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STORIE E RACCONTI EROTICI
VIETATI AI MINORI DI 18 ANNI
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LA DEGERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE
VIETATO AI MINORI di 18 ANNI
DEGENERAZIONE DI UNA MOGLIE FEDELE.
Note:
“Confessare non è tradire. Non importa quello che dici o non dici, ciò che conta sono i sentimenti. Se riuscissero a fare in modo che io non ti ami più… quello sarebbe tradire.”
Federico
CAP. 33 – LA CONVERSIONE DI VALENTINA.
In quella pseudo festa per la sua iniziazione alla sua nuova professione, Valentina imbarazzata e a disagio dopo averle chiesto di parlarle:” “Certo… andiamo nello studio di Rocco!” E si allontanarono dal gruppo che festeggiava e si avviarono verso la porta dopo il bancone. La seguì nel suo ufficio. Oramai la chiamava Madame anche lei come tutte le altre prostitute.
Giunti all’interno, prima di sedersi Lea squadrò dalla testa ai piedi, osservandola con gli occhi arrossati dal pianto e poi perfida le disse:” Siediti pure bellina… vuoi bere qualcosa mentre chiacchieriamo?”
“No non voglio bere niente, ma vorrei parlarle.” Rispose lei.
“Dimmi, qui siamo soli, non c’è nessuno!”
A quelle parole prima di sedersi Valentina scoppiò in un pianto dirotto, singhiozzando, appoggiandosi a Lea che l’abbraccio maternamente dicendole: “Piangi...piangi cara...sfogati pure bellina, ti capisco, non sei la prima che ha questa reazione. La prima volta è sempre così, quando si inizia si piange, ma poi vedrai ti ci abituerai e ti piacerà anche farlo e festeggerai.” E intanto le accarezzava i lunghi capelli e il capo abbracciandola e tenendola adesa a sé come una mamma vera.
Valentina pianse alcuni minuti, si sfogò, poi tirò su il capo con gli occhi gonfi, rossi e il singulto e Lea le esortò: “Ora siediti qui!” Prese un bicchiere d’acqua fresca e glielo diede dicendole amorevolmente:” Su bevi un po'… e poi dimmi, ti ascolto!”
“Ecco io Madame ...” Iniziò mentre aveva il singulto e tirando su di naso:” …ho paura!”
“Paura di cosa bellina? ...Calmati, smetti di piangere che non serve a nulla e non risolvi i tuoi problemi così, e dimmi cosa ti preoccupa, ci sono io qui per te!” Le mormorò accarezzandola sul viso affettuosamente, asciugandole le lacrime con le dita ingioiellate di anelli vistosi e luccicanti, facendola calmare.
La prima cosa che disse Valentina e la preoccupava fu: “Federico non mi vorrà più! Cosa penserà di me?”
“Ma se poco fa vi ho visti abbracciati?”
“Si, mi ha perdonata, ma ho paura che poi ci ripensi e mi lasci.” E scoppiò ancora a piangere. Mentre nuovamente Lea l’abbracciava e coccolava.
“Ma no…vedrai che Federico capirà la nuova situazione, anzi secondo me ha già capito! Comunque gli parlerò io. Sai ognuno ha le sue manie, i desideri e segreti nascosti, i suoi punti deboli e li ha certamente anche lui sessualmente, l’importante è capirsi e accettarsi. Gli dirò che non lo hai fatto per scelta o perchè non lo ami più, ma solo per esigenze sceniche, come lavoro, anche se ti sei lasciata andare e trasportare dal ruolo. Sa anche lui che era tuo desiderio segreto fare un provino e diventare attrice hard come Alenka, lui purtroppo si è emozionato e non c’è riuscito a chiavarti, ma i tempi vanno rispettati non si può non girare il video una volta iniziato, e ti è capitato Dracu che era l’unico disponibile in quel momento…” Dichiarò perfidamente mentendole:” … che è stato molto bravo e abbiamo visto tutti assistendo che è piaciuto anche a te… e ti ha fatto godere tanto.” A quelle parole Valentina diventò rossa in viso, vergognandosene di aver goduto con lui.
“Comunque stai tranquilla!” Aggiunse ridendo:” Lo farai anche con altri e non solo con lui, ci sono anche dei bei giovani attori che certamente ti piaceranno di più. “Continuando:” Non ti angustiare per Federico, ti amerà lo stesso e sempre, anche se nel girare qualche scena sarai sessualmente di Dracu o di qualche altro ragazzo o uomo… e poi vedrai che lui capirà, magari avrà altre cose da pensare, altri gusti che conoscerai in seguito e forse questa situazione piacerà anche a lui e a te…”
E dicendole così, intanto la informò che avrebbe continuato a fare video per loro, anche se lei voleva chiederle di non farne più….
“Dovrò continuare a farlo ancora?!” Chiese delusa con gli occhi umidi sentendo le sue ultime parole.
“Ma certo bellina!... Vuoi smettere proprio adesso che hai incominciato?... Ti faremo diventare una stellina, una starlet del porno, vedrai che sarai più famosa e richiesta di Alenka: Tu sei molto più bella e brava di lei e hai possibilità di carriera…” Affermò ridendo, aggiungendo:” … ma non dirle che te lo detto, sai, potrebbe essere gelosa di te.”
“Ma io non vorrei più farlo Madame!” Replicò lei intimorita con gli occhi umidi:” La prego!”
A quelle parole Lea diventò seria e staccata: “Hai firmato un contratto, una liberatoria dove ti impegnavi a recitare per noi in video hard per tre anni…” Disse.
“Come? ...Cosa?... Ma non è vero!!” Gridò piangendo:” Erano tre i video che avrei dovuto fare e non tre anni di video. E comunque si parlava soltanto di una prova prima di accettare ricordo bene.”
