! ... above the ass! ...”  E Fabien la osservava imbarazzandola.   

Lui capì e seguendo la scena senza scomporsi, lo tirò fuori dalla vagina bagnata di piacere e allargando le natiche lo appoggiò sul solco intergluteo, poco sopra all’ano, mostrando il cazzo per tutta la sua lunghezza adagiato sulla sua cute pallida, con la cappella umida e luccicante degli umori del piacere. Valentina osservava irrequieta mentre il cameraman e il regista riprendevano quel contrasto delle dimensioni del suo lungo cazzo, sulla natica minuta e pallida del culetto di Genziana.

Vedendo Valentina agitata Alenka la rassicurò: “Stai tranquilla che non la sodomizza, non è previsto in questo video ma a volte capita in altri come questo. Qui è solo pubblicità, un promo, visto che il prossimo loro video sarà anale!” E vedendo ancora le sue perplessità proseguì: “Tranquillizzati, lubrificano bene il buchetto dell’ano e si ungono il cazzo di crema o di olio lubrificante prima di introdurlo.”

“Ah…mormorò …!” A disagio apprendendo Valentina.

E lei proseguì: “Quando capita la scena di sodomia, il partner lo lubrifica bene prima di introdurlo, per non farle sentire dolore, in modo che lei avvertirà soltanto appena un po' di fastidio …” E guardandola e vedendo il suo viso inquieto e curioso come leggendole dentro le chiese: “Vuoi sapere se pratico anch'io servizi con rapporti anali?” Esclamò.  Valentina non disse nulla ma i suoi occhi curiosi e allarmati parlavano per lei e Alenka rispose: “Si pratico anche i rapporti anali come molte ragazze e non c'è niente di male! “Affermò. Lei restò sorpresa e impressionata.

A Valentina Alenka piaceva come ragazza e amica pur essendo bulgara, perchè intuiva subito cosa lei volesse, la capiva e si trovava bene con lei, ma sapeva anche che non era del suo ambiente ed era un pericolo, un rischio essendo anche lei una porno attrice, ma ne subiva l'ascendente su di sé, il carisma e l'influenza seppur negativa, in una sorta di suggestione che rasentava l'assoggettamento. Sapeva che Alenka era anche una giovane prostituta che da tre anni lavorava per Lea, vendeva la sua fighetta a tutti quelli che la desideravano per cinquanta euro. Era stata sincera e onesta nei suoi confronti e pur condannando quello che faceva, non la evitava, con l'intenzione segreta forse di redimerla, mentre invece rischiava di diventare lei stesa come Alenka. In quel momento voltandosi, notò il cameraman che si avvicina e inquadra il buchetto del culo di Genziana che sembrava leggermente dilatato rispetto alle inquadrature della precedente ragazza, forse anche perché Fabien glielo allargava tenendo con le mani le due natiche separate al massimo o forse perchè aveva già avuto rapporti anali. A un certo punto Fabien lo fece scivolare con la cappella lungo il solco gluteo fino ad arrivare ancora sulla figa e spinse tra le grandi labbra ormai dilatate introducendolo novamente in vagina, e riprendendo il ritmo riprese a chiavarla ancora per un po’ in quell’amplesso a carponi, volgarmente detto alla pecorina; tirandola per i capelli o stringendole forte con le mani le giovani mammelle o dandole forte pacche alternandole sui glutei.   

In quel momento avevano l’attenzione e gli occhi di tutti oltre che le video camere puntate addosso. E sempre restando a carponi Genziana si sollevò allungando le braccia dritte sul materasso ansimando e respirando affannosamente, mentre lui prese ancora i capelli nelle mani e iniziò a spingerla e a cavalcarla come una puledrina, facendole apparire sul viso una espressione godente ed estasiata; mentre lei lanciava occhiate e sorrisi preparati a Valentina, turbandola. L’operatore intanto girando intorno a loro insisteva nelle inquadrature sui particolari, seno, capezzoli turgidi, figa, labbra socchiuse, viso godente.