“Dici!??...Io qui ho qualcosa di diverso firmato da te! “Esclamò Lea.
“Impossibile!” Ribatté Valentina agitata.
“Forse si sarà sbagliata Juliana a redigerlo…” Disse mentre girava intorno alla scrivania e si sedeva dall’altra parte al posto di Rocco:” … comunque il contratto è questo leggitelo!” Esclamò seccata, e lo tirò fuori dal cassetto della sua scrivania.
Lei lo prese in mano tremante e tenendolo con tutte e due con gli occhi umidi cercava di leggerlo. Lo guardò incredula e lo lesse a fatica con gli occhi bagnati che sfocavano la scrittura, e poi asserì: “Ma non è questo, non è così, quello che ho firmato era solo per l’intervista e una eventuale prova, che era da decidere… e se avessi accettato, di girare soltanto con mio consenso tre video hard, ma con Federico. Mi ha ingannata!” Esclamò.
“Non dire sciocchezze e parole grosse, qui non si inganna nessuno, potremmo anche denunciarti per diffamazione … prima di firmarlo lo hai letto no!?” Pronunciò perfida.
Intimorita dal tono di voce e dalle parole di Lea replicò: “Io veramente Madame lo avevo letto, ma non mi sembrava questo, ho firmato fidandomi…” Balbettò ancora Valentina spaventata con l’espressione disperata.
“Era questo!!” Rispose decisa Lea togliendoglielo dalle mani e sbattendolo forte sulla scrivania tra di loro, diventando seria, cattiva e senza compassione come lo era già stata con Roberta e con le altre ragazze che avevano corrotto prima di lei. Proseguendo battendo con le nocche delle dita sul foglio del contratto sopra la scrivania: “Noi qui ci mettiamo dei soldi, ci lavora della gente, e abbiamo un contratto firmato da te, che dice che ti sei presa l’impegno di fare dei video clip sessuali per tre anni, e noi abbiamo preso degli impegni con la rete di distribuzione e non possiamo mancare… se no paghiamo delle penali.” Gridò falsamente, aggiungendo irata: “Avrai letto male o poco. Probabilmente Juliana ha capito male e invece di farti firmare una liberatoria per l’intervista e un provino, ti ha fatto firmare un contratto di lavoro a prestazione per girare video erotici con noi.”
Valentina restò in silenzio, non sapeva cosa dire era frastornata, aveva paura e piangeva, guardava Lea, che impassibile proseguì: “Noi facciamo sempre firmare un contrattino a tutte le nostre attrici prima di far girare qualsiasi scena, anche soltanto per una fotografia, per la tutela propria di loro e la nostra, con clausole anche riguardo al mancato adempimento.”
Lea spingendo il busto indietro si appoggiò allo schienale della poltrona girevole dondolando un poco e ci fu silenzio, solo rumori sordi e attutiti che arrivavano da fuori.
Poi Valentina in evidente stato di sconcerto chiese: “Cosa succede ora se non accetto!”
Lea staccò ancora il busto dallo schienale portandosi in avanti verso di lei mettendo le mani sulla scrivania e prendendo il contratto tra le dita e con un parlare staccato e serio disse: “Semplice… andremo in tribunale, ti denunceremo per inadempienza contrattuale e ti chiederemo i danni. Tu sei maggiorenne anche se da poco, hai firmato un contratto…”
“Ma non l’ho firmato!” La interruppe ancora d’istinto infastidendola.
“La legge non ammette ignoranza bellina, il contratto è questo …” E prendendolo con due dita lo alzò e sventolò davanti alla sua faccia:” … dovevi leggerlo bene, quello che conta sono gli atti e non i propositi o le intenzioni, conta quello che c’è scritto, la tua firma, e questo è un atto firmato da te.” Affermò con il volto cattivo, proseguendo:” Vuoi sapere cosa succederà? Accadrà che tutti verranno a sapere che ne hai già girato uno e a questo punto se tu non adempi al contratto, noi potremmo fare lo stesso e potremmo commercializzarlo qui in Italia... su internet, sugli smartphone…. Aggiungi la vergogna che avrai e avranno i tuoi genitori, la derisione delle amiche e conoscenti che lo vedranno, e poi io non parlerò più con Federico che ti lascerà, e cosa pensi dirà la tua futura suocera? La signora Roberta a vederti nel video? Resterebbe delusa, non ti guarderebbe più in faccia! E i tuoi genitori? Tua madre?”
“No la prego! Non faccia questo!” La interruppe ancora d’istinto impaurita e preoccupata.
“Dipende solo da te bellina! ...Io non voglio farti del male, ti voglio bene. E inoltre ci sarà una penale di centomila euro che pagheranno i tuoi genitori, e le spese processuali…” Valentina riprese a piangere. Lea la guardò oramai vinta davanti a lei e cambiò tattica: “Su...su... dai! Non fare così!... Questo è quello che accadrebbe, ma non che accade. Guarda, ti vendo incontro, farai qualche video per qualche mese e poi annulleremo il contratto, te lo prometto!” Disse alzandosi facendo il giro della scrivania e avvicinandosi a lei amorevolmente.
“La prego mi aiuti!” Esclamò Valentina con voce soffocata dal pianto evidentemente in preda al timore e la confusione.
“Su! Su! Su!... Cosa preghi non siamo mica in chiesa.” Pronunciò Lea appoggiandole una mano sui capelli e accarezzandoli ancora. “Facciamo così! ...Un patto verbale tra me e te, senza firme e senza che nessuno ne sappia niente, e io sono di parola… lo farai ancora qualche volta e poi smetterai e non lo farai più. Ti va bene così?”
Vedendo che Valentina esitava aggiunse:” Devi decidere prima che usciamo da qui, o si o no! Se è no accadrà tutto quanto ti ho detto prima, se si! Quello detto pocanzi.”
“Quante volte dovrei farlo?” Chiese lei tirando sul capo e osservandola dal basso in alto con gli occhi gonfi, in una situazione non solo psicologica ma anche fisica di inferiorità.
“Diciamo cinque…”
Valentina agitata e tormentata rispose: “Ma sono tanti… non so se ci riuscirò, e se si viene a sapere? Ho paura!”
“Tranquilla ci riuscirai e non lo verrà a sapere nessuno! Quando entrerai qui lo farai dalla porticina del retro, quella di servizio e nessuno ti vedrà, andrai subito sul set da Juliana…”
Le stava dicendo un mucchio di falsità solo per tenerla buona e farla continuare, una volta che l’avrebbe rifatto, non l’avrebbe più lasciata andar via, aveva in mente di farle fare anche spogliarelli sul palco e farla prostituire.
“E i miei genitori? Che le dico? Se lo venissero a sapere guai…” E scoppiò ancora a piangere.
“I tuoi genitori non lo sapranno mai! Nessuno lo saprà mai stai tranquilla, fidati di me! Ti ho detto che sono video per un mercato mediorientale e sud americano, non nel mondo occidentale e comunque all’estero! I tuoi genitori non sapranno mai niente, dirai loro che ti assenterai con Federico e con Alenka la tua nuova amica, che andate a teatro, al cinema o a ballare, vedrai che ci crederanno e non diranno niente, sei una ragazza pulita e onesta e si fidano di te, e continueranno a fidarsi!”
E tirando su con il naso il singulto esclamò:” Dovrò ingannarli!?”
“Si!” Rispose decisa Lea:” Dovrai farlo!”
“Ma non l’ho mai fatto, son sempre stata sincera con loro.”
“Bè ora inizierai a dirgli qualche bugia.” Ribatté perfida:” In fin dei conti e per il tuo e loro bene.”
Valentina restò in silenzio, il capo chinato a guardarsi le mani che continuava a muovere toccando i palmi e le dita tra di loro, mentre Lea oramai trionfale la guardava soccombere. Era diventata una sua nuova attricetta e presto avrebbe fatto anche dell’altro. Doveva darle solo la spallata decisiva, far cadere le sue ultime resistenze morali.
“Ma come potrò giustificare con Federico che lo faccio ancora... e magari con Dracu Io non voglio!” Ribatte Valentina.
Lea sorrise:” A te non piace Dracu vero?!” Disse.
“Si!” Rispose Valentina annuendo anche con il capo: “Lo odio! “
Lea sorrise: “Sai che chi odia ama?” Lei restò in silenzio.
“Bè se capiterà ancora Dracu ti dovrai abituare a farlo con lui, perché sarà il tuo partner in alcuni video e il tuo tutor in questo percorso, sarai affidata a lui con Federico, comunque sono convinta che presto cambierai considerazione su di lui, lo cercherai e desidererai anche tu a Dracu.”
Valentina abbozzò quelle informazioni di Lea, ma la sua preoccupazione era un'altra.
“Ma con Federico, cosa gli dico? Come mi giustifico che lo rifarò ancora, non solo con Dracu, ma anche con altri…”
“Stai tranquilla parlerò io con Federico e farò in modo che lui parli sinceramente con te e ti accetti, come il ragazzo di Alenka ha accettato lei, e sono sicuro che lo farà perché ti ama.” Le accarezzò ancora il capo e proseguì: “Comunque stai tranquilla che metteremo tutto a posto anche con il tuo fidanzato.”
“Grazie! ...” Disse lei tirando su di naso. “E poi c’è un’altra cosa …”
“Cosa?” Disse Lea fingendo di non capire.
“Quel video che è stato girato … e anche i prossimi…”
“Si! Dimmi!”
“Vorrei essere certa che non lo vedrà nessuno in Italia, anche se vorrei in tutto il mondo.”
“Te l’ho detto… stai tranquilla qui non li vedrà nessuno, non lo metteremo né in commercio né in rete, verranno fatti dei dvd e li manderò insieme agli altri girati dalle altre ragazze in sud America… là non ti conosce nessuno!” E rise. Aggiungendo subito seria: “Naturalmente bellina come ti ho detto dovrai farne altri come abbiamo concordato …”
A quelle parole gli occhi di Valentina si inumidirono e due lacrime le scesero sul viso.
Lea ripeté per salvaguardare tutto: “Ti ho detto di non piangere, che la prima volta è sempre così, c’è l’impatto, poi ti ci abitui anche a farlo con partner diversi e vedrai che ti piacerà farlo, è una professione come un'altra fare la sex work e guadagnerai anche bene da toglierti tanti capricci, avrai begli abiti, trucchi…smartphone nuovo, potrai prenderti la patente e acquistarti un’auto tua... continuare a studiare, ad andare all’università. Guarda Alenka e Alina, guadagnano bene, studiano e hanno il loro appartamentino, che se vuoi le te lo impresteranno.”
Ma lei a quelle parole balbettò: “Non so se ci riuscirò! Mi sento giù, stanca, sporca e demoralizzata.”
Non ti preoccupare, è normale anche questo, nei momenti di depressione ti daremo noi qualcosa che ti aiuterà a restare su di giri e allegra, non dovrai avere bisogno di niente penseremo a tutto noi per te, sarai come una figlia per me e mi farebbe piacere se tu mi considerassi come fanno le altre ragazze una seconda mamma per te…” Esclamò.
Valentina era frastornata dall’accaduto da quello che sarebbe dovuto avvenire, da quello che le aveva detto e da quell’amore malsano e perverso che le offriva Lea, ma dentro di lei sapeva che non poteva rifiutare e che avrebbe accettato pur essendo riluttante e continuava a chiedere a informarsi:
“Ma non è pericoloso senza preservativo? ...Se resto incinta? E poi ho paura delle malattie.”