A un certo punto Fabien fece un cenno con la mano, era un segnale comune a tutti gli attori porno e Paolo gridò al cameraman continua, ma tieniti pronto. Il francese si fermò con il suo cazzo ben inserito dentro la giovane figa di Genziana, e rimase così per qualche secondo fermo, poi lo estrasse, mentre la voce di Paolo pronunciava: “Genzy ora girati veloce verso di lui, presto!! “Lei lo fece e nel girarsi nuda in quella posizione mostrò tutto il suo corpo e la sua vulva dilatata, palpitante e umida di piacere. “Su! Su!” tirati su e mettiti bene in ginocchio davanti a lui.” La esortò.

E mentre lei si collocava per mettersi nella posizione inginocchiata davanti a lui, anche Mirela su sollecito di Juliana tolta la vestaglia si genuflesse davanti a lui, si accosto al viso di lei in modo da esserne vicina e uniti, sentendo il regista dire: “State pronte che sta per venire”. Genziana restò ferma con la bocca aperta e la lingua protesa in fuori, inginocchia davanti a lui, lo stesso Mirela, aspettando la sua eiaculazione che masturbandolo non sarebbe tardata molto ad arrivare. Lui si avvicinò porgendoglielo e Genziana iniziò a leccarlo dopo essere stato dentro la sua figa, tenendolo con una mano perché duro non oscillasse, masturbandolo nel frattempo. Fu in quel momento che Fabien ebbe un gemito: “Aaaarrrrrrrhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!” E subito il regista urlò:” Via...via tutti, puntate la camera sul viso di Genziana…” E subito due fiotti copiosi di sborra calda la colpirono in volto, filamentosi e bianchi, e parte dello sperma si depositò nella caduta sulla lingua fuori e una piccola parte le entrò direttamente in bocca. Nel mentre il regista continuava a dire a Genziana: “La sborraaa! ...Prendila in bocca e sul viso. E poi succhialooo!! Succhialoooo!!!”

E a dimostrare che quello che diceva Alenka era vero, Genziana seguì le direttive del regista, si fece sborrare sul viso e in bocca ma non lo succhiò, lo lambì soltanto con la lingua per farlo eiaculare maggiormente.

Paolo insistette. “Prendilo in bocca e succhialo!!” Ma lei prese in bocca solo parte della cappella sempre con un bellissimo sorriso che illuminava il suo volto giovane, insultato e sfregiato dallo sperma di Fabien. Di seguito lui si chinò con il capo e la colpì con l'ultimo getto sul seno rigoglioso, impiastrandole le giovani mammelle e i capezzoli della parte sinistra per poi sfregarglielo sopra a pulirsi la cappella.

Ancora una volta per qualche secondo mentre Fabien con il cazzo in mano e Genziana inginocchiata di fronte a lui si lascia sborrare in volto, Valentina e lei incrociarono lo sguardo, i loro occhi restarono fermi a osservarsi un attimo, avvertendosi Valentina accaldata e a disagio mentre Genziana con il viso pieno di sperma caldo e filamentoso le sorrideva godente e soddisfatta.                                                                                                     

Successivamente rivolgendosi a Mirela la esortò:" Ora tu! Prendiglielo in bocca e succhiaglielo! Succhiaglielooo!!" Gridò. Lei a differenza di Genziana ubbidì, lo prese internamente gonfiandole le guance e iniziò a succhiare tutti i residui di sperma, poi lo lasciò uscire dalle labbra e con quella ripresa l’operatore si girò verso il regista che disse: “Ok la scena è finita! Siete stati bravi!”

Tutto era terminato venendo sul viso di Genziana, Valentina sembrava in trance, era scandalizzata, sconvolta da quella scena reale, offensiva e oltraggiosa verso quella giovane ragazza sua coetanea. L'aveva vista eiacularle sul viso con dominanza e con lei in ginocchio davanti a lui in segno di sottomissione. Era oltraggioso per una donna quello che aveva subito Genziana. Ma Valentina sudata, gli occhi fissi sulla ragazza, il cuore che le batteva forte e la fronte che le brillava di un leggero sudore di tensione che si presentava anche alle tempie, era in uno stato di eccitazione puro e Alenka se ne accorse. In quel momento la voce di Paolo il regista aggiunse. “Ok ragazzi siete stati magnifici, mettetevi tutte e tre assieme che vi voglio fare una foto da mettere sulla copertina del dvd, e si accesero tutte le luci dello studio illuminandolo a giorno.