“Farai come le altre!” Rispose Lea.
“Le altre come fanno?” Ribadì lei.
“Prendono la pillola o mettono anticoncezionali come lo iud, la spirale. Stai tranquilla avrai tutte le precauzioni e protezioni, i nostri attori fanno tutti le analisi del sangue, sono tutti sani e certificati e anche tu dovrai esserlo in questo lavoro. Farai degli esami del sangue e metterai la spirale come le altre!”
“La spirale?” Ribadì sapendo cosa fosse ma non conoscendola.
“Si!... Ti visiterà il nostro ginecologo e te l’applicherà.”
E Lea al suo silenzio proseguì: “Girerai uno o due video alla settimana così finirai prima, al pomeriggio così non avrai problemi con i tuoi genitori e tua mamma da doverle dire dove sei stata e lei non saprà niente, e guadagnerai più di cinquecento euro a video, che ti metterai via . Qui sarà casa tua… potrai indossare tutti gli abiti da scena che vorrai e fare anche altro se vuoi, degli extra…”
“Extra?!” Ripeté ingenua Valentina.
“Si, se ti va, puoi venire qui anche alla sera come l’altra volta, ma su appuntamento e appartarti con qualcuno come fa Alenka e farti qualche prestazione sessuale, se no niente. Dovrai avere un nome nuovo, un nome d’arte nell’ambiente che ti distingua dalle altre e ti individua subito, non potrai chiamarti Valentina. “E coinvolgendola chiese:” A te che nome piacerebbe? “
“Io non so...”
“Su, di un nome che ti piace, che avresti voluto avere …”
Tirò su le spalle, poi come ricordandosi esclamò: “Da bambina mi piaceva il nome Aurora, la principessa della bella addormentata nel bosco.” E abbozzo un sorriso da sola.
“Oh si conoscono la storia. Bene allora da oggi tu sul lavoro sarai Aurora. Per il resto non ti preoccupare di niente e i tuoi non sapranno mai nulla.” Ribadì ancora.
Lei restò in silenzio e Lea continuò perfidamente: “E poi c’è Dracu che ti aiuterà e proteggerà...hai visto com’è bravo a fare sesso? Come ti ha chiavata bene e fatta godere? Hai anche detto che lo ami... mentre lo facevi.”
Valentina arrossì violentemente sul viso a quelle parole, ricordandosi di averle dette e giustificandosi: “Si mai lo dicevo così, in quei momenti ero confusa…non capivo cosa dicevo.”
“Ma certo bellina, stai tranquilla, vedrai che lui ti curerà bene, sarà il tuo partner, il tuo tutore, il tuo insegnante ... farai qualche video anche con lui, soprattutto all’inizio finché non imparerai a muoverti bene. Vedrai che ti farà godere molte volte e alla fine lo amerai davvero. E’ già capitato ad altre ragazzine come te che non lo potevano soffrire per il suo carattere e la bruttezza, ma poi alla fine, a forza di fare sesso e godere con lui, si sono innamorate veramente.”
Restò in silenzio come preoccupata di quelle parole, della possibilità che potesse innamorarsi veramente di Dracu, poi sbottò e disse ingenuamente: “Ma io ho Federico!”
Lea la guardò e ripeté sconsolata dal fatto che non capisse:” Si certo tu hai il tuo Federico.” E sorrise.” E magari li puoi avere tutte e due e sceglierai tu da chi farti chiavare…”
“Comunque lo farò ancora cinque volte e poi basta, annulla il contratto?!” Domandò seria.
“Ma certo bellina, tu pensa a girare le scene bene da non doverle rifare e io ti annullerò il contratto.”
“Ma ricorda ...” Aggiunse come monito:” Il signor Rocco, il nostro titolare e datore di lavoro, è bravo e disponibile nei confronti delle sue dipendenti, delle ragazze che lavorano per lui, ma se qualcuno lo prende in giro, sa essere molto cattivo… molto…” Informandola con una sorta di minaccia:” A una bella ragazza come te che non ha fatto quanto concordato ha tagliato la faccia sfregiandola...Peccato, mi è dispiaciuto, era molto carina prima.”
Valentina spaventata da quelle parole d’’istinto portò la mano sul viso ad accarezzarsi la guancia come a proteggersela.
“Ma questo non sarà il tuo caso, tu andrai d’accordo con il signor Rocco e con me! Vero bellina!?” Esclamò.
Valentina allarmata annuì con il capo.
“Bene, questo vuol dire che accetti la nostra proposta e che quindi girerai i prossimi video. Sei d’accordo?”
Valentina annuì ancora con il capo….
“No!... Voglio sentirlo dalla tua bocca, un bel Si forte e chiaro!”
“Si! Va bene …” Disse Valentina:” …farò ancora cinque video.”
“Brava!” Esclamò Lea perfida abbracciandola falsamente:” Ora andiamo di là a festeggiare anche noi, ma prima…” Fece il giro della scrivania, aprì il cassetto, prese una mazzetta di mille euro tutti da 50 euro e gliele porse dicendole: “Questo è solo un acconto. E gliele misi in mano.
Valentina guardò tutti quei soldi nelle sue mani, mille euro erano tanti per lei, non li aveva mai avuti e rispose a quel gesto esclamando:” Ma non so! Non posso prenderli! Non ho mai avuto tanti soldi così per me, non saprei come spenderli.”
“Te li sei guadagnati tu con il video, e te ne guadagnerai ancora altri, tanti, comprati dei vestiti, scarpe, borsa, quello che vuoi, se preferisci profumi o accessori di beauty o vai dal parrucchiere o l’estetista … comprati quello che vuoi, spenditeli con Alenka se vuoi!” Ripeté, aggiungendo con un sorriso:” Da oggi i soldi non ti mancheranno mai, quando ne avrai bisogno vieni da me, da Madame!” E rise da sola abbozzando un sorriso anche Valentina che guardandoli li mise nella borsetta.
Restarono a parlare ancora parecchi minuti, Lea era stata chiara e categorica, le aveva fatto capire che se non voleva guai… e avrebbe dovuto continuare a girare video porno per lei, sia con Dracu che con altri attori e sarebbe stato lui a seguirla nello svolgimento di quel attività visto che lei lo aveva nominato suo tutore, per non dire suo magnaccia, e nessuno avrebbe saputo niente. Riguardo a Federico ci avrebbe parlato lei.
Usciti dallo studio di Rocco, Federico la guardò, era seria, aveva il broncio, si vedeva che aveva pianto, Lea sorridente e soddisfatta con il braccio sulle sue spalle la stringeva a sé in modo materno. Dracu osservandola negli occhi che lei abbassò, le sorrise e Lea togliendo il braccio dalle sue spalle lasciandola libera di andare nel gruppo, disse subito: “Federico vieni con me che ti voglio parlare.”
Lui guardandola si avviò ed entrò dietro lei nello studio di Rocco, mentre Dracu sempre più sorridente avvicinatosi a Valentina con gli occhi rossi dal pianto le passò il braccio sulle spalle, e la strinse tirandola a sé come prima aveva fatto Lea, si sporse improvvisamente con il viso verso lei e la baciò a stampo sulla bocca davanti a tutti, che batterono le mani… senza che lei opponesse la minima resistenza o diniego. Con quel gesto oramai aveva mostrato e fatto capire all’ambiente e a Valentina, che oramai era la sua ragazza.
Alenka si fece avanti con due bicchieri con del drink, uno per sé e l’altro per Valentina, glielo porse e lei lo prese, lo sorseggiò e parlarono …
Valentina era confusa, si sentiva strana con il braccio di Dracu sulle spalle che l’abbracciava, davanti a tutti, stretta come se fosse veramente la sua ragazza. Aveva perso tutta la spavalderia e l’arroganza che aveva nei suoi confronti e si sentiva assoggettata a lui e vinta. Quel Rom l’aveva chiavata e aveva goduto con lui, tanto, come non mai prima e si sentiva smarrita, perché provava odio per lui, ma anche un senso di attrazione mentale e fisico per la sua sessualità. In un certo senso era stata conquistata, si sentiva asservita ed era rassegnata, come se fosse sottomessa e domata da lui, per il piacere che aveva provato.
Essere tra quella gente il cuore le batteva forte, avvertiva sensazioni di caldo e freddo alla cute, fremiti di piacere e brividi di disgusto ad essere con loro. Era disorientata, frastornata e assente, come se non fosse lei ma un’altra ragazza, rendendosi conto che non era in grado di fronteggiare direttamente quella nuova situazione che si era creata. E come meccanismo di difesa inconscio del suo io, per evitare una regressione mentale, Valentina reagì reprimendo quello che lei avvertiva come una minaccia per sé stessa, tutti quei sentimenti che potevano farla soffrire e spaventare, spostando e proiettando il suo interesse verso Alenka, che considerava come lei, nella stessa situazione e con i suoi stessi problemi. In lei vedeva la felicità dell’accettazione di quello che sarebbe diventata, del suo vivere anche in quella condizione. In Alenka razionalizzò in lei e verso lei la sua insicurezza e paura, accettandosi momentaneamente in quel nuovo ruolo che Lea le aveva stabilito, cercando di esserle simile. E parlando con lei, ridendo e accettandosi, con gli occhi ancora umidi e arrossati divenne assurdamente e stupidamente euforica dopo il pianto, consapevole che era diventata come lei, come una di loro, e si sforzava di imitarle per riconoscersi in quel ruolo. Si sentiva fuori dalla realtà, come una estranea in quel ambiente e forzata a quella situazione e quel ruolo, capendo di non poterne fuggire ma doversi adattarsi e rassegnarsi, e questo la spinse di più verso loro.Era come se non fosse lì, si sentiva anestetizzata, soffriva interiormente a quella nuova condizione, ma non ne provava dolore e non lo mostrava, ed aveva la sensazione di essere intrappolata in una campana di vetro. Per questo il bacio sulla bocca di Dracu e il suo braccio sulle spalle che la stringevano a lui non le facevano nessun effetto, sentendosi come loro.
Ora davanti a lei c’erano tutti e due, Federico e Dracu e verso tutti e due subiva attrazioni anche se diverse, con Federico sentimentali, dolci, affettuose...con Dracu desideri passionali, carnali e brutali, concedendogli il suo corpo rendendolo padrone.
Non sapeva cosa aspettarsi, Lea era stata falsa:” Devi girare soltanto cinque video aveva detto.” Ma ne avrebbe girati nuovamente cinque e poi altri cinque e…poi cinque ancora …da renderle oramai il futuro da attricetta porno.... L’avrebbe fatta salire a recitare sul palcoscenico del Macumba in danze, spogliarelli e amplessi pubblici, e ancora l’avrebbe portata nelle stanze misteriose e perverse dove c’era stata anche Roberta, l’avrebbe fatta prostituire con anziani, fare la escort e l’entraîneuse o ancora peggio, truccata e portata a battere in qualche viale di Milano con le altre. Non conosceva bene Lea e non sapeva che non doveva fidarsi, quella donna era falsa e aveva la lingua biforcuta, altro che madre e sorella maggiore...
Ma pur parlando e ridendo stupidamente e forzatamente con Alenka, assimilandosi a lei, stupendo sé stessa e gli altri per il suo comportamento divertito e l’accettazione e rassegnazione che mostrava all’accadimento di quella tragedia, osservava sempre la porta dove Lea era con Federico: “Le starà parlando di me! Chissà cosa le dice? Come farà a convincerlo ad accettarmi così?” Pensava.