I tre si alzarono nudi e abbracciandosi per le spalle come vecchi amici, misero lui in mezzo con le braccia che passavano dietro le loro spalle e loro di lato con il braccio sulle sue, Genziana ancora con il viso e la bocca sporchi di sperma, e osservava insieme a Mirela, entrambi sorridenti ed estasiati verso l’obiettivo. Paolo scattò parecchie foto. “Tutto ok! Siete libere!” Esclamò. Dopo l’abbraccio finale e a quelle parole, Fabien, Genziana con l'altra giovane collega Mirela, si precipitarono verso la zona dello studio, dove c’era il bagno e i camerini, lei per pulirsi il viso dallo sperma di Fabien. E l’operatore ridendo la seguì anche lì riprendendola mentre si lavava il volto, con Mirela divertita vicino, poi si voltò e in una panoramica con la telecamera riprese tutto lo studio, Valentina seduta con Alenka compresa, che se ne accorse. “Ohh mio Dioo!! Mi ha ripreso!” Sussultò allarmata.

“Non ti preoccupare sono scene morte, fuori onda che tagliano e distruggono poi, si fa sempre così alla fine di un video, si scherza e si gioca un po' e la tranquillizzò. In quel momento mentre Alenka era seduta affianco a lei suonò il suo cellulare, vedendo sul display che era Lea, si alzò e allontanò un poco da Valentina. “Allora come va!? “Chiese Lea.

“Bene Madame!” Rispose con tono reverenziale:” Ha assistito alla ripresa del video. È restata molto turbata ma non è scappata…” Dichiarò ridendo Alenka.

Ci fu una pausa di silenzio e poi Lea che diceva ancora:” Buon segno!”

“Si signora, buon segno!” Ripeté Alenka soddisfatta.

“Bene! ...Mi raccomando, stalle dietro che ci tengo personalmente a lei, che se riesci a corromperla e convincerla ti facciamo un bellissimo regalo io e Rocco.”

Lei sorrise di più:” Grazie signora!” Rispose contenta.

Alenka parlando con Lea ogni tanto si voltava a guardare Valentina seduta e lei, la riguardava a sua volta ignara che stesse parlando con Lea proprio di lei e ingenuamente le sorrideva. Alenka sapeva che per la signora Lea, Valentina era il tipo di ragazza che aveva sempre sognato di corrompere e farne un’attricetta per i suoi video hard, di buona famiglia borghese, bella, un viso pulito e grazioso, fine, educata e timida, ma non sapeva fino a che punto Alenka sarebbe riuscita a convincerla e a spingerla e fino dove Valentina avrebbe avuto veramente il coraggio di arrivare mettendo in atto quello che le avrebbe proposto di compiere Alenka .

Alenka era una giovane troietta perversa, che appariva semplice e ci sapeva fare con le coetanee, aveva un forte ascendente e carisma su di loro, che spesso con le lusinghe e la falsa amicizia riusciva a corrompere e deviarle e portarle a esercitare per Lea e Rocco. E quell’ambiente, quella situazione era ideale ... era eccitante, e non era la prima volta che qualche ragazzina seria e di buoni propositi non riusciva a controllarsi e ne veniva attratta e indotta da lei ad accettare di fare segretamente un provino hard per gioco, ed era quello che volevano loro, perchè significava farle cadere in trappola, iniziando il loro cambiamento psicologico, che o volenti o nolenti con il ricatto poi avrebbero continuato. Alenka era la loro adescatrice di nuove ragazze.