Ma all’interno dello studio di Rocco, quando furono soli Lea e Federico, lei gli disse: “Siediti!” Facendolo accomodare dove poco prima c’era seduta la sua fidanzatina Valentina piangente, dicendogli:” Valentina è cambiata e cambierà ancora e non sarà più la stessa, d’altronde come te, che non sei più il Federico di prima, ma diventerai qualcos’altro…visto che ora hai altri desideri sessuali di genere femminile…”
Lea sapeva tutto di lui e Dracu, ed era chiara… diretta nel parlare, dicendo le cose come voleva che fossero.
” Tu continuerai ad essere l’amante di Dracu come lo sarà anche Valentina, ma anche il suo fidanzato ufficiale. Valentina, resterà sempre tua ragazza, però lavorerà per noi e la chiaverà anche Dracu e altri che decideremo, come te del resto, anche tu lavorerai per noi come trans, che sono molto richiesti e realizzerai il tuo sogno di poter essere donna dalla testa ai piedi. Sarai una femmina in tutto e per tutto, ti mancherà soltanto la figa, ma a questo sopperirai con il culo.” Disse ridendo volgarmente da sola.” Il culo sarà la tua figa… Farai anche tu qualche video con Dracu mentre ti incula, che ti verrà pagato bene. Poi vedremo se farne uno con tutte e tre assieme, tu Valentina e Dracu.” Pronunciò con un sorriso perfido.
Vedendo il volto serio di Federico Domandò:” Mi vuoi chiedere qualcosa?”
“Si! …A parte il mio rapporto con Valentina, non se mi accetterà come sono…”
“Ti accetterà! Ti accetterà!” Lo interruppe Lea.
“Si va bene, ammettiamo che con lei sia tutto a posto, con i miei genitori? Io non voglio che sappiano come sono diventato, mi vergogno se scoprissero che mi piace anche Dracu e ho rapporti sessuali con lui.”
Lea sorrise: “So tutto sui tuoi gusti e la tua storia con Dracu, e ti posso dire potrai viverla tranquillo fino in fondo, qui avrai sempre la nostra complicità e protezione anche dai tuoi genitori se ce ne fosse bisogno, ma credo che non ce ne sarà, vedrai che tua madre sarà comprensiva se lo verrebbe a sapere. È una donna intelligente, ti accetterebbe come sei e poi d’altronde lei ha un altro figlio da crescere. Potrai travestirti tranquillamente da donna.” Fece una pausa e proseguì sempre guardandolo fisso e seria negli occhi imbarazzandolo. “Anche per te come ho detto a lei, nessuno saprà niente, avrete una doppia vita e tantomeno i tuoi genitori e conoscenti e potrai vivere in santa pace il tuo vizietto, il vostro triangolo, ma state attenti come ho detto a lei ora lo dico a te, il signor Rocco è bravo, comprensivo e disponibile, oramai vi considera suoi e se tentaste qualche scherzo strano o vi verrebbe voglia di denunciare o altro, vi punirebbe severamente …
Mentre Federico annuiva, Lea si accese una sigaretta proseguì:“Ora Valentina carnalmente non è più solo la tua ragazza ma bensì anche di Dracu, e questo dovrai accettarlo e fare in modo che lo accetta anche lei. Dovrete dividervelo. Per te lo sarà solo sentimentalmente e per salvare le apparenze se non si innamorerà di lui. Dracu sarà il vostro maschio e se vorrete come detto sopra potrete anche fare un triangolo…. So che tu sei, diciamo molto preso da Dracu… e anche Valentina al di là del disgusto che prova per lui non è insensibile, hai visto come la faceva godere quando la chiavava? Lui vi avrà tutte e due, vivrete e crescerete insieme la vostra nuova sessualità e nel vostro nuovo lavoro.”
Poi facendosi seria in viso iniziò: “Valentina ha accettato, ma non vorrei che avesse dei ripensamenti. Tu ora parlale, scusala per quello che è accaduto con Dracu che lei vive come una colpa nei tuoi confronti. Lei ti vuole bene veramente e per te farebbe di tutto!”
“Lo so!” Ribatté lui.” Le ho già parlato, lo scusata e perdonata…”
“Bene! …Ma non basta!... Devi ripeterglielo, convincerla, farle capire che quello che farà e il rapporto che avrà con Dracu per te andrà bene e non inciderà nel vostro amore. Quindi parlale ancora e perdonala, devi farle capire e sentire che quello che farà, per te non ha importanza, che la amerai sempre, lo stesso e di più anche se sarà di altri. E soprattutto parlale della tua condizione, di quello che sei veramente, della tua storia con Dracu. Cerca di essere convincente, dille che anche se ti dai a lui fisicamente è solo per piacere, ma ami sempre lei.”
“Si, le parlerò sinceramente, volevo già farlo, anch’io mi toglierò questo peso, questo segreto.”
“Bravo! Ma mi raccomando, tatto e amore, lei ti capirà, è una ragazza sensibile e ti accetterà così come sei, come tu accetterai lei. E se hai bisogno di qualcosa…consigli, aiuto, chiamami al cellulare. Cerca di aiutarmi, a facilitarmi il compito a far sì che accetti i miei consigli e quello che le dico e te ne sarò riconoscente…. Ah! Un'altra cosa! Fai in modo che stia il più possibile con Alenka, che lei le faciliterà il compito.” E sorrise.
Federico la guardò: “Va bene!” Rispose oramai anche lui convinto di fare parte di quell’ambiente e di vivere in quel modo.
Si alzarono, Lea si avvicinò a lui e lo baciò sulle guance dicendole:” Benvenuto con noi! E ti prego anche tu considerami come una seconda mamma che ti capisce e aiuta, e se avete bisogno di me io ci sono sempre!”