A Lea piaceva Valentina come ragazza e la eccitava di più sapere che sarebbe stata la futura nuora di Roberta. E vederla così, timida, ingenua e vergognosa, molto ragazza per bene, da donna lasciva qual era, le piaceva corromperla e assaporare il gusto del proibito nel riuscire a deviarla nella sua personalità perbenista e nelle scelte. Nel vederla trasformata da giovane ragazza educata e per bene in una libidinosa e perversa puttanella da 50 euro. Da piccola e irreprensibile borghesuccia di buona famiglia, in una porno attrice sexy e assaporarsi il gusto proibito di farla diventare prostituta, come la mamma di Federico il suo fidanzatino, la sua futura suocera che da signora per bene e rispettata era diventata una prostituta; guadagnandosi poi l'onore di essere la prima prostituta di Rocco, tanto da volerne un figlio da lei. Era troppo eccitante per Lea farla diventare una ragazza disponibile a tutto e a tutti oltre ogni aspettativa.

Terminata la telefonata Alenka sorridendo si avviò da lei. “Scusa un'amica!” Disse.

Valentina era ancora seduta sul divano, mentre l'attore e le attrici erano nei camerini quando si avvicinò Juliana la truccatrice con un sorriso disteso e ammaliante a 32 denti: “Valentina ... giusto? “Disse guardandola e puntandole il dito contro.

“Si!” Rispose lei intimidita.

E Juliana sedendosi affianco si mise a parlare del video. “Allora hai visto ... cosa ne pensi?”

“Ma non so! Non so giudicare queste cose e non voglio!” Rispose esitante:” Non voglio giudicarle, non fanno parte della mia cultura ed educazione, è un genere di professione che io disapprovo!” Juliana sorrise e lei vedendo il suo viso con una smorfia maliziosa ripeté: “Ma non giudico.”

“Brava!” Esclamò Alenka con lo smartphone in mano arrivando in quel momento e sedendosi dall'altra parte affianco di lei facendola ritrovarsi al centro: "Non giudicare e sempre la cosa migliore e giusta." E mentre tutti erano indaffarati a mettere apposto e riordinare il set, le ragazze porno attrici appena pronte e vestite subito andarono nel camerino e Paolo il regista a rivedere il video per il montaggio, mentre Fabien di spalle se ne stava andando con il suo accompagnatore facendo un gesto di saluto con la mano al loro gruppo.                   

 Juliana continuò a parlare, proponendosi come una amica adulta dicendole: “Penserai che tutto questo sia molto dilettantesco ma io preferisco così alle grandi troupe con tecnici, macchinisti e cameraman, qui è tutto più spontaneo, più vero, amatoriale. Non fermo gli attori ogni due secondi inutilmente, li lascio liberi di fare quello che si sentono.” Dichiarò Juliana e le spiegò tra le altre cose:” Sai Valentina…Genziana e l’altra collega Mirela sono due ragazze che hanno appena iniziato a lavorare nei video hard, è una loro scelta, lo fanno per soldi e perchè le piace. Mirela non è ancora stata contaminata soltanto dalla ricerca del denaro facile, a lei basta girare un video alla settimana ed è apposto, mentre Genziana invece non disdegna di fare anche l’escort ogni tanto, per guadagnare di più. “Aggiungendo:” Così giovani guadagnano già molti soldi, come la nostra Alenka. “Dichiarò sorridendole.

“Lo sa! Le ho già parlato di me…” Esclamò Alenka:” … che anch'io ogni tanto quando non studio faccio la escort e ho anche ho il ragazzo che sa.”

Juliana sorrise di più: “Bene! ...È un ambiente particolare questo.” Proseguì alzandosi silenziosa dal divano. Mentre una inserviente aveva finito di togliere dal letto le lenzuola usate dai tre “attori” e ne aveva sistemava di altre pulite, chiedendo al regista visto che aveva terminato di poter andare a casa poiché non c’è altro in programma. Il regista acconsentì, ma esclamò parolacce all’indirizzo degli altri due che erano già andati via e l'inserviente salutando i presenti si avviò verso l’uscita. Anche Valentina si alzò in piedi assieme ad Alenka e si mise vicino a Juliana e tutte e tre si spostarono verso la porta che dava sul locale night per ritornare in sala. E mentre la porta si apriva e richiudeva per far uscire l'inserviente si avvertì arrivare ventate di musica forte e profumi fumosi, diversi da quelli dell'ambiente ovattato in cui erano loro. Juliana sempre con il sorriso sulle labbra fermò Valentina per un braccio e le chiese di trattenersi altri dieci minuti per una piccola intervista, tanto per approfondire la relativa conoscenza e il discorso di un suo eventuale video di prova, visto che la considerava un'aspirante attrice hard.  