Prima di uscire Federico chiese:” Vorrei togliermi una curiosità che è un po’ che ci penso.”
“Dimmi!”
“Riguarda i miei genitori e mia madre in particolare.”
“Roberta? Dimmi!” Ribatté.
“Ma tra di voi che rapporti ci sono o c’erano…” Chiese.
Lea sorrise:” Siamo buone amiche io e tua mamma, e i tuoi genitori sono amici anche di Rocco, ma no dirglielo che lo sai… un giorno con calma parleremo e ti spiegherò alcune cose, ora lasciale terminare la gravidanza serena, che le mancano meno di tre mesi.
Federico annuì e uscirono e andarono tutti nel gruppo a festeggiare la loro nuova appartenenza a Rocco e al Macumba, e bevvero senza parlarsi con Valentina oramai vicino a Dracu e Alenka, ma guardandosi negli occhi.
Valentina sentiva ancora la vagina dilata dal rapporto sessuale e quella sensazione piacevole che le aveva lasciato Dracu al termine del loro amplesso e questo contribuiva ad alterarla fisicamente e psicologicamente….
Al termine di quella bevuta, oramai sera, Lea li fece accompagnare a casa da Irina che anche lei si complimentò con Valentina come nuova collega:” Abbiamo iniziato quasi tutte così facendo video, e comunque li abbiamo fatti tutte, chi prima e chi dopo.” Le disse cercando di confortarla.
Arrivati nei pressi di casa loro, scesero e salutarono Irina, si guardarono attorno e camminarono a fianco lungo il marciapiedi. Tutto sembrava uguale a prima, normale, l’unica differenza era che Valentina era stata iniziata al mestiere ….
Camminavano ognuno con il proprio segreto, oramai entrambi cambiati e corrotti sessualmente. Federico pensava… voleva parlarle subito di lui e Dracu, informala, vedere come avrebbe reagito, ma aveva paura di una sua reazione, di perderla, aspettava solo il momento buono.
Camminando fianco a fianco, fu lei a prendergli la mano, ad abbozzare un sorriso ed esclamare:” Federico!”
Lui si volto e guardandola in viso, lei scoppio di nuovo a piangere iniziando nuovamente con i sensi di colpa.
“Perdonami Federico io non volevo…”
Anche lui con gli occhi lucidi l’abbracciò e la strinse ancora, baciandola sugli occhi e sulle lacrime, assaporando il gusto salato delle sue lacrime come poche ore prima lo aveva assaporato Dracu, ma ora in modo diverso, non per inferire su di lei come aveva fatto lui, ma per amore.
“Lo so, stai tranquilla, anch’io ho le mie colpe…” Mormorò.
Lei si staccò da lui chiedendo: “Perché? Che colpe hai tu?!”
Federico rispose con una parola: “Dracu!”
“Dracu? Perchè che significa?” Domandò mentre con il dorso della mano si asciugava le lacrime.
È giusto che tu sappia la verità amore!” Dichiarò, e facendosi coraggio, chiudendo gli occhi affermò deciso: “E’ il mio amante!”
Valentina confusa lo guardò sorpresa, ripetendo:” Il tuo amante?”
“Si...”
“Ma…ma… come il tuo amante? Che significa Fede?” Domandò ancora.
Federico voltandosi dall’altra parte e senza guardala in viso esclamò: “Abbiamo rapporti sessuali io e lui. “
“Ahh!!” Gridò Valentina sentendo quelle parole portandosi per reazione la mano sulla bocca in un gesto di incredulità, turbata e disorientata da quello che aveva ascoltato, mormorando da dietro le dita:” Tu…tu e lui!?”
“Si!” Confermò Federico annuendo con il capo.
Ci fu un silenzio tombale, poi balbetto:
“Diooo miooo…non posso crederci.”
“La prima volta mi ha violentato, poi, mi è piaciuto e l’abbiamo rifatto…”
“Lui… lui ha abusato anche di te sessualmente!?”
“Si!” confermò ancora Federico.
Restò sconvolta, tra una parola e l’altra c’erano lunghe pause di silenzio e poi balbettò ancora:” Ma. .ma… ti ha…”
“Si … ho avuto e ho ancora rapporti sessuali completi con lui, mi ha sodomizzato… mi ha inculato...!” Affermò con rabbia:” E quello che mi ha sconvolto è che mi è piaciuto, come a te d’altronde!”
“Dioooo!!!” Esclamò Valentina incredula e impressionata da quelle parole.
Ci fu un gran silenzio, rotto solo dal rumore delle auto che passavano e da voci e schiamazzi dei bambini che giocavano nei giardini vicini.
Lo guardò esterrefatta e allibita delle sue rivelazioni e vedendolo piangere, veramente sofferente per quello che le aveva confessato gli disse:” Vieni sediamoci!” E si accomodarono in una panchina dei giardini. Federico si portò le mani sul viso singhiozzando e piegò il tronco verso le ginocchia … e lei le appoggiò la mano sulla schiena. E dopo una pausa di una infinità di secondi gli chiese ancora:
“Ma come è successo? “
“E’ successo Vale…” Rispose lui piangendo:” Ora lo sai! Era tanto che volevo dirtelo, ma non trovavo mai il coraggio.”
“Ma perché...perchè non hai reagito?”
“Perché mi è piaciuto! ...E non ho avuto la forza e il coraggio di reagire.” Ci fu ancora silenzio con loro soli in quella panchina mentre la gente passava vicino
“Ma…lo fate… ancora?” Chiese.
“Si!!” Annuì piangendo tirando sul capo e facendo vedere a lei le sue lacrime:” Ma io amo te! Sei la mia vita, non mi lasciare Valentina!” Singultò piangendo.
“Calmati! Io sono qui con te!” Pronunciò vedendolo veramente tormentato, passandole la mano sulla fronte e sui capelli:” E non ti lascerò!... Ma parlane, liberati di quello che hai dentro. Come? Quando è successo?” Balbettò lei.