“Ma...ma...” Balbettò Valentina voltandosi a guardare Alenka:” Io non sono una aspirante attrice...!” Affermò.

 “Su non ti preoccupare, capisco la tua vergogna, dite tutte così la prima volta ...ma se siete qui è quello che volete.” Rispose Juliana provocandola. “No…io no!” Esclamò lei a bassa voce e guardò ancora, Alenka che le fece cenno con gli occhi corrugando la fronte di non insistere, e guardando l'ora sullo smartphone si inventò una scusa per andare via con Valentina. Juliana sorridendo e fingendo di non capire le vere intenzioni di Valentina, le ripeté chiaramente: “Guarda che se non ti va e hai cambiato idea, non c’è nessun obbligo che tu rimanga qui, sei liberissima di andar via senza dover dare delle spiegazioni... Ma! ...” Aggiunse maliziosamente: “Visto che sei venuta fino qui a osservare, puoi benissimo finire la serata scambiando due parole con me, dato che sei un’aspirante e che prima o poi farai un provino.” Ribadì ancora decisa e sicura come a convincerla.

Valentina restò sconcertata e spaventata. “Ma...ma…io!!” Disse …. e fu Alenka a calmarla. “Stai tranquilla che non farai niente che non vuoi ...qui è tutto spontaneo o volontario. Juliana pensa che sei un aspirante attrice ...e vuole solo parlare con te, ma se non ne hai voglia usciamo…” Juliana capì subito che il disagio di Valentina era dovuto a quello che aveva visto poco prima, che le aveva provocato interiormente e fisicamente una reazione rendendola accaldata e confusa e per questo voleva andarsene, aveva paura di cedere veramente, e allora perfidamente sempre con un sorriso Juliana disse: “Sei carina e simpatica sai! Ti vedo bene a fare questo tipo di recitazione, ti chiedo soltanto di ripensare al provino che ti propongo e nel caso tornare qui tra qualche giorno, ti farai accompagnare da Alenka se vorrai.”

Valentina con una espressione seria ed educata tenendo a fatica un sorriso di relazione, che era più una smorfia di fastidio, esternò sinceramente quello che stava provando in quel momento: “Ora sono un po’ spaventata … confusa…ma non credo che tornerò domani.”

Ma Juliana perseverante e sempre sorridente, facendosi vedere comprensiva e vicino a lei mormorò con uno sguardo dolce che contrastava con la volgarità del suo viso: “Ti chiedo solo di pensarci.”

Valentina sempre più imbarazzata da quella insistenza scosse la testa: “Non mi interessano queste cose, io non diventerò mai un’attrice hard.... e non mi capacito ancora perché sono qui stasera, forse per sua amicizia, perché Alenka mi è simpatica” Affermò facendo segno a lei.

La guardarono, poi Juliana continuò: “Noi ci saremo se cambi idea, troverai anche Angelo che ti testerà. Lui è bello e figo e non ha un cazzo come quello di Fabien se la cosa ti preoccupa.” Valentina ebbe uno sfogo di riso al pensiero del cazzo di Fabien, non rispose e si avviò verso l’uscita: “Io vado!” Esclamò.

E Juliana ancora una volta fermandola provò a convincerla: “Ti aspettiamo per i prossimi giorni”

Valentina scosse la testa e a fatica e si allontanò. “Non verrò!” Ripeté, e assieme ad Alenka , che nell’uscire si voltò verso Juliana scambiando uno sguardo e un sorriso d’intesa. Era restata sconvolta, impressionata da quella scena hard. E appena fuori da quel set ovattato e di nuovo tra il caldo e la musica assordante del night, mentre si accingevano a ritornare da Federico che l'aspettava assieme a Lea e Dracu al loro tavolino, Alenka sorridendole la consigliò: “Però potresti farlo un provino con Julia … assieme a una intervista, non ti costa niente, al limite se non ti soddisferà resterà un'esperienza segreta che avrai fatto!” E la guardò negli occhi.

 

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