E a malincuore la informò: “Ricordi quel giorno durante il corso di recitazione che mi travestiste e truccaste da donna… ebbene è nato tutto li! Poi un giorno mi presero lui e il suo amico di colore e mi portarono in un luogo appartato e…” Federico le raccontò cosa successe.
“È terribile! Non l’ho mai sospettato.” Mormorò
“Si… e il peggio che non possiamo fare niente ora, se non assecondarli sperando che finisca tutto presto. È gente cattiva Valentina, ce la farebbero pagare, l’unica buona e comprensiva e Lea…” Disse mentendo e stando ambiguamente al loro gioco, tra mezze verità e mezze bugie: “Di lei possiamo fidarci, è una donna di parola…. E quindi come puoi vedere siamo entrambi di Dracu… sue vittime. Ma io ti amo sempre Valentina sei la mia vita e ti vorrò sposare anche se fai quei video e hai rapporti sessuali con lui. Il mio amore per te è più grande di Dracu e di queste cose… “ Valentina commossa da quelle parole osservandolo rispose: “Anch’io ti amo !” Abbracciandolo e piangendo. “Ma dovrai rivederlo ancora? Perché? Non puoi rifiutare?” Chiese nell’abbraccio con le sue labbra vicino all’orecchio.
“Si dovrò rivederlo, per ora è come una droga, ma spero presto, anzi ne sono convinto con il tuo aiuto, di ritornare come prima. “Aggiungendo:” Ma anche se ho rapporti sessuali con lui come li avrai tu non cambieranno i miei sentimenti verso di te, come spero pure i tuoi facendo sesso con lui. Questa è una prova per il nostro amore!” Dichiarò Federico preparato e istruito sapientemente da Lea. “Sai! ...Oggi quando recitavi sul set e avevi il rapporto sessuale con lui e dicevi che lo amavi ...che lo preferivi mi hai fatto male, tanto male… Ti prego dimmi che non è vero! Che ami solo me!” Mormorò Federico abbracciandola.
“Non è vero quello che ho detto, io amo solo te e sarà così per sempre. Non so cosa mi sia accaduto in quel momento, credimi non ero io, ero in preda a una forma di euforia ... vaneggiavo!”
“Godimento!” Disse Federico stringendola a sé:” È questo che vuoi dire?”
“Si è vero, godevo!... Ma anche se ho provato piacere con lui, questo non vuol dire niente, io amo e amerò sempre te!”
Si abbracciarono forte e si baciarono in bocca alla francese, lingua contro lingua e andarono a casa di Federico, dove lei si fece la doccia e si lavò togliendo dal corpo la saliva e lo sperma secco di Dracu.
Poi seduti entrambi sul divano davanti alla tv, lei anteriore a lui, tra le sue gambe abbracciata da dietro gli chiese timida: “Ma tu con me a fare sesso ci riesci anche se lo fai con Dracu!?”
“Si, non più come prima, ho un po’ di difficoltà, ma ci riesco ancora e come ti ho detto sono certo con il tuo aiuto di tornare come prima.”
A quelle parole si baciarono e abbracciarono e iniziarono ad accarezzarsi sdraiandosi sul divano e fecero l’amore. Federico aveva una erezione parziale, ma ci riuscì pensando a quello che aveva visto e al cazzo di Dracu dentro la figa della sua Valentina che la chiavava, nel ricordarsi come godeva con lui. E lo stesso lei era eccitata dalla sua confessione che Dracu possedeva analmente Federico. In quel rapporto sessuale lei si accorse subito della differenza anatomica in vagina e del piacere che non provava più come quel pomeriggio, il cazzo di Federico lo sentiva piccolo dentro la sua fighetta ancora dilatata. Chiuse gli occhi e pensò a Dracu, al suo cazzo virile e a come la faceva godere, finché provò un lieve piacere. Ma seppur piccolo bastava ad entrambi perché si amavano, e ognuno nel rapporto sessuale pensava a Dracu in modo diverso.
Al termine in quella felicità fredda, accoccolandosi a lui Valentina gli raccontò cosa disse Lea. “Comunque tra noi le cose non cambieranno…” Affermò Federico:” …Noi ci amiamo, l’unica cosa, visto che avrai ancora rapporti sessuali con lui, è di stare attenta che non ti mette incinta …”
“No Diooo ci mancherebbe solo quello. Lea mi ha detto che per precauzione e sicurezza mi farà posizionare dal loro ginecologo la spirale in vagina, anche se non so bene cosa sia e ho paura a metterla.” Aggiunse facendosi stringere più forte.
“Dobbiamo imparare a fidarci di Lea, fare come dice, lei sa queste cose e ci può aiutare e consigliare, meglio averla amica… se ti dice di metterla, fallo!” La esortò.
Si erano accettati in quella nuova condizione, pensando che fosse solo provvisoria, in fondo si amavano, e accettarono anche Dracu come loro amante comune.
Si alzarono, lavarono ancora e Federico accompagnò Valentina a casa, si sarebbero visti il giorno dopo.
Intanto anche al night parlavano di loro, o meglio di Valentina, la loro nuova attricetta.
“E’ tanto stupida quella ragazzina che bisognerà stare attente che non si faccia ingravidare da qualcuno…” Disse Juliana.
“No..non la metterà incinta nessuno stai tranquilla!” Disse Lea:” Non l'abbiamo ancora preparata per farsi sborrare dentro, all’inizio gli verranno fuori anche se avrà la spirale. Sai che ci serve e che abbiamo grandi idee su di lei.” Rispose a Juliana sorridendo. “Vedrai che in quella sua fighetta oggi così stretta, fra un paio di mesi ci entrerà anche un pugno...” E rise di gusto.
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